Montedison: interrogazioni al governo Tensione in alcuni stabilimenti occupati

Montedison: interrogazioni al governo Tensione in alcuni stabilimenti occupati I licenziamenti in cinque fabbriche della Società Montedison: interrogazioni al governo Tensione in alcuni stabilimenti occupati I socialisti chiedono la convocazione della commissione Industria della Camera - Genova: un vivace dibattito al Consiglio regionale - Nello stabilimento di Apuania (occupato dagli operai) il lavoro prosegue ancora: c'era il perìcolo che il prodotto finisse nel Tirreno, inquinandolo, ma la Montedison ha stabilito di ritirarlo e di immetterlo sul mercato - Sempre nella zona forse chiuderà anche la Rumianca (250 operai) I ' i j | i I | : I j I presidente, l'ex ministro de I Misasi, di convocare la coni- j missione per effettuare in I assemblea plenaria un esa- mattina in consiglio regiona- le II presidente delia giunta (Nostro servizio particolare) Roma, 12 luglio, i g. m.i L'on. Macchiavelli, l'on. BaUardinì, (psi), hanno presentato un'interrogazione al governo per sapere se è a conoscenza dei licenziamenti effettuati dalla Montedison e che cosa intende fare per assicurare i posti di lavoro. Tutti i deputati socialisti della commissione Industria, formatasi ieri, hanno chiesto al neo-eletto me delle condizioni dell'industria italiana, data la sua generale difficoltà e la particolare situazione della Mon- i tedison. Genova, 12 luglio. I p. l.J La chiusura delle in-, cìustrie Montedison liguri, l'A-1 pe di Vado, lo jutificio e la «Galileo» di La Spezia, è stata discussa \ivacemente questa! Dagnino ha ripetuto il giudi zio negativo sulla decisione della grande industria chimica Ha ricordato che: «La Liguria non sta attraversando un momento economico favorevole' da molti anni sì continuano a perdere attività produttive e posti di lavoro. Questo è ancora un episodio: ma quando sarà davvero l'ultimo di questa serie "nera"?». II presidente ha concluso affermando che «occorrono attività sostitutive». I consiglieri regionali delle province di Savona e di La Spezia hanno poi svolto una serie di in-1 terrogazioni e interpellanze I sull'argomento. Ha risposto | l'assessore all'industria, il de mocristiano savonese Filippo Basso, ricordando che, pròprio mentre si sta mettendo a punto un comprensorio nella Val Bormida, avente come sbocco appunto Vado e Savona, l'industria più fiorente della zona, quella chimica, ha ricevuto un colpo durissimo. Basso ha aggiunto: «Negli incontri avuti in passato con i dirigenti della Montedison e con l'ex ministro alle partecipazioni statali Flaminio Pie coli ci era sempre slato promesso die il livello di occupazione e le industrie sarebbero stati mantenuti e che questi erano anche i progetti di tutti». La Spezia, 12 luglio, nn.ci Terzo giorno di oc cupazione dello Jutificio della Montedison da parte delle maestranze. La giornata è trascorsa senza incidenti: i dipendenti hanno istituito turni di vigilanza, affidati di giorno alle donne e di notte agli uomini. Gli operai non intendono abbandonare lo stabilimento, fino a quando non siano date sicure garanzie. Per quanto riguarda le Of- ficine Galileo non c'è stata alcuna occupazione. Le mae- stranze sono pronte a segui- re l'esempio degli operai del- la Montedison se la direzio- ne dello stabilimento doves se decidere di trasportare a Firenze i macchinari e gli impianti. Stamane le segreterie della Cgil, Cisl e Uil si sono riunite per fare il punto della situazione. Al termine dell'incontro è stato diffuso un co municato congiunto nel quale chiedono al governo « impegni immediati e concreti, che tengano conto delle reali esigenze della classe lavoratrice » e « respingono l'azione repressiva della Montedison. finalizzata a creare nel Paese un clima di caos tendente u sconfiggere i lavoratori nel piano dei rinnovi contrattuali e sulla libertà sinducale ». gdI j I I \Massa, 12 luglio. fm.p.) La situazione dello stabilimento Montedison di Massa si sta facendo più tesa. Nello stabilimento di Apuania gli oltre cinque- i cento dipendenti continuano a orestd'are la fabbrica, con i ; una assemblea permanente, eri a mandare avanti il ciclo produttivo. Il timore che la; binazione precipitasse in con seguenza dell'esaurimento dei j depositi (il prodotto, estremamente pericoloso, avrebbe potuto essere scaricato nel fosso Lavello e di qui in ma j re con il rischio di inquinare buona parte del Tirreno) sembra essere sventato La di rezione della Montedison infatti, ha deciso di utilizzarlo e di metterlo su! mercato. Domani mattina, nel qua dro dell'azione decisa dai sin dacati, avverrà in tutta la provincia uno sciopero generale. I Quello della Montecatini Azoto non è il solo grave prò blema dell'economia apuana, Se non interverranno fatti nuovi nel giro di una settima- na, un altro stabilimento — la Rumianca — sospenderà l'attività. Il presidente della costbeI to; dismdetusocietà, il dottor Renato Gua-1 vlino, ha infatti comunicato j coche il provvedimento verrà attuato entro il 20 luglio. La decisione e stata presa perché l'azienda si trova nell'impos sibilità di mandare avanti la j catena produttiva in quanto la Capitaneria d; porto di Via-1 reggio le ha revocato l'auto- i rizzazione a immettere nel j fosso Lavello — canale collettore della rete degli scarichi de! Consorzio industriale — le acque residuali delle proprie lavorazioni. L'autorizzazione, molto prò-1 babilmente. non verrà rilasciata, in quanto contrasterebbe con una recente sentenza del pretore dottor Monteverde con la quale il direttore dello stabilimento, insieme con altri tre colleghi, è stato' condannato perché gli scarichi dell'azienda sono stati ri- ! tenuti inquinanti le acque del mere. In questo modo altri 250 dipendenti ( ai quali vanno ag-1 pvtapb(tizqpliqddVdpopgpgiunti i cento operai esterni) ìt1 c[dsi troveranno senza un posto di lavoro. Il presidente della Rumianca, nel comunicare la decisione dice testualmente: «Siamo infatti costretti ad informare tutte le competenti autorità, che, ove non ci venga rinnovata la concessione revocataci, per non esporre i nostri dirigenti u rinnovati procedimenti penali con le I aggravanti del caso all'esaurì j mento delle lavorazioni di cui I non è possibile l'arresto im I mediato per evitare pericoli \agli impianti (e cioè entro il 20 del corrente mese), sospenderemo ogni attività richiedendo l'intervento della Cassa integrazione salari a favore degli attuali dipendenti dello stabilimento» pd i pazione delle deUa ((Monteciison)) di sinigo i indetta in seguito alla chiù ; sura dell'insediamento indù Bolzano, 12 luglio. A cinque giorni dali'occu pazione dello stabilimento ; j e a i striale ne! quale lavorano 224 operai, una delegazione di di pendenti della «Montedison» e di sindacalisti è stata ricevuta dal commissario del governo dot!. Masci. al quale è stato riferito che nello stabilimento occupato sono state interrotte le comunicazio ni telefoniche con l'esterno. Si profilerebbe inoltre — è stato detto — il pericolo d: una interruzione della eroga- i zione di energia elettrica, il | che produrrebbe gravi incori venienti tecnici (gli operai che occupano la fabbrica provvedono attualmente alla manutenzione degli impianti), (Ansa) I | * I Il presidente della Montedison

Persone citate: Dagnino, Filippo Basso, Macchiavelli, Masci, Misasi, Monteverde, Renato Gua