I navigatori solitari della vela iniziano la traversata atlantica di Mario Ciriello

I navigatori solitari della vela iniziano la traversata atlantica Da Plymouth al Rhode Island, più di tremila miglia I navigatori solitari della vela iniziano la traversata atlantica Cinquantaquattro imbarcazioni (di cui quattro italiane) affrontano la più prestigiosa prova del mare Anche tre donne alla partenza - Preoccupazioni per la salute di Chichester, vincitore della 1" gara nel '60 (Dal nostro corrispondente) Londra, 17 giugno. E' cominciata la grande gara. Cinquantadue imbarcazioni a vela sono partite oggi da Plymouth, sulla costa meridionale della Gran Bretagna, per un viaggio di oltre tremila miglia, attraverso l'Atlantico, fino a Newport, sulla còsta degli Stati Uniti, nel Rhode Island. Altri due scafi salperanno domani. Su ogni vascello, un unico uomo; o un'unica donna, poiché tre partecipano all'impresa. Tra le vele di questa pacifica « grande armata » vi erano oggi anche quelle delle quattro barche italiane. Il superfavorito, il francese Jean-Yves Terlain su « Vendredì 13 », già naviga in testa, verso le incognite dell'Oceano Atlantico. La gara — organizzata da un settimanale inglese — è la quarta dal 1960, e supera di gran lunga le precedenti per il numero degli yachtsmen, per la varietà delle imbarcazioni e per l'accesissimo interesse del pubblico inglese e straniero. Le supera anche per i pericoli, perché, per motivi tecnici, la traversata è cominciata tardi e coincide con l'inizio delle grandi bufere atlantiche. Quest'anno, inoltre, più vasta è la discesa degli icebergs verso Sud. Vedremo nei prossimi giorni quanti navigatori prenderanno la rotta settentrionale, più breve ma più rischiosa, e quanti la meridionale, più facile ma più lunga. La traversata potrà durare, secondo il tempo che i navigatori incontreranno sul loro cammino, dalle tre alle quattro settimane. Dei quattro italiani, uno I soltanto è un navigatore di | professione. E' Franco Faggioni dell'Elba, di 49 anni, capitano di vascello nella marina, sul cutter « Sagittario », di 15 metri. Ambrogio- Fogar — che affronta la corsa sullo sloop di undici metri « Surprise » — è un agente di una società di assicurazioni, del tutto a suo agio in molti sport, dallo sci al volo. Edoardo Guzzetti, sullo sloop di 9 metri « Namar IV », è giunto alle traversate in solitario dalle gare in motocicletta: commercia in auto a Saranno, accetta sorridendo il titolo di « Agostini del mare ». Infine, l'ex-ufficiale di arti¬ glieria Carlo Mascheroni, che da ventanni veleggia per i mari e che ha già traversato l'Atlantico, da Gibilterra a Savannah in Georgia. Fa il commercialista a Monza, la sua barca ha un nome curioso « Chica Boba, ragazzina sciocca ». Questi quattro uomini pongono l'Italia al quar- to posto, dopo l'Inghilterra la Francia e gli Usa, nel numero degli iscritti. Delle tre donne, due vengono dalla Francia ed una dalla Polonia. La polacca e Teresa Remiszewska, ingegnere navale a Gdynia. La rappresentanza francese è potente e — come abbiamo detto — il favorito è Terlain con il suo « Vendredì 13 ». lunga ben 39 metri, di proprietà del regista Lelouch. Improvvise preoccupazioni sono sorte questa sera per la salute di Sir Francis Chichester, che, nonostante i suoi 71 anni, ha voluto sfidare l'oceano una volta di più. Molti suoi amici dicono che non sarebbe dovuto partire si è appreso ora che, martedi, quasi non riuscì a scendere dalla sua cuccetta su Gipsy Moth. Chichester vinse la prima di queste avventure transatlantiche, quella del '60, e arrivò in America in 40 giorni. Nel '64, il francese Tabarly abbassò il tempo a 27 giorni e nel '68 l'inglese Williams a 25. E' un record che potrebbe essere battuto. Mario Ciriello I | sutvflpm«dzmttpd

Persone citate: Agostini, Boba, Carlo Mascheroni, Edoardo Guzzetti, Fogar, Francis Chichester, Franco Faggioni, Lelouch, Newport, Tabarly