Il telefono silenzioso di 3131 alla radio

Il telefono silenzioso di 3131 alla radio Il telefono silenzioso di 3131 alla radio Moccagatta lascia la popolare rubrica, forse non tornerà: ma nessuno smentisce o conferma a a l , n o e (Nostro servizio particolare) Roma, 24 giugno. La voce del mattino sta per andarsene. La voce correva già da alcuni giorni negli ambienti della Rai: «Franco Moccagatta è stato messo alla porta senza riguardi con la scusa delle ferie estive», si diceva. «A ottobre non torna». Valeva la pena di accertare una notizia che interessa tanto pubblico. Chi mai più accoglierà, senza di lui, lo strazio delle casalinghe che i mariti non portano mai al cinema nemmeno nei giorni genetliaci? E come faranno d'ora in poi le innocenti mammine ad informare i figli adolescenti, prive ormai di consiglio, sui misteri della cicogna? Un alto funzionario dell'ente radiotelevisivo, da noi interpellato, confidenzialmente conferma: «Qualcosa di vero c'è. Perché non lo chiedete all'interessato?». Facciamo il 3131, il numero più famoso d'Italia. Moccagatta non c'è, ci invitano a la sciargli un messaggio. Passa il pomeriggio, la sera. Tempe stiamo tutti i funzionari conosciuti: uno più abbottonato dell'altro. Stamane, prestissimo, squii la il telefono: è la ben nota voce che ci chiama confidenzialmente, ci augura un tenero buongiorno. «Lei vuole parlare con me? », dice. « Ma con gioia, guardi, proprio con piacere». Poi la voce si fa un po' più recisa: «Purché non si parli di argomenti professionali». — E' vero che se ne va per sempre dai microfoni della Rai? «Mi ascolti bene e cerchi di capire. Io sono un collaboratore. Il 28 giugno vado in ferie come da lungo era previsto. Non tocca a me decidere il destino futuro della trasmissione. E comunque, anche se fosse vero quello che lei dice, non toccherebbe a me darne notizia». Riprende dopo una pausa: «La Rai è un servizio pubblico. In una trasmissione come la mia, c'è un pubblico che partecipa alla trasmissione e che non è pagato, e dunque è cogerente. Mi segue? Questo pubblico ha diritto di essere informato da chi di dovere, dico bene?». — Ma allora è vero... «Guardi che non l'ho detto. Piuttosto mi dica lei, che cosa sa di preciso?». — Si parla di un congedo brusco. Senza troppi riguardi per lei. Un alto funzionario mi ha confermato che ci sono contrasti tra lei e la direzione dei programmi. «Contrasti? — dice Moccagatta amaro —. Si può forse duellare con l'aria? Senta, signora giornalista. Alla Rai-Tv ci sono funzionari pagati per dare le notizie alla stampa. Se lei riesce ad averne una si¬ rvmRpL cura sul destino mio e della trasmissione, allora parleremo a lungo di tante cose. Io, tutto quello che so sulla mia sorte, l'ho letto sui giornali». Telefoniamo al direttore dei programmi radiofonici, dott. Antonelli. «Sopprimere una trasmissione popolare come "Chiamate Roma 3131"? Ma no, non avrebbe senso. Questo autunno gli affezionati ascoltatori e le ascoltatrici di sicuro la ritroveranno. Soltanto che, dopo tre anni, pensiamo sia giunto il momento di rinfrescarla con una formula più accattivante, più persuasiva... Però non sappiamo ancora in che modo. Abbiamo tre mesi per pensarci». — Si parla di gravi contrasti tra la Rai e Moccagatta. «Oh, nulla di grave — ribatte Antonelli —. Si tratta di normali contrasti come ne avvengono sempre in ogni produzione ». — Dica la verità, direttore. E' Moccagatta che volete mettere alla porta? Ma Antonelli diplomatico risponde: «Non penserei davvero. Moccagatta è uno dei migliori collaboratori della Rai. Perché mai dovremmo privarci del suo lavoro?». Laura Bergagna 4 Franco Moccagatta, «3131»

Luoghi citati: Italia, Roma