Le vipere sono in aumento Come ci possiamo difendere di Bruno Ghibaudi

Le vipere sono in aumento Come ci possiamo difendere UN PERICOLO SERIO DURANTE L'ESTATE Le vipere sono in aumento Come ci possiamo difendere Un anno fa 265 persone sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari perché morsicate dai rettili - Quasi il doppio rispetto all'anno precedente - L'abbandono delle campagne e la distruzione dei rapaci cause principali del moltiplicarsi dei velenosi serpi (Nostro servizio particolare) I scRoma. 14 luglio. ! e Sono ben 265 le persone ! dche nel 1971 in Italia sono ri- ! ocorse all'aiuto dei sanitari per | —essere state morsicate dalle mvipere. Il dato, che pur essen- ! tociò inferiore alla realtà effetti- j mva rappresenta comunque cir- ' pneU'ann^^f6^^ accel^ati nen anno precedente, e stato i fornito qualche giorno fa dal- \ .ia società di tossicologia, in Aquesti ultimi tempi il numero i delle vipere sta aumentando in maniera preoccupante. Di | recente la loro presenza è sta- j ceftata ,ln J2m comuni ; cmontani, molti dei quali lino [ sìnum P0 fa ne erano lm' ; pPerché le vipere aumentano? Per due motivi principali.1 dicono gli esperti: il sempre più imponente abbandono delle campagne e delle montagne i da parte della popolazione el la progressiva distruzione dei ' nemici naturali delle vipere, cioè di tutti quegli animali che se ne cibano abitualmente. L'abbandono delle campagne favorisce l'aumento dei piccoli roditori (arvicole e altri) e di'tutti quegli animaletti che costituiscono il nutrimento preferito dalle vipere. La caccia indiscriminata agli uccelli in genere e ai rapaci in particolare ha poi privato la natura di un dispositivo auto matico di limitazione. Falchi, aquile, poiane, ricci, tassi, manguste, martore, donnole vengono, infatti, progressivamente decimati dalle doppiette dei cacciatori e gradualmente avvelenati dalle sostanze chimiche impiegate in agricoltura per combattere quegli insetti dannosi che gli uccelli — quando non sono sterminati dai cacciatori — eliminano da soli e senza alcuna contropartita pericolosa per l'uomo 11at1KsPerché le vipere mordono I ll'uomo? Per paura e per dite- i csa, ma non certo per attaccar-1 mlo, dicono ancora gli esperti, gQuando è sconerta, la vipera1 tende a rimanere immobile | aper passare inosservata, in attesa di potersi ritirare strisciando. Per fortuna il morso della vipera non è sempre mortale per l'uomo ma le conseguenze -sono sempre gravi e lunghe da guarire. «Tutto dipende dalla quantità di veleno che la vipera riesce ad iniettare, dal punto in cui morsica e dalla resistenza che un organismo è in grado di opporre al veleno — ci ha spiegato il professor E. Malizia, vicedirettore del centro antiveleni. — I più esposti sono quindi gli ammalati, gli anziani, le donne e i bambini. Molto pericolosi sono i morsi in corrispondenza di un vaso-sanguiimo e addirittura letali quelli latti direttamente in vena. Ma gran parte del successo, nella lotta contro il veleno, dipende dalla tempestività con cui si praticano le cure adatte». La terapia più efficace consiste naturalmente nell'iniettare il siero antivipera, reperibile in farmacia già conte- sdtrzdvbnttsmipzionato in scatole contenenti una fialetta e una siringa ste- rilizzata per l'inoculazione immediata. Il siero deve esse-1 re iniettato parte nelle vici-! nanze del morso (meta fiala ' distribuita a piccole dosi intorno alla ferita) e il resto molto lentamente ( dieci mi- j liuti) nei glutei, se l'arto colpito è una gamba, o nella spalla se è un braccio. Se non si possiede il siero antivipera conviene: far sdraiareJa vittima, per rallentare l'azione del veleno; legare strettamente una benda (cravatta, cintura, lacci da scarpe) alcuni centimetri sopra il morso; se non vi sono medici a disposizione sterilizzare una lama (coltello, lametta da barba) con alcuni fiammiferi e praticare un'incisione a forma di X, prolon(ia tre millimetri e lunga sei, in corrispondenza di ciascuno elei due fori e poi spremere la ferita in modo che il sangue esca copioso. Prima di succhiare con la bocca bisogna essere sicuri di non avere ferite nelle labbra o nelle cavita orali oppure carie prolonde. La succhiatura e la spremitura devono essere continuate per circa un'ora. Contemporaneamente bisogna disiniettare le ferite con permanganato di potassio (un cucchiaio in un bicchier d'acqua) o anche con varecchina diluita (una parte mi tre di acqua). La vittima può essere dissetata con acqua o caffè ma non con alcoo liei, che favoriscono la dilluMone del veleno nell'organismo. Per evitare di essere morsi dalle vipere busta osservare alcune precauzioni elementari. Bisogna intatti calzare .scarponi che. proteggano le caviglie, non mettere mai le inani nude fra pietre ed an tratti, non sostare accanto al lo fontane e non sedersi sullepietre riscaldate dal sole.Quando poi si cammina inambiente incolto bisogna spo-Mare le frasche con un basto-iie. Altre precauzioni: non la-.sciare aperti gli sportelli deliemacchine ferme in campagnaispezionare gli abiti lasciatiper terra prima di indossarliE' bene controllare lu data di cadenza del siero antivipera I n sostituirlo appena il tempo | pi validità è trascorso. In ngni caso è poi indispensabile mnpdcnvl— in caso di morsicatura mantenersi calmi: l'agitazione oglie la coordinazione dei movimenti e favorisce una rapida diffusione del veleno. Bruno Ghibaudi ~ TTTT^

Persone citate: Malizia

Luoghi citati: Italia