La lunga giornata di "Cavallo Matto,,

La lunga giornata di "Cavallo Matto,, La lunga giornata di "Cavallo Matto,, Chiarugi si è presentato ieri al Milan Colloqui con Sordillo, Buticchi e Rocco (per telefonol - Promessi dieci gol (Dal nostro corrispondente) Milano, 12 luglio. Luciano Chiarugi è arrivato a Milano. E' giunto stamane, quasi all'alba, dopo una corsa sull'autostrada. Luciano, detto « Cavallo Matto» ima Rocco che è saggio e se ne intende l'ha voluto ad ogni costo), si e recato subito nell'abitazione del vicepresidente del Milan Buticchi. Chiarugi e Buticchi si sono intesi rapidamente: Luciano si è allineato con tutti gli altri rossonert firmando il contratto di ingaggio in bianco. Si pensa che il suo «onorario» superi i trenta milioni. Un bel colpo per il Milan, un bel colpo anche per Chiarugi. Buticchi, checché se ne dica, lascia a disposizione di Nereo Rocco una squadra priva di qualsiasi preoccupazione finanziaria: e il «paron» saprà trarre il meglio dalla sua pattuglia. «Cavallo Matto» è poi passato dal professor Scotti per le visite mediche. Neanche a farlo apposta (se ne erano sentite tante in questi ultimi tempi sulle condizioni di salute di Chiarugi) le analisi sono state ottime. L'intensa mattinata di Luciano è proseguita con una breve sosta in sede per conoscere il presiden- o è o o . o l ) a — e e ste Sordillo. Questi si è messo in comunicazione con Rocco, che si trova in vacanza a Trieste. Il primo colloquio tra Chiarugi e flocco è dunque avvenuto per telefono. Il «paron», però, ha dato appuntamento al giocatore domani a Coverciano, dove si recherà per tenere lezioni ai tecnici che seguono il corso per conseguire il diploma di allenatore di prima categoria. Sordillo e Chiarugi hanno continuato il colloquio al ristorante «L'assassino», dove il proprietario Ottavio Cori, noto tifoso milanista, li ha accolti a braccia aperte. L'acquisto di Chiarugi, soffiato non senza polemiche ai cugini dell'Inter, ha riempito d'entusiasmo i supporters rossoneri, che vedono nell'estroso attaccante toscano l'uomo in grado di potenziare ulteriormente il Milan. L'ottimismo è ora di casa al Milan. Rocco, incedibile Chinaglla, ha ripetutamente chiesto e ottenuto Chiarugi. «Sul piano tecnico 11 ragazzo non si discute — aveva detto il tecnico triestino —, c'è chi dice che abbia un carattere da prendere con le molle. Se è vero, ci sono qua io: il mio compito sarà di favorire l'ambientamento di Chiarugi. Dicono che a Chiarugi piace eseguire un dribbling in più: io sostengo che in una squadra esperta, levigata, raziocinante come il Milan, un po' d'estro, un pizzico di follia non guastano. Anzi...». Quindi, Rocco è soddisfatto. Quest'anno la campagna acquisti e stata di suo gradimento, i dirigenti hanno chiarito i loro rispettivi punti di vista e la pace è tornata in seno al consiglio del Milan. Ed ora forza con Chiarugi. Il ragazzo ha destato subito ottima impressione: il suo fisico appare esile ma, messo sotto pressione, rivela una ottima capacità di resistenza. Viene da un'annata sotto tono per mille coincidenze sfortunate, ma ha tanta voglia di riprendersi e di sfondare a livello internazionale come il vibrante palcoscenico di San Siro consente. Non rimpiange Firenze anche se è fiorentino e alla sua città e alla sua società deve molto. «Al Milan prometto almeno dieci gol, se la fortuna mi assiste — dice Luciano —. La scorsa stagione ne misi a segno cinque, ma colpii ben undici volte i legnt della porta avversaria. Comunque, fra campionato. Coppa Italia o Mitropa Cup, ho realizzato tredici reti. Ero partito bene nella prima parte del campionato. Poi una dolorosa distorsione mi bloccò e, quando stavo per riprendermi, dovetti mettermi a letto con l'influenza. In ultimo, alla vigilia del rientro, in amichevole a Siena, mi fratturai due costole. Come scalogna non c'è male. Ora sono qua, I al Milan, meglio non poteva andaI re. Forse, sono sotto peso, qualche chilo lo devo recuperare: mi sono macerato In attesa di sentire buone notizie. Erano due anni che la Fiorentina voleva cedermi, lo fino a ieri ufficialmente non sapevo nulla. Un anno fa i tifosi fiorentini si erano opposti decisamente ad una mia cessione. Oggi non è stato così: senza rimpianti da ambo le parti». — A Firenze è approdato Saltutti, che, a conti fatti, è venuto a costare quanto lei: che ne pensa? «A Saltutti da due o tre anni facevano la corte importanti società. E' un buon giocatore, da ragazzino giocava in una squadra giovanile fiorentina. Considerando che sul mercato, di uomini-gol se ne trovano pochini non mi meraviglio per la cifra. Certo che rispetto allo scorso anno la mia valutazione ha subito una flessione. D'altronde, per un motivo o per l'altro non ho potuto ultimamente esprimermi al meglio». — Nel Milan si troverà accanto Rivera. Che cosa ne pensa? «Certo Rivera è grandissimo e poi è tutta la squadra che ha un gioco. Credo che mi troverò benissimo. Basta scorrere la lista della rosa del Milan: siamo tutti forti. Anche la Juve è forte, ma spero che arrivi subito dietro al Milan vincitore dello scudetto». Guido Lajolo

Luoghi citati: Coverciano, Firenze, Italia, Milano, Siena, Trieste