Sei civili a BELFAST dilaniati da una bomba di Renato Proni
Sei civili a BELFAST dilaniati da una bomba Un'altra strage nell'Irlanda del Nord Sei civili a BELFAST dilaniati da una bomba E' esplosa mentre veniva caricata dai terroristi su un'auto per un attentato dal corrispondente LONDRA, lunedì mattina. Nell'Irlanda del Nord si continua a morire. Sei persone sono state uccise, nelle prime ore di ieri, dallo scoppio di una bomba di 45 chili nel quartiere di . lini-t Strami, a Belfast. I feriti sono stati dodici. Quindici case sono state distrutte o danneggiate. Un portavoce dell'esercito inglese ha cosi descritto la scena dopo l'esplosione: « Ovunque c'erano pezzi di corpi. La gente gridava e fuggiva, mentre i feriti imploravano soccorso ». Lo stesso ufficiale ha dichiarato che la bomba è scoppiata mentre veniva caricata su una vettura, presumibilmente per compiere un attentato in un'altra zona. Tre dei morti, infatti, erano persone ricercate dalle forze di sicurezza, per la loro attività terroristica. A Londonderry, poi, un ordigno ha danneggiato l'albergo in cui alloggiano abitualmente i giornalisti. A Kilrea, una esplosione ha distrutto la sede dell'amministrazione locale. Ieri sera circolava la voce che l'Ira avrebbe proclamato una tregua di una settimana. Ma, stamattina, la notizia è stata smentita. La guerriglia, dunque, continua. {'« Irish Republican Army » è decisa a condurre sino in fondo la lotta armata, nonostante si trovi sempre più isolata dalla comunità cattolica, che l'aveva sostenuta per tre anni. A Londonder¬ ry e a Belfast, l'opinione pubblica cattolica appare favorevole ad una cessazione delle ostilità. I funzionari cattolici delle amministrazioni locali sono già tornati ai posti di lavoro che avevano abbandonato l'anno scorso, in segno di protesta per la politica del governo della provincia e di quello di Londra. Molti sacerdoti si sono espressi contro la violenza. Le donne, soprattutto, si sono organizzate in gruppi di pressione per porre fine alla guerriglia. Le loro rappresentanti hanno già avuto incoraggianti colloqui con William Whitelaw, segretario di Stato per l'Ulster. Lo stesso partito socialdemocratico e laborista, espressione politica principale delle masse cattoliche nordirlandesi, ha chiesto alla popolazione di collaborare con Whitelaw per ristabilire la pace nella provincia. Contemporaneamente, il governo di Dublino sta adottando severe misure per limitare l'attività dell'Ira sul suo territorio. Nelle prossime settimane, se le attuali tendenze continueranno, i guerriglieri potrebbero trovarsi in forti difficoltà. Renato Proni
Persone citate: Whitelaw, William Whitelaw
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