Il pellerossa è il più civile

Il pellerossa è il più civile LE PRIME SULLO SCHERMO Il pellerossa è il più civile "Uomo bianco va' col tuo Dio" : l'odissea di un cacciatore di pelli abbandonato dai compagni - "La macchina dell'amore": dietro le quinte della tv - "Il solitario del West" : le vecchie storie della prateria Uomo bianco va' col tuo Dio, di Richard C. Sarafian, con Richard Harris. Americano a colori. Cinema Ambrosio. Autore di Andy (mai venuto a Torino), di Punto zero e di Corri libero e selvaggio, l'americano d'origine armena Sarafian è un regista di valore, come si vede anche da! film odierno, che è tutt'altro che da stagione morta. L'uomo bianco del titolo è un marinaio miscredente del secolo passato, di nome Zachary Bass, che partecipando a una spedizione di cacciatori di pelli in regioni allora inesplorate, viene assaltato e ferito gravemente da un orso, tanto che, mentre il grosso della spedizione procede verso il Missouri, lui è lasciato indietro con due uomini, che hanno l'incarico di seppellirlo (e anche di accelerare un poco il tempo della sua morte, in caso tardasse troppo). Ma gli indiani che fanno capolino nei paraggi mettono in fuga quei due, e il moribondo, lasciato solo presso la fos. sa, si ripiglia, fa una dieta giusta e insomma risana, risparmiato dagli indiani per via di un amuleto che gli hanno trovato addosso. Tornalo in forza Zachary smania di raggiungere i compagni e di fare i conti col capitano della spedizione, Harry, che protestandogli affetto di padre, lo aveva poi abbandonato in quella maniera. Ma quando egli raggiunge la colonna, frattanto impantanatasi nella foresta, i suoi sentimenti non sono più gli stessi: quel gran bagno nella natura, il quasi miracolo della sua sopravvivenza, il più vivido ricordo della moglie morta di parto, e la pratica con un vecchio indiano ripieno della filosofia del perdono, fanno sì che il miscredente ritrovi Dio, metta a frutto la lezione della Bibbia, perdoni anche lui a chi gli fece male. Instrutto della differenza fra l'umanità dei selvaggi e la perfidia degli inciviliti, Zachary ritorna alla sua casa e al suo bambino, seguito da molti altri cacciatori esaltati dal suo esempio. Se anche un.app' costretto nello schema moralistico che dà all'odissèa dèi" protagonista un'andatura prestabilita, il film, quanto è sommario nel ritratto del convertito ed enfatico nell'assunto ideologico, altrettanto è convincente e felice come semplice rac conto di un uomo che ritrova nella solitudine e al cospetto di una natura impervia ed ostile, il gusto dell'ostinazione a vivere. Qui sono i mo menti più sinceri; e anche lo spettacolo, nella sua elementarità, si fa avvincente. Rientrano nei meriti di un vasto affresco naturale, anche la linearità del racconto, il forte respiro degli sfondi, l'uso felicissimo del colore e la pacata bravura del protagonista Harris che porta su di sé quasi tutto il film, come azione e come parabola. Alla figura secondaria del capitano dà la sua maschera il famoso regista John Huston. 1. p. ■k * La macchina dell'amore di Jack Haley jr., con John Phillip Law, Dyan Cannon, Robert Ryan. Americano a colori. Cinema Ariston. CvSCGLlo«d«vspnrpcsrgtpddddppfimpmrmmpdilfacvsKssnadInltt(a. v.) Le molte reti televi sive americane fanno una spietata concorrenza ai cinema. E questo, come rivalsa si compiace di produrre film nei quali i fabbricanti di prodotti per gli schermi casalinghi siano posti nella peggior luce possibile. Uno dj tali prodotti, avvolto nel cellofano della cattiveria, è «The iove machine », derivato da un romanzo di Jacqueline Susann edito da Garzanti. « La macchina dell'amore » è il nomignolo col quale invidiosamente si canzona, nell'ambiente tv, uno speaker del telegiornale, Robin Stone: prestante giovanotto che s'avvale della propria super virilità per sedurre le donna e servirsi di loro, specie se altolocate, per scalare le vet te del potere. Questo « Bel Ami » del televisore incappa però in qualche infortunio: un'amante piantata s'avvele. na, un'altra di gran lusso (è la moglie spregiudicata, sa non proprio ninfomane, del presidente della rete) freme di gelosia quando scopre le rivali, e di sdegno quando s'accorge che il bellissimo non è estraneo ad amicizie particolari. Il film dà un quadro eloquente del retroscena degli studios televisivi e delle lotte cinicamente ingaggiate al vertice fra i vari executives per avere la supremazia a ziendale. Si ha l'impressione che, pur calcando qui e là la mano, il documento sia abbastanza veritiero. Diretto con buon mestiere ma senza particolari impennate, il film riesce interessante anche per la bravura di taluni interpreti. Se il protagonista J. P. Law è un po' manichino, i suoi partners sono migliori, specie Dyan Cannon, Jackie Cooper, Robert Ryan e David Hemmings. * * Il solitario del West di Paid Stanley e Jerry Hopper con Charles Bronson, Lee J. Cobb, George Kennedy, Brian Keith, Lois Nettleton. Stati Uniti, colori. Cinema Reposi. (s. c.) Western americano « vecchia maniera » con mandrie scatenate, cow-boy che « onorano » sella e cavallo e vecchie vaporiere della. « Kansas-Pacific ». Ambientato nelle praterie del Wyoming, alla fine del secolo scorso, il film racconta le peripezie di un povero allevatore di bestiame che, perduta la fiducia in se stesso e nei suoi simili, si barrica rabbiosamente negli angusti spazi della sua proprietà e della famiglia. Siamo in piena lotta per i pascoli ed i piccoli allevatori devono subire le prepotenze di una ricca padrona di mandrie. Lungo i fili spinati che dividono i territori, si moltiplicano le scaramucce: un paio di morti sono però sufficienti per far preferire i metodi della collaborazione pacifica. Anche l'allevatore misantropo, dopo un ultimo rovescio, scoprirà ' nella comunione con i vicini il modo migliore per risolvere i suoi problemi psicologici e quelli del lavoro. I prolungati primi piani ed i rari campi lunghi rivelano la destinazione televisiva del film, che tenta di sopperire alla gracilità di linguaggio con una folta schiera di bravi caratteristi. Charles Bronson, Lee J. Cobb, George Kennedy, Brian Keith riescono da soli, con professionale disinvoltura a sostenere una storia scontata e ad offrire alcuni momenti di interesse spettacolare.

Luoghi citati: Kansas, Missouri, Stati Uniti, Torino, Wyoming