Due sindaci incriminati per una frana a Capri

Due sindaci incriminati per una frana a Capri Due sindaci incriminati per una frana a Capri Si staccò dal monte e piombò in mare provocando la morte di un pescatore - Accusati anche 2 funzionari (Dal nostro corrispondente) Napoli, 23 giugno. Due sindaci di Capri e due commissari prefettizi sono stati incriminati per omicidio colposo dal giudice istruttore, dott. D'Amore, incaricato di condurre il processo aperto dopo la tragica morte di un pescatore, ucciso da una frana precipitata in mare dalla parete rocciosa del monte Caterola. I sindaci (ambedue democristiani) sono Raffaele Di Stefano, attualmente sospeso dalla carica perché imputato di interessi privati in atti di ufficio, e l'attuale reggente Pasquale Salzano. I funzionari sono invece i dottori Giovanni Orefice e Nicola GiudicePietro. La mattina dello scorso 1" febbraio, poco dopo le 8,40, una frana, calcolata in 4 mi¬ la metri cubi di roccia, si staccò dal monte Caterola e finì in mare, provocando una ondata gigantesca che travolse la barca del pensionato marittimo Gennaro Cacace, 62 anni. In precedenza si erano verificate nella zona, lungo la stessa parete rocciosa, altre frane minori. Successivamente una perizia collegiale di esperti riscontrò l'estrema precarietà della situazione, impedendo tra l'altro il completamento dei lavori per la costruzione di un porticciolo turistico, progettato sin dal '68. Tonnellate di roccia, a quanto s'è potuto accertare, sono state asportate dalle pareti del monte Caterola per ricavare i frangiflutti necessari a proteggere questo porticciolo (complessivamente costato 4 miliardi). a. I

Persone citate: D'amore, Gennaro Cacace, Giovanni Orefice, Raffaele Di

Luoghi citati: Capri, Napoli