Merckx per soli 9 secondi non riconquista il primato

Merckx per soli 9 secondi non riconquista il primato Guimard conserva la maglia gialla al Tour Merckx per soli 9 secondi non riconquista il primato La vittoria nella breve prova a cronometro di Bordeaux non è bastata al campione del mondo - Nella frazione in linea Basso sconfìtto in volata da Godefroot - Tra Eddy ed Ocarìa un'alleanza improvvisata (Dal nostro inviato speciale) Bordeaux, 6 luglio. Per un margine di soli nove secondi su Eddy Merckx, il francese Cyrllle Guimard è riuscito oggi a conservare la maglia gialla nella breve « cronometro » di sedici chilometri e 700 metri dispatata sul circuito del lago, nella « cintura » dl Bordeaux. Ha vinto, secondo 11 pronostico, il fuoriclasse belga. Un pronostico, per la verità, rispettato soltanto grazie ad un distacco dl due secondi, che hanno separato 11 campione del mondo dal suo luogotenente Roger Swerts. Eddy, impegnandosi al massimo della sua potenza atletica pur su un percorso che, comprendendo molte curve, non era troppo adatto al suol mezzi, ha coperto la distanza In 16'05"67; Swerts, che ha sbagliato una curva perdendo attimi preziosi a circa quattro chilometri dalla conclusione, ha Impiegato soltanto due secondi In più. Se 11 campione del mondo fosse stato battuto dal suo gregario numero uno non ci sarebbe stato insomma nulla da obiettare, né la cosa avrebbe assunto soverchio interesse. Il vero motivo conduttore di questa « mini-crono » stava nella possibilità, offerta a Merckx, dl riprendersi il primato in classifica che Guimard gli Aveva nuovamente strap. pato ieri sul traguardo di Royan. Il fuoriclasse belga, che si è battuto a fondo pur sapendo che le sue probabilità di riuscire nell'Impresa erano piuttosto scarse, ha potuto recuperare 24 secondi sui 33 che lo separavano da Guimard. Il francese nella semitappa antimeridiana aveva racimolato altri 14 secondi, grazie al secondo posto In un traguardo volante ed al terzo posto nello sprint all'arrivo. L'attribuzione della maglia gialla in questa quinta giornata del Tour è stata quindi regolata in pratica dagli abbuoni, ohe hanno consentito al leader della Mercler di salvare il suo primato In classifica dal nuovo attacco di Merckx. Alle spalle del campione del mondo, come si è detto, si è piazzato, nella graduatoria della frazione contro il tempo, Roger Swerts, a due secondi, mentre Otaria è terzo a quindici secondi, precedendo Poulidor (20"), Hezard (23"), Guimard e Agostinho (24"). Onorevole, ma non di più, 11 comportamento dl Gimondl, classificatosi decimo, a 41" dal fuoriclasse belga. In classifica generale, Swerts è passato al terzo posto, dopo Guimard e Merckx -in quanto Godefroot, raggiunto da Eddy poco prima del traguardo, ha perso più dl un minuto. Al quarto posto è Oc aria a 58" dal leader, a 49" da Merckx. In seguito ad una caduta, avvenuta durante la prima parte della semltappa In linea JeanPierre Genet è stato costretto ad abbandonare la gara. Genet, caduto a circa 25 chilometri dal traguardo, era riuscito a riprendersi ed a raggiungere l'arrivo. Un controllo radiografico ha però rivelato la frattura di una clavicola, per cui 11 corridore è stato poi costretto al ritiro. La semltappa antimeridiana che, partita da Royan, si concludeva dopo 133 chilometri sul circuito del lago alla periferia di Bordeaux, ha visto ancora una volta Marino Basso fallire l'appuntamento con la vittoria di tappa. Dopo che Merckx, preoccupato dl non concedere altri abbuoni a Guimard, che già gli aveva strappato altri quattro secondi piazzandosi secondo ad un traguardo volante dietro a Gualazzini, aveva tentato in due occasioni dl sottrarsi alla sorveglianza del gruppo, la frazione si è conclusa con una convulsa, tumultuosa volata generale, nella quale 11 campione del Belgio Walter Godefroot si e affermato, con un numero di autentica acrobazia, proprio davanti a Basso e al francese Guimard. Il velocista vicentino aveva sprecato preziose energie partecipando r.d un tentativo di fuga fallito ad una decina di chilometri dal traguardo. I gregari della Saivarani tuttavia avevano lavorato benissimo, soprattutto Guerra, per riportare il loro sprinter in buona posizione per la volata. Ma Basso ha ancora ima volta mancato l'obiettivo, senza riuscire a trovare lo spiraglio per il colpo di reni decisivo e rischiando anzi, con una grossolana scorrettezza, di provocare una caduta dalle conseguenze non valutabili. Mari no, per farsi largo ad un centinaio dl metri dallo striscione d'arrivo ha preso lo slancio aggrappandosi al calzoncini del suo compagno dl squadra Gualazzini. Questi, sbilanciato, ha avuto un brusco scarto sulla destra ed ha tagliato la strada a Godefroot. Il belga con uno slalom perfetto a sessanta all'ora è riuscito ad evitare l'ostacolo, a ripartire rasentando il marciapiede e a concludere vittoriosamente questo drammatico sprint. Mentre il Tour si prepara a disputare domani l'ultima tappa dl avvicinamento al Pirenei, da Pessac nella «cultura» di Bordeaux a Bayonne (dopo la quale la corsa fruirà della sua prima giornata di riposo), si discute ancora del «colpo di mano» di ieri, sulle strade verso Royan, grazie al quale Merckx e Oc aria e quani erano con loro all'avanguardia, hanno praticamente tagliato fuori dal gioco della classifica rivali fastidiosi come l'olandese Zoetemelk, lo scalatore belga Van Impe, i francesi Poulidor e Pingeon, il portoghese Agostinho. Si è ripetuto, con minori conseguenze, quanto era avvenuto l'anno scorso nella tappa dl Strasburgo e che aveva avuto ancora In Poulidor la principale vittima. Una offensiva scaturita quasi per caso, per colpa del vento contrarlo che costringeva i corridori a schierarsi a «ventaglio» coprendo, In pochi, tutta la larghezza della strada. Quando Merckx si è accorto che Poulidor ed altri non avevano trovato posto nel primi «ventagli», ha dato 11 segnale dl una furibonda battaglia, al quale sono stati pronti a rispondere Ocarìa, Thevenet, GUnondl, Zllloli Guimard e pochi altri. Il risulta, to della fulminea prontezza di Merckx nello sfruttare l'occasione si è tradotto in tre minuti ed otto secondi dl vantaggio all'arrivo sul gruppo comprendente Poulidor e tutti gli altri. Molti hanno trovato da ridire sul fatto che Merckx ed Ocarìa si siano cosi facilmente associati per «fare pulizia» degli avversari più fastidiosi. SI sarebbe preferito che 11 franco-spagnolo, accecato dalla sua aspra rivalità con 11 campione del mondo, lasciasse sulle spalle dl Eddy tutto il peso dell'azione, accontentandosi dl trarne gli eventuali profitti. Ocarìa ha preferito Invece un gioco leale, a carte scoperte, ha risposto alla dimostrazione di forza di Merckx con eguale energia ed ha contribuito, con la massima efficacia, ad un chiarimento che av¬ vantaggia entrambi. Era Interesse di tutti e due sgombrarsi 11 cammino da eventuali ostacoli prima della battaglia diretta sul Pirenei e sulle Alpi: con Poulidor, Van Impe e Zoetemelk ormai — salvo sorprese — fuori del gioco, 1 due grandi rivali possono affilare le armi in vista della sfida diretta che li opporrà, da domenica in avanti, sulle montagne pirenaiche. Gianni Pignata

Luoghi citati: Bayonne, Belgio, Bordeaux, Strasburgo