Le piccole aziende chiedono più serenità nelle fabbriche

Le piccole aziende chiedono più serenità nelle fabbriche INTERVISTA CON IL PRESIDENTE DELL'API Le piccole aziende chiedono più serenità nelle fabbriche « Non pensiamo a misure antisindacali, ma è necessario eliminare quegli ostacoli che riducono la produzione» - La «piattaforma» dei metalmeccanici è giudicata «troppo onerosa» - Non pretendono «sconti salariali», ma una semplificazione della parte normativa L'Associazione piccole e medie industrie della provincia di Torino (Api) raggruppa Silo aziende con circa 35 mila dipendenti, di cui oltre la metà appartenenti al settore metalmeccanico. Anche l'Api è dunque « coinvolta » neli'imminente rinnovo di questo importante contratto di lavoro. E' il primo grosso problema che 11 nuovo presidente provinciale dell'associazione, ring. Aldo Marengo (succeduto al dott Carlo Rossotto, nominato presidente onorario) dovrà affrontare. Che cosa pensano e che atteggiamento terranno 1 piccoli industriali dell'Api? « E' in corso una consultazione di tutta la categoria — ci ha risposto il presidente Marengo — per arrivare alla formulazione dt un nostro giudizio ». Anche voi, come già hanno fatto gli industriali metalmeccanici della Confindustria, presenterete una «piattaforma»? «Ritengo molto probabile che la nostra assoctazione nazionale del metalmeccanici riassumerà in una " piattaforma " i problemi e le richieste della categoria ». Che giudizio date della « piattaforma rivendicativa » presentata dalle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici? a Si tratta — ha risposto — di richieste decisamente pesanti come costo globale. Non abbiamo preclusione dt partenza sulle richieste dei lavoratori. Però non possiamo non rilevare che un aumento dei costt del 30 per cento (a tanto viene valutato l'onere delta piattaforma dei sindacati) porrebbe fuori mercato molte piccole imprese ». L'ing. Marengo, che aveva a fianco il segretario provinciale dell'Api dott. Giuseppe Nebiolo, ha proseguito il discorso sugli oneri dichiarando: « L'azienda di cut mi occupo — la Cooperativa Lavoratori Lime di Grugliasco — ha rapporti con molte Imprese estere. Posso affermare, con dati di fatto, die le nostre retribuzioni ormai sono uguali a quelle degli altri paesi europei. Forse il nostro lavoratore ha qualcosa in meno nella busta paga, però paghiamo contributi socialt molto più elevati che In qualstast altra nazione. Non riteniamo di assumere un atteggiamento " preclusivo " o " anttsindacale " se diciamo con chiarezza che un ulteriore forte aumento dei costi — senza un adeguato incremento della produttività — metterebbe a terra molte aziende. Le imprese debbono fare i conti con la concorrenza e con i bilanci: la concorrenza è serratissima e nel bilanci gli utili, quando ci sono, sono ormai ridotti a poca cosa ». I dirigenti sindacai? dei lavoratori metalmeccanici hanno dichiarato, a più riprese, che non intendono fare «sconfi salariali» alle piccole e medie aziende. Affrontiamo l'argomento con ring. Marengo: « Not non chiediamo — ha affermato — "sconti salariali" rispetto al contratto nazionale di categoria perché la cosa non avrebbe senso. Il mercato del lavoro sul quale peschiamo sia not che le grandi aziende è unico: se noi offrissimo di meno non troveremmo operai e quelli che abbiamo ci abbandonerebbero a. Cos'è che le piccole imprese chiedono ai sindacati? L'ingegner Marengo e il segretario provinciale dott. Nebiolo hanno risposto alla domanda indicando alcuni punti: « Esistono questioni di carattere normativo che richiedono un adattamento alle diverse dimensioni delle aziende. Per esempio il premio di produzione calcolato in base a "parametri obiettivi" ha un senso nelle grandi imprese, mentre nelle piccole aziende dovrebbe essere sostituito da un'indennità speciale. Le piccole imprese, proprio per le loro dimensioni, hanno bisogno di una normativa il più semplice possibile ». Un tema che preoccupa parecchio i piccoli imprenditori è il « deterioramento dei rapporti sindacali In fabbrica ». « In termini ecologici — dice il dott. Nebiolo — potremmo accusare i sindacalisti di aver avvelenato gli ambienti di lavoro. Si verifica, a questo proposito, un fenomeno strano: mentre l rapporti tra delegazioni imprenditoriali e sindacati, all'esterno della fabbrica, durante le vertenze, sono impostati sulla correttezza e sul rispetto reciproco, dentro le aziende è violenta la polemica contro II datore dt lavoro che viene considerato uno sfruttatore che "fa soldi sul sangue degli operai"». Il presidente dell'Api ing. Marengo ha aggiunto: « I lavoratori possono stare tranquilli che non vi sarà da parte imprenditoriale alcun "attacco alle conquiste del lavoratori In tema di diritti sindacali e contrattuali di fabbrica". Però ci sembra logico e necessario concordare con i nostri interlocutori una ragionevole disciplina della vita dt fabbrica che consenta di emarginare quanti, con il pretesto del sindacalismo, sono giunti ad intemperanze sfociate purtroppo e non di rado in veri e propri reati ». L'ing. Marengo ha proseguito: « Quando da parte di tanti piccoli e medi imprenditori ci viene chiesto di ripristinare un clima di fiducia nelle aziende, non si intende tn alcun modo pensare a modalità schiavistiche e sfruttatrici dell'opera dell'uomo: molto più semplicemente si desidera serenità nelle aziende, a garanzie, di un rapporto soddisfacente per entrambi l contraenti, e V"m minare quegli ostacoli eh' diminuendo la produzione, he no impoverito l'economia del paese ed impedito II migltor progresso de. gli stessi operai, come il frequente ricorso alla Cassa Integrazione ha tristemente dimostrato ». Abbiamo concluso chiedendo ali'ing. Marengo un elenco prioritario delle richieste dei piccoli e medi imprenditori dell'Api. « Qualche mese addietro — ha detto — aurei cominciato indicando i finanziamenti. Oggi, invece, ritengo che sia Inutile offrire finanziamenti a chi non ne vuole (anche se devo osservare che la procedura per avere i prestiti a tasso agevolato è ancora troppo lunga). La cosa più importante e più urgente oggi è riportare la serenità nelle aziende e la fiducia nell'economia in generale». Si Vi

Persone citate: Aldo Marengo, Carlo Rossotto, Giuseppe Nebiolo, Nebiolo

Luoghi citati: Api, Grugliasco, Torino