Merckx controlla Ocana e Van Impe batte tutti
Merckx controlla Ocana e Van Impe batte tutti Nella dura tappa di Orcières-Merlette- Merckx controlla Ocana e Van Impe batte tutti Lo spagnolo si lamenta: "Nessuno mi aiuta ad attaccare Eddy, ormai il Tour è Gimondi resiste bene, Zilioli invece si ritira (aveva quasi 40' di ritardo) suo (Dal nostro inviato speciale) Merlctte, 14 luglio. La storia non si ripete. L'anno scorso, con la strepitosa fuga verso Orcières-Merlette, che aveva lasciato Merckx a quasi nove minuti, Luis Ocaila si era messo nella condizione di vincere il Tour e solo la drammatica caduta sui Pirenei gli aveva impedito di reggere al duello con Merckx fino a Parigi. Stavolta, a posizioni rovesciate, con il fuoriclasse belga al comando della classifica al riparo di un vantaggio di tre minuti, lo spagnolo non è stato capace di ripetere l'impresa che avrebbe potuto riportarlo in corsa per la maglia gialla: il cam. pione del mondo lo ha sempre controllato con spavalda sicurezza, Ocafia si è afflosciato dopo una serie di vani scatti, prima sul Col de Manse e poi nell'arrampicata finale verso la quota 1817 dell'arrivo ed infine, nella volata per il terzo posto, si è ancora fatto battere da Eddy. Come sul Ventoux, la vittoria nella prima tappa alpina, è andata ad un « terzo incomodo »: In scalatore belga Van lmpe ed il portoghese Agostinho. che avevano raggiunto e superato il fuggitivo Genty prima della vetta del Col de Manse, hanno proseguito la loro fuga approfittando dell'assenza di ogni reazione da parte della pattuglia del migliori che faceva da scorta ai due nemici Merckx ed Ocaila. I due hanno proseguito indisturbati anche sugli ultimi tornanti verso il tra. guardo e, nei 200 metri finali, Van Impe ha allungato il passo in maniera sufficiente per vincere, con assoluta sicurezza, davanti ad Agostinho. Al terzo posto, a 1*17" da Van Impe, Merckx — come si è detto — e poi Ocana a VIS" e, separati da una manciata di secondi. Zoetemelk. - Martlnez, Guimard, Poulìdor, Hezard ed il tenacissimo Gimondi. Ocana ha rilasciato, al traguardo, dichiarazioni a dir poco sconcertanti. Si è lamentato perché tutti ìumno lasciato a lui la responsabilità di attaccare Merckx — e a chi toccava, se no? — si è detto soddisfatto per essere riuscito, per la seconda volta consecutiva a far perdere la tappa alla maglia gialla. Se è veramente cosi, se queste dichiarazioni non sono soltanto la conseguenza della tensione nervosa dopo la dura ed inutile fatica, va detto che ha senz'altro ragione il vecchio Poulidor, il quale sostiene che il duello tra Merckx ed OcaHa è definitivamente finito sui Pirenei. Lo spagnolo ha uggiunto una frase che sembra convalidare quest'impressione: « Merckx è veramente troppo forte — ha ammesso Luis — e penso che, se non succederanno fatti Imprevisti, da solo avrò ben poche possibilità di attaccarlo seriamente. Non capisco perché gli altri siano così prudenti, sarebbe interesse eomune quello di scattare a turno per mettere In difficoltà la maglia gialla. Io proverò ancora, ma in queste condizioni, non c il caso di farsi illusioni ». /Vessa» accenno alla gamba contusa nel Pirenei, nessuna allusione alla durissima fatica sopportata ieri nella scalata al Moni Ventoux, che del resto tutti i maggiori protagonisti del Tour hanno superato con disinvoltura. Ocana insomma 'non cerca scuse puerili, anche se è puerile la sua soddisfazione (nemmeno troppo plausibile) per aver impedito per la seconda volta al campione del mondo dì vincere la tappa. Lo spagnolo si sta rendendo conto che la sua battaglia contro Merckx sta identificandosi sempre più con una serie di zuccate contro il muro. Ed Ocaila non ha né la lesla né il « cuore » solidi abbastanza per lottare fino in fondo. Per il grande Eddy, l'impotenza di Ocana, la timidezza degli altri, sono un invito a nozze. Zilioli si è ritirato
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