Speranze di pace in Irlanda per l'offerta dei Provisionals di Renato Proni

Speranze di pace in Irlanda per l'offerta dei Provisionals Nonostante il rifiuto del proconsole inglese Speranze di pace in Irlanda per l'offerta dei Provisionals E' hi prima volta che la potente ala dell'Ira si dice disposta a trattare (Dal nostro corrispondente) Londra, 14 giugno. L'offerta dell'Ira «Provisionai» dl negoziare la pace nell'Irlanda del Nord con il proconsole inglese William Whitelaw è al centro dell'attenzione degli ambienti politici britannici e della stampa. « The Times » scrive: « Benché il signor Whitelaw abbia respinto l'invito dei « Provisionals », gli avvenimenti odierni sono motivo di speranza ». Infatti, è questa la prima volta che la più potente ala dell'Ira è disposta a trattare. L'offerta di pace dei «Provos» è motivata dagli avvenimenti degli ultimi mesi. Il governo inglese ha soddisfatto in parte le richieste delle masse cattoliche, rilasciando circa 500 internati e abolendo, almeno per un anno, l'autonomo governo protestante della provincia. Le aspirazioni dei 500.000 cattolici nordirlandesi sono ora rivolte essenzialmente ad assicurare una pace duratura e per ciò si è affievolito il loro appoggio ai guerriglieri repubblicani. L'Ira «Officiai» (di ispirazione marxista), inoltre, ha già rinunciato alla lotta armata. C'è, infine, il rischio reale di una guerra civile a oltranza scatenata dagli estremisti protestanti, che si sono organizzati in formazioni paramilitari. Per il momento, il signor Whitelaw non vuole discutere con i terroristi. Egli, tuttavia, negozia con le organizzazioni ultra protestanti come la Ulster Defence Association. Questa doppiezza di comportamento è stata notata da alcuni osservatori. Per esempio. The Guardian scrive: « Il rifiuto opposto dal signor Whitelaw all'invito dei "provisionals" è interamente comprensibile, ma, secondo noi, questa è una decisione errata. C'erano molte ragioni per accettare. Parlare a uomini responsabili di omicidi è ripugnante, ma l'occasione potrebbe essere importante ». Il Guardian, sostenendo la necessità di trattare con i guer riglieri, non fa che ribadire la classica politica britannica. Difatti, gli inglesi — a suo tempo negoziarono con i guerriglieri del Kenya, di Cipro e di Aden. I « Provisionals » insistono su cinque condizioni per de¬ pmpbningdp porre definitivamente le armi. Essi vogliono un'amnistia per i prigionieri politici, l'abolizione definitiva del governo autonomo della provincia, il rilascio di tutti gli internati, il ritiro delle truppe inglesi dall'Ulster e un referendum sull'unificazione con la partecipazione degli irlandesi del Sud e del Nord. La proclamazione di un'amnistia generale e il referendum in tutta l'Irlanda appaiono inaccettabili al governo inglese. Le altre richieste, però, secondo il Guardian, sarebbero negoziabili. Renato Proni f

Persone citate: Whitelaw, William Whitelaw

Luoghi citati: Aden, Cipro, Irlanda, Irlanda Del Nord, Kenya, Londra, Ulster