Salo annuncia piangendo che si dimette da premier

Salo annuncia piangendo che si dimette da premier Crisi aperta in Giappone Salo annuncia piangendo che si dimette da premier Per l'ostilità della Cina, decisa a non trattare con lui Tokio, 17 giugno. Finisce in Giappone l'èra di Eisaku Sato: il settantunenne Primo Ministro si ritirerà ai primi di luglio dopo aver guidato il paese e il partito di maggioranza per quasi otto anni. Con le lacrime agli occhi. Sato ha detto alla nazione, in un messaggio televisivo, che questo è il momento migliore per il suo ritiro, all'indomani della restituzione di Okinawa al Giappone, uno dei principali obiettivi di Sato da quando successe al defunto Primo Ministro Hayato Ikeda nel 1964. Sato ha sottolineato nel suo messaggio che le buone relazioni con gli Stati Uniti sono state l'elemento centrale della sua politica e il loro mantenimento è essenziale per la pace in Asia. Il Primo Ministro ha aggiunto che uno dei compiti più importanti del suo successore sarà la normalizzazione delle relazioni con il governo di Pechino, un punto questo che in notevole misura ha determinato la decisione di Sato di lasciare la direzione del governo a cinque mesi dalla fine del mandato. Come si sa, Pechino ha ripetutamente accusato Sato di perseguire una politica ostile e si è detta decisa a non trattare con lui. L'annuncio di Sato ha aperto immediatamente la campagna per la successione fra i leader del partito liberaldemocratico, campagna che giungerà allo showdown decisivo nel congresso indetto per il 5 luglio. Il ministro degli Esteri Takeo Fukuda, di 67 anni, sembra il più probabile successore di Sato ma Kakue Tanaka, ministro dell'Industria e del Commercio Estero, ha altrettanto buone possibilità. Eisaku Sato passerà alla storia del Giappone, oltre che per la sua attività politica, per il suo personale stile di vita, ricco di tutte le virtù del buon tempo antico: era solito battere la moglie, gli piaceva la compagnia delle gheise, adorava starsene immerso per ore nel caldo abbraccio di una vasca da bagno. (Ansa-Ap)

Luoghi citati: Asia, Cina, Giappone, Pechino, Stati Uniti