Borzov e Mennea (2°), 100 metri in 10"

Borzov e Mennea (2°), 100 metri in 10" Sensazionale duello nell'atletica all'Arena: primato europeo Borzov e Mennea (2°), 100 metri in 10" Il giovane velocista pugliese impegna allo spasimo il campione sovietico - Migliorato di 2 decimi il precedente limite italiano - Arese ancora battuto nei 1500 - A Fiasconaro i 400 piani in 46"6 - Shapka e Schivo: m 2,17 in alto - La 4x100 azzurra vince e sfiora il record (Dal nostro inviato speciale) Milano, 16 giugno. Pietro Mennea è il Berruti degli Anni 7(1, gli anni del « tartan » e delle piste in materiale elastico. Questa sera, all'Arena di Milano, è stato battuto in fotografia sul traguardo dei cento metri soltanto dal più forte scattista del mondo, il sovietico Borzov. Tempo, 10 secondi netti per entrambi, record d'Europa eguagliato, e ovviamente, per il ventenne pugliese, anche primato italiano, ben 2/10 di secondo in meno del limite dello stesso atleta, di Berruti, Giannattasio e Preatoni. Per Mennea, dopo il 20"4 sui 200 metri del 2 giugno a Torino (record nazionale uguagliato), un'eccezionale conferma, e pensare che i tecnici federali volevano evitargli il confronto con Borzov, avevano annunciato ieri, in un primo tempo, la coppia Preatoni-Guerini nei 100 metri. Poi, la reazione da parte dell'ambiente azzurro, e dei giornali, ha « obbligato » Mennea a diventare co-recordman d'Euiopa, alla pari dello stesso Borzov, dell'altro sovietico Sapeja, dei tedeschi ovest Hary e Metz, del tedesco est Kokot, del francese Bambuck e del greco Papageorgopoulos. Dopo una partenza falsa di Preatoni, gli atleti sono scattati ben in linea dai blocchi. Borzov, in quarta corsia, con la sua andatura lineare e com. posta, Mennea in seconda, quasi al suo fianco, a gomiti larghi: una lotta magnifica, i due atleti sono piombati quasi contemporaneamente sul filo di lana. Subito si è avuta la sensazione di un grosso risultato: il tabellone luminoso del cronometraggio elettronico era fermo sui 10"1. L'annuncio del risultato ufficiale ha sollevato entusiasmo, ma anche sorpresa: Mennea non credeva al 10" netto deciso dai cronometristi, molti registratori « ufficiosi » avevano bloccato sul 10"1. La nuova pista in tartan, l'entusiasmo dei quindicimila spettatori presenti sulle gradinate dell'Arena, hanno dato una spinta verso un tempo di eccezionale valore. Grande la prova di Mennea, ma addirittura eccezionale quella di Borzov, se si pensa che l'atleta sovietico ha spinto praticamente per soli sessanta metri. Borzov a fine gara ha confermato questa impressione, annunciando, fra l'altro, che questa era la sua prima prova dell'anno sulla distanza. «Mennea è un grande campione — ha detto lo scattista russo —, ma penso die alle Olimpiadi di Monaco non basteranno neppure 10" netti per arrivare in finale ». La prova di Mennea è stata completata dal quarto posto di Preatoni, 10"3, a conferma dell'improvviso ritorno ad un notevole rendimento del gruppo dei velocisti azzurri affidati al prof. Vittori, rendimento che ha avuto una ulteriore magnifica convalida nella staffetta. Nella 4x100 che ha concluso la serata. Guerini, Preatoni, Benedetti e Mennea si sono presi il lusso di precedere sul traguardo i sovietici con il tempo di 39"3. un solo decimo in più del limite italiano. Mennea e Borzov si sono ritrovati di fronte nell'ultima frazione: l'azzurro, lanciato in vantaggio da Benedetti, ha mantenuto il margine con autorità, fra un uragano di applausi. A quella della staffetta si sono aggiunte, in questa prima giornata del quadrangolare Italia - Unione Sovietica Belgio - Romania, le vittorie di Domenico Schivo, nel salto in alto, e di Marcello Fiasconaro nei 400 metri. Schivo si è imposto a metri 2,17, la stessa misura del sovietico Shapka, che è finito secondo per avere iniziato la gara prima degli italiani. Shapka, va ricordato, è l'atleta che l'anno scorso ha vinto i campionati europei di Helsinki: per Schivo, una grossa vittoria, un forte incentivo per un atleta che — sempre ammalato Azzaro — è odsnmnpLvtedsmLtnsnscc ormai il numero uno italiano della specialità. Nei 400 metri, Marcello Fiasconaro, pur dimostrando di non avere ancora completamente smaltito l'indisposizione dei giorni scorsi, si è imposto con grande autorità. L'azzurro ha corso fin troppo velocemente, un po' contratto, i duecento metri iniziali e ha risentito la fatica alla distanza. Ottimo, alle spalle di Fiasconaro, il secondo posto del modenese Giovanardi. Una nuova delusione nei 1500 metri per Franco Arese. L'azzurro non avrebbe dovuto gareggiare a causa di una noiosa tendinite alla caviglia sinistra, ma le solite pressioni dell'ambiente e il suo desiderio di reagire alle critiche che gli erano state lanciate da più parti negli ultimi giorni, lo hanno portato egualmente in pista. Aresedopo una partenza a sorpre-sa del belga Mignon, che hatrascinato nella sua scia ilromeno Lupan, ha preso ametà gara il controllo delleoperazioni. Al giro finale è scattato alla corda, nel quadro di un perfetto gioco di squadra, inumero due sovietico Syssoev, il cuneese era stato pronto a balzare nella scia dell'avversario, per superarlo nella dirittura di fronte, quando è stato attaccato dall'altro sovietico Panteley. Arese ha tenuto a bada l'avversario, stringendo i denti, sino a trenta metri dal traguardodove Panteley l'ha superato d'un soffio. Una nuova sconfitta che preoccupa soprattutto per il morale dell'atleta e inoltre bisogna attendere prossimi giorni per vedere sela prova di stasera non abbia aggravato la tendinite decampione d'Europa, pregiudicandogli gli allenamenti e l'attività delle prossime settimane. Nel complesso di gare della prima giornata, come indicano i punteggi finali, previsto predominio dei sovietici anche se lo squadrone dell'Urss è ancora in rodaggiocome del resto lo sono tuttgli assi dell'atletica che puntano a raggiungere la miglioforma alle Olimpiadi di finagosto. Per quanto riguarda gli azzurri, da sottolineare la prova del diciottenne Montelatici, che si è classificato secondo nel getto del peso, con m. 17,27, alle spalle del sovietico Plunge; di Sergio Liani, che ha avuto un magnifico ritorno negli ultimi metri de110 a ostacoli; il coraggiosrientro di Giuseppe Cindoloche, dopo un inverno difficilper i dolori alle ginocchia, sè presentato in pista nei 1mila metri facendo meglidell'altro azzurro, ArdizzoneLa gara l'ha vinta staccan dosi a cinque giri dalla fi ne il sovietico Badrankov, 28'3b"'6, mentre si è avuta la defaillance del favorito, il bei ga Roelants. Cindolo, 'dimostrando di avere cuore e coraggio è sta to l'unico a scuotere il grup- i po quando Badrankov ha al j lungato per andarsene da so- I lo. Anche per questo la prova j degli italiani è da sottolinea- \ re. \ Bruno Perucca I Questi i punteggi al termine della prima giornata: UrssItalia 60-46; Italia-Belgio 71 a 35; Italia-Romania 65-39; Urss-Belgio 74-33; Urss-Romania 74-30; Belgio-Romania 49 a 55. Milano. Mennea, protagonista con il russo Borzov Milano. La spettacolare condii:,ione dei 100 ni fra Borzov e Mennea (Telefoni)