Napoli: grossi leoni di gesso trovati nelle strade del centro

Napoli: grossi leoni di gesso trovati nelle strade del centro Misteriosa "protesta,, d'un gruppo d'artisti Napoli: grossi leoni di gesso trovati nelle strade del centro I calchi raffigurano animali sonnolenti - Perplessa la polizia, poi l'ordine: buttarli nella spazzatura - Il «messaggio» è rimasto oscuro (Dal nostro corrispondente) | Napoli, 15 giugno Un gruppo di giovani artisti (rimasti sconosciuti) in nome dell'arte e deUa cultura hanno voluto lanciare un curioso e recondito « messaggio »: stamane all'alba hanno disseminato lungo il litorale, aU'ingresso della villa comunale, nelle strade e nelle piazze della « Napoli-bene » calchi di gesso raffiguranti grossi leoni sonnolenti. La protesta ha costituito per ore ed ore un vero rompicapo per i napoletani e le autorità che invano hanno tentato di capire quale fosse il fine della manifestazione. Fine politico? Speculativo? Pubblicitario? A rompere gli indugi è intervenuto verso mezzogiorno un funzionario della Questura, che ha disposto la rimozione dei leoni di gesso. Poco dopo, i netturbini, impegnati in un tranquillo ed insolito «safari» cittadino, hanno trasportato alla discarica, assieme ai sacchetti delle immondizie, i gessi con il loro enigmatico «messaggio». Era ancora notte quando una pattuglia della «volante» ha notato in via Caracciolo un movimento intorno ad un camion targato Caserta. Gli agenti si sono avvicinati e hanno scorto alcuni giovani trasportare sulle spalle grossi simulacri di gesso. Dapprima hanno pensato ad un'ingegnosa trovata di ladri, che per portar via la refurtiva erano ricorsi al nascondiglio dei calchi. Sul posto giungevano anche il funzionario di turno e alcuni sottufficiali. Ogni dubbio sull'attività dei giovani era chiarita. Essi si presentavano come artisti e mostravano a conferma una fotocopia dell'assessorato con l'autorizzazione ad esporre all'aperto in alcuni punti della città opere d'arte e sculture. Chiarito l'equivoco, ì giovani hanno potuto proseguire la collocazione dei calchi nei luoghi prescelti. Così, stamane, gli abitanti di via Caracciolo, di piazza Vittoria, piazza dei Martiri, via dei Mille ed i frequentatori della villa comunale si sono trovati di fronte grossi leoni di gesso non in posa aggressiva, ma pigri e sonnolenti. La Questura, le redazioni dei giornali, le autorità sono state tempestate di telefonate. Tutti volevano ragguagli sui leoni, conoscere il perché dell'esposizione. Purtroppo non è stato possibile soddisfare la curiosità dei napoletani poiché nessuno sapeva niente ed è stata lasciata al l'immaginazione di ciascuno la facoltà d'una risposta con vincente. La fantasia ha galoppato a briglie sciolte e il termine «leone» è stato motivo di preoccupazioni per l'uf- ficio politico della Questura Incertezza e perplessità non sono durate a lungo. Il capogabinetto della Questura, dottor Amato, rifacendosi ai motivi di ordine pubblico, sicurezza e moralità ha dato disposizione di rimuovere i gessi, dal momento che non esisteva richiesta alcuna di autorizzazione alla polizia per una mostra all'aperto di opere d'arte. Secondo le prime indagini, sembra che la «protesta» sia stata attuata da un gruppo di artisti, riuniti nel club «Galleria inesistente», che fa capo a Vincent D'Ariste, protagonisti nel passato di altre singolarissime esibizioni di oscuro significato. Sarebbero gli stessi che alcuni anni or sono organizzarono una falsa eruzione del Vesuvio, ricorrendo ad accorgimenti scenici.

Persone citate: Vincent D'ariste

Luoghi citati: Caserta, Napoli