"Brigate rosse,,: ex partigiano confessa d'aver rapito il dirigente della Siemens

"Brigate rosse,,: ex partigiano confessa d'aver rapito il dirigente della Siemens Era con due amici, dice di conoscerli solo con il nome di battaglia "Brigate rosse,,: ex partigiano confessa d'aver rapito il dirigente della Siemens E' Giacomo Cattaneo, detto « Lupo », 45 anni, da S. Stefano Lodigiano - La polizia è arrivata a lui attraverso il negativo d'un pezzo di fotografia: era la stessa inviata ai giornali, nella quale si vedeva il dirigente con un cartello appeso al collo e la canna d'una pistola contro una guancia - Ma in un particolare, che è stato ingrandito di molto, si riconosceva il Cattaneo - Formalizzata l'inchiesta Esplosivi, armi e munizioni sono sfati scoperti in un box di Milano (Dal nostro corrispondente) Milano, 15 giugno. Clamoroso sviluppo nell'inchiesta sulle « Brigate rosse », l'organizzazione della sinistra extra-parlamentare ritenuta responsabile di attentati e sequestri: uno dei rapitori dell'ing. Idalgo Macchiarmi, il dirigente dei ]a sit-Siemens sequestrato il 3 marz0 scorso mentre sta va tornando dal lavoro, ha confessato al termine di un lunB0 interrogatorio. Si trat ta dell'ex partigiano Giaco- mo Cattaneo, detto « Lupo », di 45 anni, abitante a Santo Stefano Lodigiano. Era stato arrestato il 15 maggio con il figlio Francesco, sotto l'accusa di favoreggiamento per avere dato ospitalità a Heide Rutz Pesch, ricercata insieme al marito ro Morlacchi per costituzione di bande armate. Giacomo Cattaneo, subito sospettato di essere uno dei rapitori dell'ingegner Macchiarmi, era stato messo a confronto col dirigente della Sit-Siemens che però non era stato in grado di riconoscerlo. Il 18 maggio l'ex partigiano venne rimesso in libertà. Ieri il nuovo colpo di scena. La polizia si è presentata in casa Cattaneo e lo ha fermato, traducendolo immediatamente al carcere di San Vittore, dove il sostituto procuratore della Repubblica lo ha sottoposto ad un lungo interrogatorio che è durato per quasi l'intera giornata. Il fermo del Cattaneo era stato provocato dal frammen to di un negativo scoperto nell'appartamento di via Del fico, dove i componenti delle «Brigate rosse» si riunivano per discutere i loro problemi e, secondo l'accusa, per orga- nizzare attentati. Il frammento in un primo tempo era passato inosservato, ma successivamente gli inquirenti si sono accorti che si trattava di due pezzi di pellicola incollati l'uno sopra l'altro. Il negativo è stato sviluppato e molto ingrandito e ha rivelato un particolare: si trattava d'un pezzo della stessa drammatica fotografia trasmessa dai rapitori ai giornali e alle agenzie di stampa e nella quale si vedeva l'ingegner Macchiarmi circondato da alcuni uomini incappucciati che puntavano una pistola contro la guancia del dirigente, al quale era stato appeso un cartello al collo con scrit- VnBmtosP to: «Brigate rosse mordi e fuggi! - Niente resterà impunito! - Colpiscine uno per educarne cento! - Tutto il potere al popolo armato». Da questa fotografia era stato però accuratamente tagliato il frammento che ha portato al fermo del Cattaneo: l'ex partigiano si intravede tra i rapitori mascherati. Giacomo Cattaneo davanti I al dottor Viola ha respinto ogni addebito ed ha continuato per ore ed ore a sostenere di non saper nulla del rapimento dell'ingegner Macchiarmi: soltanto quando gli è stato mostrato il frammento del negativo, davanti all'evidenza della prova è crollato ed ha confessato. All'interrogatorio era presente il difen sore dell'ex partigiano, avvocato Jacopo Pensa. Il fermo del Cattaneo scade fra 6 giorni: nei suoi confronti sarà spiccato mandato di cattura per costituzione di bande armate, sequestro di persona, violenza privata e furto, favoreggiamento. Non è stato possibile adottare subito il provvedimento, in quanto proprio oggi l'inchiesta sull'attività delle «Brigate rosse» è stata formalizzata. Il fascicolo è passato al consigliere istruttore, dottor Antonio Amati per la designazione del giudice istruttore che condurrà l'istruttoria. Si fa il nome del dottor Ciro De Vincenzo, il magistrato che si sta occupando anche pzsszndvttsp I del «caso Feltrinelli». Nel corso degli interrogatori il Cattaneo ha dichiarato di conoscere le due persone | che con lui hanno compiuto il rapimento, solo con il nome di battaglia e di non essere in grado di descriverle, perché hanno sempre tenuto il volto mascherato. Il rapimento sarebbe durato in tutto una ventina di minuti, il j tempo necessario per portar i si nel punto prestabilito e è scattare le foto inviate poi ai giornali: Giacomo Cattaneo e i suoi Complici sono quindi fuggiti abbandonando il dirigente a bordo del furgone. Gli imputati che figurano agli atti sono 21, dei quali 11 in stato d'arresto. Si tratta di Umberto Farioli, Maria Luisa Brioschi, Haide Rutz Pesch, Anna Maria Bianchi e Giorgio Semeria. tutti arrestati a Milano nei luoghi di riunione di via Boiardo, via Delfico, via Carlo d'Adda e via Pelizza da Volpedo: a questi si aggiungono Claudia Bellorta, Angela Bollazzi, Carmen Cerutti, il medico Enrico Levati, Roberto Vho ed Enea Fanelli, arrestati nella mansarda di Borgo Po a Torino.

Luoghi citati: Borgo Po, Milano, Santo Stefano Lodigiano, Torino, Volpedo