Chiesta la sospensione dei licenziamenti per i 3500 operai della Rossari e Varzi

Chiesta la sospensione dei licenziamenti per i 3500 operai della Rossari e Varzi Durante una riunione a Torino alla Regione Piemonte Chiesta la sospensione dei licenziamenti per i 3500 operai della Rossari e Varzi L'appello al governo dei sindaci dei comuni interessati - Respinta la proposta della requisizione degli stabilimenti: sarebbe un atto esclusivamente politico senza alcuna conseguenza pratica Oggi un incontro a Roma con il ministro del Bilancio Taviani, che è anche presidente della Gepi Su richiesta dei sindaci di Galliate, Ivrea, Trecate, Varano Pombia e Borgomanero, interessati direttamente alla crisi del Gruppo Rossari e Varzi, si è svolta ieri una riunione presso la Regione Piemonte alla presenza del presidente dell'Assemblea Giovanni Oberto, del vicepresidente Sanlorenzo, dell'assessore regionale al Lavoro Visone e dei capi-gruppo consiliari. La Rossari e Varzi — che occupa circa 3500 dipendenti — è stata posta in liquidazione e tutto il personale è stato licenziato. L'intervento della Gepi assicurerebbe soltanto il riassorbimento di una parte del personale e la riapertura di 4 stabilimenti su 7. In pratica dovrebbero restare « fuori dell'azienda» almeno 1.300 persone. Le sezioni che verrebbero « smantellate » sareb- bero quelle di Ivrea (263 lavoratori, in prevalenza donne); quella di Varallo Pombia e il reparto Confezioni di Galliate. Riduzioni del personale verrebbero attuate negli altri stabilimenti. Nel corso della riunione di ieri i rappresentanti comunisti (il vicepresidente dell'Assemblea regionale Sanlorenzo e il capogruppo Berti) hanno rinnovato la richiesta che i sindaci procedano alla requisizione delle aziende. La proposta non è stata accolta perché si tratta di un'azienda già posta in liquidazione per cui la requisizione non avrebbe conseguenze concrete (non sospenderebbe l'efficacia dei licenziamenti) e si ridurrebbe ad un atto dimostrativo di carattere politico. Invece si è concordato di intervenire in sede governativa. Il presidente del consiglio regionale Gianni Oberto ha inviato, in serata, un telegramma al capo del governo Giulio Andreotti ed ai ministri dell'Interno, del Bilancio (anche come presidente della Gepi), delle Partecipazioni Statali, delle Finanze, del Lavoro e dell'Industria, che sintetizza le richieste dei sinda ci: immediata sospensione dei licenziamenti ed applicazione della legge 1115 che cor risponde l'80 per cento del salario come Cassa integrazione; estensione della 1115 anche agli impiegati; prolungamento dell'efficacia della 1115 da sei mesi a un anno; discussione con i sindaci (che lamentano di non essere sta ti informati né dalla Gepi né dalla Rossari e Varzi) dei piani di ristrutturazione dell'azienda; proposte concrete per la creazione di attività sostitutive. L'avv. Oberto ed i sindaci dovrebbero avere oggi a Ro ma un primo incontro con il ministro del Bilancio Emilio Taviani, che è anche presidente della Gepi. j. d. v.

Luoghi citati: Borgomanero, Galliate, Ivrea, Piemonte, Roma, Torino, Varallo Pombia