La Roma si esalta; 3 a 1 al Blackpool

La Roma si esalta; 3 a 1 al Blackpool Trionfo del "mago,, Helenio Herrera nel torneo anglo-italiano La Roma si esalta; 3 a 1 al Blackpool «Siamo l'unica squadra italiana ad aver vinto una manifestazione internazionale quest'anno» osserva il "trainer" giallorosso - Quarantamila spettatori all'Olimpico, poi festosi caroselli di automobili nelle vie della capitale - Le reti dei vincitori segnate da Cappellini, Scaratti e Zigoni (Dal nostro corrispondente) Roma, 24 giugno. Gran festa giallorossa nella capitale per la vittoria nel torneo anglo-italiano che la Roma è riuscita ad aggiudicarsi battendo in finale per tre reti ad una il Blackpool allo stadio Olimpico. Il successo è stato salutato da rumorosi caroselli di auto che hanno invaso le vìe del centro accompagnati dal suono dei clackson, di trombe, fischietti. Helenio Herrera ha colto l'ultima occasione che sì offriva alla sua squadra, per ridestare in maniera clamorosa, gli entusiasmi sopiti dopo una stagione in parte deludente. Il torneo con le squadre inglesi, disputato in un clima di scarso interesse, è diventato di colpo importante sotto l'abile regìa del mago. « La Roma è l'unica squadra che è riuscita a conquistare una Coppa in campo internazio¬ nale — ha dichiarato il trainer soddisfatto come ai tempi d'oro dell'Inter — abbiamo dimostrato che il calcio italiano sa battersi con successo anche contro gli stranieri. La Roma ha fornito la migliore risposta a coloro che parlano di logorio a fine campionato, di stanchezza, per giustificare prestazioni negative ». Non è difficile individuare il bersaglio a cui era diretta la frecciatina polemica del mago dopo i commenti che hanno accompagnato la recente tournée della nazionale italiana. « La Roma ha vinto questo torneo — ha continuato Herrera — perché ha dimostrato sul campo di essere preparata su] piano fisico. Abbiamo superato gli In glesi in velocità praticando un football più intelligente ». La Coppa di questo torneo angloitaliano non gode in effetti di 1 j I ' , 1 ! j grande prestìgio internazionale. Ma quando si scomodano le reti televisive di mezzo mondo per assicurarsi la trasmissione della finale, arrivano sugli spalti dell'Olimpico 40 mila persone che hanno fruttato un incasso di oltre 62 milioni in un pomeriggio d'estate, sotto il sole cocente, la manifestazione è sicuramente valida almeno sotto il profilo dell'interesse. La partita, tenuto conto del caldo internale, è stata abbastanza divertente. Non sono mancate le emozioni, a tratti si è visto anche del gioco apprezzabile. Il nuovo acquisto Spadoni ha confermato le sue notevoli doti tecniche; Bet e Santarini, in modo particolare quest'ultimo, hanno fornito una valida risposta a Valcareggi che li ha condotti in gita turistica in Romania e Bulgaria. Nel com plesso tutta la squadra giallorossa, dopo un primo tempo incer lo, è uscita fuori alla distanza as sicurandosi con pieno merito la ■Coppa. Tuttavia, pur non togliendo nulla al legittimo successo conquistato dai romanisti, va tenuta in considerazione la consistenza degli avversari. Il Blackpool è apparsa una onesta squadra inglese di seconda divisione che applica con I qualche successo il tradizionale i modulo di gioco britannico. Se si I esclude l'ala sinistra Burns, il I giocatore che sì è distinto magi giormente, gli altri sono apparsi I degli atleti ben preparati fisicamente ma insufficienti sul piano di una spiccata personalità. Dopo la prima parte della gara, durante la quale le squadre hanno fallito clamorosamente una occasione ciascuna, al 3' della ripresa la Roma si è portata in vantaggio: un calcio di punizione, battuto da Cordova, veniva agganciato da Santarini che passava indietro a Zigoni. Il tiro del centravanti veniva ribattuto da un difensore, entrava di forza Cappellini che insaccava con un preciso tiro al volo. Gli inglesi accusavano nettamente il colpo. Si gettavano in avanti nel tentativo di rimontare lo svantaggio con il risultato dì esporsi at pericolosissimi contropiede dei ro- i manisti. Zigoni colpiva l'incro 1 c'0 dei pali con un colpo dl te ' sta- Replicava Burns con una roI vesciata volante che mandava il pallone a sfiorare il palo della I porta di Ginulfi. Ma ormai la Ro- I ma appariva padrona del cam- po e dopo una bella uscita del portiere Burridge su Zigoni, al 29' i giallorossi raddoppiavano con Scaratti ii quale centrava il bersaglio con un Uro fortissimo scagliato dal limite dell'area. Dopo dieci minuti il terzo gol per merito di Zigoni che realizzava alla stessa maniera di Scaratti. Gli inglesi ' cercavano di accorciare le distanze e ci riuscivano ad un minuto dalla fine con Alcock. Subito dopo il fischio dt chiusura accompagnato dall'enti* siasmo della folla. La Coppa è stata consegnata alla squadra vincente dal presidente della Lega Aldo Stacchi, che è stato uno dei più appassionati e convinti promotori di questo tor¬ neo al quale ha dato un notevole contributo Gigi Peronace sul piano organizzativo. Mario Bianchini Roma: Ginulfi; Cappelli (dalV86' Bertini), Llguori; Salvorl, Bet, Santarini; Cappellini (dal 69' Scaratti), Spadoni, Zigoni, Cordova, Franzot. Blackpool: Burridge; Hatton, Bentley; Ainscow, James, Suddaby; Hutchìson, Suddick, Dyson, Hill (dal 56',Alcock), Burns. Arbitro: Linemayer (Austria). Marcatori: al 48' Cappellini; al 74' Scaratti; all'84' Zigoni; all'89' Alcock. Spettatori: 40 mila, paganti 35 mila 898, incasso 62.819.100.

Luoghi citati: Austria, Bulgaria, Roma, Romania