Condannati tre professori a Salerno accettarono "bustarelle,, agli esami di Adriaco Luise

Condannati tre professori a Salerno accettarono "bustarelle,, agli esami La sentenza è stata emessa dai giudici del tribunale Condannati tre professori a Salerno accettarono "bustarelle,, agli esami Undici mesi di reclusione a ciascuno - Lo scandalo scoppiò nel dicembre del 1970 alle prove di abilitazione all'insegnamento - A tre candidate furono richieste trecentomila lire per avere la promozione (Nostro servizio particolare) ] Salerno. 16 giugno. 1 giudici del tribunale pénale ni Salerno hanno condannato a undici mesi di reclusione ciascuno tre professori riconosciut i colpevoli di tentata corruzione. Gli inse-1 gnauli, a cui è stata conces-1 sa la sospensione condiziona le della pena, sono Vincenzo t D'AnieUo, 45 anni; Matteo Fresa, 43 anni, e Franco Rotondo, di 37. Il p.ni. aveva chiesto, per i primi due. veli¬ tiquattro mesi di reclusione c per il Rotondo un anno e mezzo. II caso di tentata corruzio ne era avvenuto nel dicembre 1970 agli esami orali di ubi inazione all'insegnamento dei la matematica per le medie inferiori. dazione del reato di eoneus- Gli imputati in libertà provvisoria, sono comparsi in tribunale sotto l'accusa di avere accettato « bustarelle » per promuovere alcuni candidati al concorso. Il rappresentante della pubblica accusa, dopo aver riepilogato la sconcertante vicenda, aveva chiesto la degra- spdpetdPzdsione contestato agli imputati in quello meno grave di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. « Purtroppo — ha commentato il p. m. — è grave e desta prolanda amarezza il constatare che un gruppo di insegnanti e giunto al punto di ripudimi' ogni principio di moralità ed è ricorso al basso compromesso del mercimonio svilendo la funzione educativa loro affiduta». Durante il dibattimento, gli imputati si sono dichiarati innocenti e vittime di un equivoco. Il prof. D'Aniello ha dichiarato di essere rimasto coinvolto nello scandalo per una oscura macchinazione eli alcuni colleglli delusi di non essere entrati a far parte della commissione esaminatrice. 11 prof. Fresa, invece, lui ammesso di aver ricevuto dal collega Rotondo alcuni nominativi di candidali perché li raccomandasse: a Niente denaro — ha detto — ma soltanto una parolina per aiutare i candidati suggestionati psicologicamente dall'esame ». Il prof. Rotondo, inline, ha giustificato il suo interessamento affermando che il prof. Fresa gli aveva proposto alcuni insegnanti da preparare per il concorso di abilitazione. Il collegio difensivo si è battuto per l'assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto. Lo scandalo scoppiò il 9 dicembre 1U7U mentre si svolgevano a Salerno gli esami orali di abilitazione. Vi partecipavano oltre duemila candidali. Le prime voci erano ('trapelale)- circa un mese prima quando al ministero della Pubblica Istruzione giunsero alcune denunce anonime. In esse si accennava ad illeciti e favoritismi e si fa1 cevano j nomi di professori 11 troppo compiacenti » nelle interrogazioni. Le autorità scolastiche affidarono gli e- ns sposti ai carabinieri di Napoli, che iniziarono le indagini. L'esito dell'inchiesta, dapprima, non fu soddisfacente e gli inquirenti erano sul punto di archiviare il caso quando tre candidate — Paola Purry, di 2tì anni, Laura Nuz- ] zo, di 24 e Giuseppina Apa, ! di 25 (deceduta una settima- na fa durante un parlo) — si presentarono ai carabinieri e confermarono le manovre di corruzione. Le tre insegnanti riferirono di aver avuto contatti col prof. Rotondo, insegnante di materie scientifiche nella scuola media statale «Bonito», di Castellammare di Stabia. che si era dichiarato in grado di orientare a loro favore un componente della commissione esaminatrice: prezzo del¬ 1 ! , ' ii ] j^eforate"registrate" ! l'interessamento un milione di lire, a testa. Gli inquirenti consigliarono, allora, alle insegnanti di prestarsi all'illecito per poter individuare i responsabili della corruzione. Dopo abboccamenti ed una serie di su nastro ed ascoltate nel proce1 dimcnto penale come prova ! di accusa, riuscirono a fissare la rispettiva quota nella .som, ma di :i00 mila lire. Il 9 dicembre, Paola Purry, Laura Nuzzo e Giuseppina Apa informarono i carabinieri di es' sere entrate nella fase conclusiva degli accordi e che i nel pomeriggio di quel giori no si sarebbero recate presso l'abitazione del prof. D'Aniello per consegnargli il denaro. » , . 1 . Adriaco Luise

Persone citate: D'aniello, Franco Rotondo, Giuseppina Apa, Laura Nuz, Laura Nuzzo, Matteo Fresa

Luoghi citati: Castellammare Di Stabia, Napoli, Salerno