È diminuita la produzione i licenziamenti aumentano

È diminuita la produzione i licenziamenti aumentano CONGIUNTURA, INDAGINE DEL COMUNE È diminuita la produzione i licenziamenti aumentano L'assessore Fantino ha esposto ai sindacati l'esito di uno studio economico -1 sindacalisti: «Non c'è motivo di allarme. Favorire i rinnovi contrattuali per incrementare i consumi» - Scioperi ai telefoni e nei chimici Incontro all'Anima per le fermate alla Mirafiori La crisi economica a Torino è più grave di quella nazionale. Le industrie delia nostra città producono soprattutto beni strumentali, di cui è fortemente diminuita la richiesta, perche non si investe più per ampliare gli impianti. I contraccolpi della situazione sono pesanti per i lavoratori. Nell'ultimo anno, su un totale di 470 mila occupati, di cui circa 20(1 mila nelle aziende metalmeccaniche, gli addetti all'industria sono scesi di 12 mila unità. Nel '71 l'Ufficio del lavoro ha concesso 80 mila visti per assunzione nelle fabbriche contro i 02 mila del '70. Nel primo semestre del '72 vi è stata un'ulteriore flessione: chi perde un posto difficilmente riesce a trovarne un altro, per i giovani in attesa di primo impiego è difficile entrare nel mondo del lavoro. Questo il quadro esposto ieri dall'assessore al Lavoro Fantino, in base a un'indagine del Comune, ai sindacalisti: Delplano Cisl, Ferrari Ufi, D'Argento Cgil. Erano presemi anche Reburdo delle Acli ed i funzionari Casadei dell'Ufiicio del lavoro ed Orsini dell'Ispettorato. Settore metalmeccanico — E' il più gravemente colpito. Diminuita la produzione delle fabbriche elettromeccaniche ed in quelle produttrici di elettrodomestici, macchine tessili, per la confezione di vestiario, per scrivere e per calcolo. Secca caduta della produzione dei veicoli industriali, trattori e macchine agricole; stabile quella delle auto. Le conseguenze della crisi si lamio sentire In modo accentua 10 nella piccola e media industria, soprattutto nelle aziende con meno di 500 addetti. Sono quelle che hanno licenziato di più c si prevede che nel '72 perdano ancora 5 mila dipendenti. L'assessore ha detto: « Siamo di ironie a a« processo di espulsione dal increato delle piccole c medie imprese e non di concentrazione industriale. Il fenomeno preoccupa per la solidità futura del nostro apparato produttivo c perche aumenta il peso dell'industria automobilistica — uno dei pocìil punti di tenuta dell'occupazione con prospettive di sviluppo — il che accentuerà il carattere monoproduttlvo della nostra economia ». Tessili e abbigliamento — La crisi è dovuta all'arretratezza degli impianti, ma anche alla forte flessione della richiesta internazionale por le libre naturali e all'espansione di quelle sintetiche, che richiedono tecnologie completamente diverse. Le prospettive sono sfavorevoli. «11 piano chimico nazionale in cui si prevede un incremento delle tecnolibre non dà alcuna indicazione per il settore tessile, che pure risentirà in modo immediato di tali scelte ». Edilizia — Gli investimenti in Italia sono diminuiti l'anno scorso di 400 miliardi, pari al 15 per cento rispetto al '70. A Tonno 11 calo è rilevante soprattutto nei fabbricati industriali. « La crisi edilizia nella nostra città — ha aggiunto Fantino — può aggravarsi ». Gli addetti, cht nel periodo del boom delle costruzioni | erano circa 60 mila, sono ora meno di 20 mila e « si prevede che entro dicembre diminuiscano ancora del 20 per cento ». Credito — La stasi degli inve. stimenti è in parte dovuta alla I inadeguatezza del servizio bancario, regolato dalla legge de! '36. j Per i prestiti a breve termine le banche richiedono garanzie onerose. I tassi di interesse sono !osdCctroppo alti. Mancano fondi ade- guati per j crediti a medio e ilungo termine. Ed ecco le iniziative che, se- 1eondo lo studio del Comune, gli enti locali possono prendere per favorire il rilancio dell'economia. Anzitutto dare incremento alle opere pubbliche. In questa direzione ii il Comune di Torino ha stanziato 4.1 miliardi per il '72, La Regione si affianchi per concertare, entro breve tempo, piani organici sull'assetto del territorio a per dare l'avvio alla costruzione di scuole, ospedali, stra- de, fabbriche e eentri di ven- dita. Altra iniziativa proposta dal Comune: a Sollecita costituzione della Finanziaria pubblica regio- naie per fornire alle amministra. zionì locali i denari occorrenti ull'espansione delle opere di in- tercssc collettivo e promuovere lo sviluppo industriale, anche con la partecipazione azionaria i'. Il pensiero delle organizzazioni sindacali sulla congiuntura è stato espresso dal dott. Delplano, segretario provinciale della Cisl. A suo parere questa crisi. era inevitabile, n L'inceppamento è una conseguenza del tipo privatistico dell'espansione della nostra economia, in parte dominata i da capitale straniero ». Sull'edili! zia ha dichiarato: « Non preve- ritomo un ritorno all'occupazione \ del periodo del boom. Gli ad j rie//; ai cantieri dovranno essere \ al massimo 30 mila ». Ma per | frenare i licenziamenti e raggiuni Rere in modo stabile questa quo I ta « il Comune, oltre alle opere I pubbliche, deve favorire le eoo ' perativc ». In particolare i sin. ' daca,i Propongono una esenzione dalle spese per i servizi sociali, che ora gravano nella misura di 800 mila lire al vano. « Un onere I che ha bloccato le cooperative i edilizie ». A proposito dei tessili, i sindai cati distinguono tra le aziende di confezione — che secondo loro « non sono in crisi, perché meni tre alcune muoiono altre ne sorI cono ii - e le fabbriche produt] trici di stoffe e filati. Delplano ha concluso: « Non ci i sono motivi di allarme. Sono diminuiti i consumi: ma si può \ contribuire ad incrementarti appoggiando le lotte contrattuali : dei lavoratori per l'adeguamento \ del salari ». Telefonici — Continua l'aglta; zione per il rinnovo del contrat| to nazionale. I lavoratori fanno ' scioperi da alcuni mesi e non vi I sono per ora prospettive dl ac- cordo. I sindacati accusano la società di tt intransigenza di fronte alle richieste dei dipendenti ». Si segnalano ritardi di 15-20 giorni nelle riparazioni. I nuovi impianti sono quasi bloccati. Vi sono richieste giacenti da oltre sei mesi. Chimici — Anche questi lavoratori fanno sciopero per il rinnovo del contratto. Ieri si sono fermati 4 ore a Torino e 8 a Chivasso quelli della Rivoira: 8 ore i dipendenti della Schiapparelli e della Rumianca di Borgaro. Mercoledì 21 giugno vi sarà uno sciopero di 8 ore alla Snia. Fiat — L'Unione Industriale co. munica: «Si è tenuta stamane, su richiesta dell'Amma. una riunione con le organizzazioni sindacali per esaminare la situazione creatasi negli ultimi giorni alla Mirafiori a causa dl scioperi Improvvisi di operai. Nel corso della riunione i rappresentanti della I Fiat hanno richiamato l'attenzione dei sindacati sulla necessità che da parte di tutti I lavoratori vengano rispettati gli accordi evitando il ricorso ad azioni di sciopero, quando l'esame della situa¬ zione tecnico-produttiva da parte I degli appositi comitati dimostra 1 LIT ta rf ™»»,or'0 ™ PrP- j duzione. organici e tempi di la- i varo. I sindacati hanno dato assi- , curazloni che non vi e alcuna 'intenzione di venire meno agli I impegni assunti ». Ieri le fermate improvvise alla i Mirafiori sono quasi completa- mente cessate e pertanto non vi | sono state sospensioni dl operai, j temperatura di ieri massima H- 21,3 minima -f 8,2 Il Bollettino meteorologico segnala inoltre: temperai, media -14,9; press. 738.5; umidità 75" i. Cielo in prevalenza nuvoloso. Previsioni: cielo da sereno a poco nuvoloso; venti deboli; temperatura senza variazioni notevoli. Temperatura a Caselle: massima -21,; min. ---8.6; med. -14,5. Sole: sorge 5,41; tram. 21,18. Temperatura dell'anno scorso: massima -23.5; minima -10,6.

Luoghi citati: Borgaro, Chivasso, Comune Di Torino, Italia, Tonno, Torino