Kissinger: "II Vietnam è disposto a trattare" di Ennio Caretto
Kissinger: "II Vietnam è disposto a trattare"Domani la ripresa dei colloqui di pace Kissinger: "II Vietnam è disposto a trattare" Le Due Tho in viaggio per Parigi; a Pechino ha incontrato Ciu En-lai, oggi fa sosta a Mosca - Più accaniti i combattimenti a Quang Tri: le due parti vogliono negoziare da posizioni di forza (Dal nostro corrispondente) New York, 11 luglio. A ventiquattro ore dalla ripresa dei negoziati di Parigi dopo un'interruzione di dieci settimane, le prospettive di pace nel Vietnam sembrano migliorare. Kissinger ha dichiarato che il Nord Vietnam è ora pronto « per discussioni serie ». Giungendo ieri nella capitale francese, il negoziatore di Hanoi, Xuan Thuy, ha detto di essere in attesa di « nuove proposte » e ha evitato l'abituale denuncia dell'«impcrialismo americano ». A Washington e a New York si dice che la riapertura delle trattative ulHciali con Xuan Thuy e l'ambasciatore Porter sarà accompagnata da un incontro segreto tra Kissinger e il membro del Politburo nordvietnamita Le Due Tho. I due uomini hanno avuto negli ultimi due anni una dozzina di colloqui. Le Due Tho e ora in viaggio in aereo verso Parigi. Oggi ha fatto sosta a Pechino per consultazioni col premier cinese Ciu En-lai, le seconde In un mese. Domani è atteso a Mosca, ma non si sa da chi sarà ricevuto, se Breznev o Kossighin o Podgorny. Sui movimenti di Kissinger si mantiene uno stretto riserbo. Il consigliere ha trascorso il weekend nella «Casa Bianca d'estate », a San Clemente, in California, dove Nixon è in vacanza. Si ignora dove egli si trovi attualmente. La settimana passata, Kissinger è stato in contatto col Cremlino e con la Città Proibita e avrebbe ricevuto assicurazioni sulla « mediazione limitata » sovietica e cinese. A Washington e New York si sottolinea tuttavia che i negoziati di pace dureranno mesi. Non si esclude neppure che essi possano fallire entro l'estate. Dai fronti vietnamiti infatti, giungono sempre notizie allarmanti. L'aviazione militare Usa continua i bombardamenti a tappeto del Nord Vietnam, e il blocco delle sue coste. Hanoi ha intensificato le accuse di « sterminio dei civili »: intorno alla capitale e all'importante porto di Haiphong, nelle ultime settimane sarebbero stati distrutti anche scuole e ospedali. Con l'avvento della stagione delle piogge si temono inoltre inondazioni nelle campagne, indipendentemente dai danni alle dighe. Nel Vietnam del Sud, si combatte senza interruzione d~ cinque giorni a Quang Tri, il capoluogo di provincia proclamato dal Vietcong « sede del governo provvisorio ». Le truppe sudvietnamite che avevano raggiunto il centro della città sono state costrette a ritirarsi alla periferia. Altre truppe sono giunte di rinforzo, e hanno accerchiato il nemico. L'aviazione militare degli Sati Uniti bombarda spietatamente ogni strada per a. prire un varco agli alleati, ma la resistenza comunista è tenace. L'invasione del Vietnam del Sud è ormai fallita, e tuttavia il conflitto prosegue nel delta del Mekong, ai confini col Cambogia e ad An Loc, il capoluogo di provincia a 100 chilometri circa da Saigon. L'altro ieri è stato ucciso il generale americano Richard Tallman, di 47 anni, vicecomandante del distretto militare della capitale. Tallman stava compiendo un giro di ispezione di An Loc e dei dintorni in elicottero, ed è stato colpito da un proiettile di cannone. A Washington e a New York il protrarsi del conflitto non è considerato incompatibile coi progressi di pace. Si osserva che entrambe le parti vogliono negoziare da posizioni di forza, e considerano quindi questa fase dei combattimenti anche uno strumento diplomatico. Il presidente Nixon insisterà che i bombardamenti e il blocco del Nord Vietnam cesseranno solo con l'abbandono dell'invasione del Sud Vietnam e con la liberazione dei prigionieri di guerra: il disimpegno Usa seguirebbe dopo quattro mesi. Ennio Caretto
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