Uccide la moglie e il suo amante poi si spara davanti ai bambini di Giorgio Giannone

Uccide la moglie e il suo amante poi si spara davanti ai bambini DUPLICE DELITTO E SUICIDIO IN VALLE D'AOSTA Uccide la moglie e il suo amante poi si spara davanti ai bambini L'omicida è un operaio della Cogne di 28 anni - E' morto sulla sua auto, di fronte alla casa d'uno zio, mentre i due figlioletti urlavano di terrore - Le due vittime avevano 25 e 42 anni: dieci giorni or sono avevano deciso di andare a vivere insieme - Lei non amava più il marito: stanca e delusa, diceva d'aver trovato nell'uomo più anziano (anch'egli sposato) affetto e sicurezza dal corrispondente Aosta, lunedì mattina. Un operaio ha ucciso con due colpi di pistola la moglie e l'amante nella loro abitazione di Tache, una frazione di Saint Pierre. Dopo il duplice delitto è salito sulla sua auto assieme a due figlioletti, si è recato a Chambave, dove abitava, ha parcheggiato la vettura davanti alla casa d'uno zio e si è tolta la vita con un colpo di pistola, mentre i bambini urlavano di terrore. I parenti, accorsi allo sparo, hanno tentato invano di soccorrerlo. Sono stati chiamati i carabinieri. « Non poteva che finire cosi — lianno detto tutti — la moglie l'aveva abbandonato, se n'era andata con quell'uomo più vecchio, portando i due figli. Gli mancava la volontà di vivere ». Poi gli inquirenti esaminano la pistola, una «Bernardelli » calibro 22. Mancano tre colpi. Hanno un sospetto e si recano a Tache. Qui. nella cucina dell'abitazione dei due amanti sono i corpi dell'uomo e della donna. Anche per loro non c'è più nulla da fare. L'omicida-suicida si chiamava Ferdinando Perrin. aveva 28 anni e faceva l'operaio ana"cógnì:sinòaTl^mligg"ioscorso abitava a Chambave con la moglie. Anna Maria Bondé. di 25 anni, e i tre figli. Lucia e Ennio di 9 e 3 unni. Bruno di 9 mesi. Ma nella vita della donna era eriIrato un altro uomo: Luigi Parleaz. 42 unni, operaio dell'Elie! di Aosta, abitante a Saint-Pierre, unch'egli sposato e con un figlio. Dieci giorni or sono, la Bondé e il Parleaz avevano deciso di andare ad abitare insieme a Tache. La donna aveva preso con sé due figlioletti. Ora. i bambini sono gli unici sopravvissuti della tragedia abbattutasi su due famiglie. Anche Gilda Carlini, 36 anni, ìmoaUe del Parleaz. piange: i «Da temP0 avevamo deciso di separarci — racconta —; lenpsbqrnon andavamo più d'accordo. | pma io non gli volevo male » I II figlio Renzo, di 16 anni. ! non sa ancora capacitarsi di j quanto è succe»so. Scuote I sconsolato la testa tra le lacrime, ma non accusa nessuno. La tragedia è avvenuta nel giro di quattro ore dalle 20 alle 24 di sabato, ma era cominciata sei anni fa, pochi mesi dopo il matrimonio, rivelatosi uno sbaglio per FerI dinando Perrin e Anna Maria Bondé. Lui aveva conosciuto la ragazza durante una festa del paese, l'aveva corteggiata per qualche giorno. A Chambave. gli svaghi non sono ' molti e i due non curavano qnptcilamsAmscfiepdd le amicizie. Preferivano rimanere appartati. Trascorsero pochi mesi poi Anna Maria si accorse di aspettare un bimbo. Il matrimonio era quindi inevitabile. La vita in comune non si rivelò facile: incomprensioni prima, litigi poi. Quando nac- que la bambina, la situazio-ne sembrò migliorare. Lucia però non aveva buona salu- te e i genitori di ogni diffì- colta facevano un problema irrisolvibile. Ricominciano i litigi. Anche quando nascono altri due figli i rapporti non migliorano. « Sono stanca, sfiduciata — ripete sovente Anna Maria — che cos'è per me questa vita? ». Poi conosce Luigi Parleai. sposato, con un figlio già grande. La donna gli confida le difficoltà che trova in famìglia e il Parleaz si mostra comprensivo, affettuoso, prodigo di consigli. E' più anziano di diciotto anni e la giovane sposa si affida a lui. La relazione è inevitabile. Anna Maria cambia, è serena, allegra, guarda con fiducia alla vita. Il marito si accorge di questo mutamento, ma non chiede nulla. I vicini scorgono a volte un'auto parcheggiata sotto casa quando il Perrin è assente per i turni di la poro. L'operaio non ignora che cosa sta succedendo sotto i suoi occhi, dinnanzi ai suoi figli, ma proprio per questi preferisce tacere. Anna Maria però un giorno gli parla di separazione, ma il marito si arrabbia, rifiuta una rottura definitiva: pensa a quei trebambini senza madre o senza padre, pensa alla sua vita e alle sue tristi esperienze: egli è sempre vissuto con lamadre nubile e tre fratelli, non ha mai saputo chi fosse suo padre. Per questo la famiglia è per lui un punto irrinunciabile: non vuole che I farla finita i figli debbano rivivere la sua angoscia. Il compromesso a tre non può però durare a lungo. Il 17 maggio scorso, il Parleaz prende in affitto un alloggetto in una vecchia casa, isolata, sopra il castello di St-Pierre, in frazione Tache, distante meno di un chilometro dalla casa dove abita con la moglie. Gilda Carlini, ed il figlio. Renzo. « Sono innamorato di un'altra donna ». dice ai familiari prima di lasciarli. Due giorni dopo, anche la Bondé abbandona il marito, portando con sé i due figli minori. Lucia si trova infatti in ospedale per alcune analisi. Il Perrin non fa scenate. Il giorno seguente va a prendere la figlia dimessa dall'ospedale e la conduce dalla nonna paterna, a Chàtillon. I giorni passano, l'operaio sembra rassegnato, continua a frequentare l'osteria, beve ma non si ubriaca. For: se è un po' più taciturno, scontroso, ma è comprensibile e nessuno ci fa caso. In paese sanno che il Perrin ha il porto d'armi e una pistola perché è anche guardacaccia. Una sera il maresciallo dei carabinieri lo incontra e lo invita a portare in caserma l'arma. « La riprenderai quando ti servirà per servizio ». « Non dubitavo di lui — dirà in seguito il sottufficiale — ma in un momento di sconforto tutto può succedere ». Alcuni giorni or sono il Perrin si mette in mutua: aiuta i familiari nel lavoro dei campi e la. sera si incontra con qualche amico. Si arriva a sabato sera. Sono quasi le 20. il giovane rincasa dopo una giornata trascorsa a tagliare l'erba per il fieno con una sorella e lo zio. Sembra calmo, ma lo ha sopraffatto il pensiero che Anna Maria non tornerà più e i suoi figli vivono con un uomo che non è il loro padre. Esce senza cambiarsi e porta con sé la rivoltella. Ormai ha deciso di sppgdbvSrgnctspnd I i j j | i no n . a i Percorre trenta .chilometri in auto è arriva a- St.-Pierr.. Nel loro piccolo alloggio, il Parleaz e la Bondé hanno appena terminato di cenare: la tavola è ancora apparecchiata. Il Perrin. attraversato il cortile, bussa alla porta del piano terra della vecchia abitazione. Gli apre Anna Maria che si trova di fronte il marito sconvolto. Non una pa' rola. Parte un colpo e la don; na si accascia sulla soglia, con un proiettile in fronte. \ Perrin scavalca il corpo, en| tra in casa. Il Parleaz ha ap: pena il tempo di scorgerlo: un altro colpo della « BerI nardelli » lo fulmina. Nella stanza accanto i due ' bambini si svegliano e piangono. L'uomo li abbraccia. | poi. senza neppure vestirli, li porta con sé. Attraversa lo stretto corridoio e calpesta la pozza di sangue che si sta allargando sotto i due cadaveri: le scarpe, il fondo dei pantaloni ne rimangono lordati. Un'altra corsa in auto, ancora più angosciosa. Il Perrin supera a forte velocità i tornanti verso l'abitazione dello zio in trazione Ollières. di Chambave. Il bambino più grande gli siede accanto. Sono le 20.50. « Avevamo da poco terminato di cenare — racconta Enrico Perrin. 19 anni, cugidell'operaio —; papà e I mamma erano andati dai viI Cini ». Col giovane c'è lo zio '.Enrico Biondi, di 57 anni; stanno verniciando le porte. « Ho sentito suonare più volte il clacson, poi una detona1 zione ». Il ragazzo esce, rii conosce la « 124 » azzurra del I cugino, ode le urla dei bimbi. si avvicina. Apre la porta: piegato sul volante c'è il corpo di Ferdinando Perrin. Lun go il volto scorre un rivolo di sangue. Vengono chiamati i carabinieri. Da St.-Vincent arriva il capitano Giannocchero. Sopraggiungono altri familiari. Sono sgomenti, ma rassegnati. I carabinieri esaminano la rivoltella: mancano dal caricatore tre colpi. Si fa subito strada il sospetto che la tragedia sia ancora più terribile. Vengono avvertiti il sostituto procuratore della Repubblica di Aosta, dott. Pinelli, il Nucleo investigativo di Aosta e la stazione dei carabinieri di Villeneuve. Non è difficile individuare la ca setta dove si erano rifugiati i due amanti: a quell'ora l'unica del paese ad essere illuminata. La porta è nperta: sulla soglia, i due cadaveri. Giorgio Giannone Il corpo di Ferdinando Perrin accanto all'auto sulla quale si c ucciso I!jI Ferdinando Perrin Anna Maria Bondé Luigi Parleaz