Sosta di Indira Gandhi a Roma con figlio, nuora o due nipotini di Luca Giurato

Sosta di Indira Gandhi a Roma con figlio, nuora o due nipotini All'aeroporto ha avuto un colloquio con il ministro Moro Sosta di Indira Gandhi a Roma con figlio, nuora o due nipotini Il « premier » indiano andava a Stoccolma per la conferenza sull'ecologia - L'aereo controllato minuziosamente per il timore d'attentati - Il figlio e la nuora, nativa di Orbassano (Torino), sono partiti per il Piemonte - Colloqui con il «premier» del Pakistan, il 28 giugno (Nostro servizio particolare) Roma, 13 giugno. Indirà Gandhi ha fatto stamane una sosta a Fiumicino nel suo viaggio per Stoccolma, dove interverrà alla conferenza sull'ecologia. Proveniente da Nuova Delhi, il « Boeing » del « premier » indiano è stato accolto all'aeroporto con eccezionali misure di sicurezza. Mentre in tutta l'aerostazione erano in corso rigorosi controlli e i passeggeri in partenza venivano perquisiti, l'aereo di Indirà Gandhi è stato seguito durante la fase di atterraggio dalle « Volanti » della polizia con a bordo agenti con il mitra a tracolla. Appena ha toccato terra il «Boeing» è stato circondato da decine di poliziotti e carabinieri, che in pochi attimi l'hanno chiuso come in una morsa. Con la collaborazione di agenti del servizio di sicurezza indiano, i poliziotti hannn svolto un «accurato servizio» anche a bordo. Tutto è stato controllato. Indirà si è resa conto solo in parte delle misure di sicurezza. Ha chiesto informazioni a Moro, che l'ha ricevuta a nome del governo italiano, e il ministro degli Esteri le ha spiegato che i controlli vengono adottati anche a Fiumicino, dopo la serie di dirottamenti e di attentati. Poi Moro le ha fatto strada verso il «cerimoniale », mentre un plotone di avieri rendeva gli onori militari. Il premier è stato accolto da una ventina tra giornalisti e fotografi e da una piccola rappresentanza della colonia indiana a Roma. Oltre a un seguito di 35 persone, Indirà era accompagnata dal figlio Rajiv, dalla bionda ed avve- nente nuora Sonia Maino di Orbassano presso Torino e dai due nipotini Raul, di tre anni, e Priank, di 7 mesi, che dopo un breve pianto si è addormentato tra le braccia del padre. Rajiv e Sonia Gandhi hanno poi proseguito in aereo per Orbassano, città di origine della signora, che vestiva all'occidentale (giacca-pantalone e camicia rossa). La cerimonia all'aeroporto è stata semplice: al segnale d'un funzionario, dalla piccola rappresentanza indiana è partito un applauso e la figlia di Nehru ha sorriso e si è inchinata più volte. Indossava u:i sari color oro su una veste di seta marrone e la sua figura di donna indù ha intimidito solo una bimba che avrebbe dovuto offrirle un gran mazzo di rose e che invece ha continuato a fisssarla, senza avanzare di un passo. A pochi metri di distanza, un po' appartato, Moro osservava la scena con il suo bonario sorriso; poi, finito l'applauso, si è fatto incontro a Indirà e l'ha invitata nella sala del «cerimoniale». Durante il colloquio, durato mezz'ora, sono stati serviti tè al latte e pasticcini (anche i camerieri, prima di entrare nella sala, sono stati perquisiti da un sottufficiale). Si è parlato soprattutto di tre problemi: la situazione dopo il conflitto indo-pakistano; le prospettive del prossimo incontro tra Indirà e il premier pakistano Buttho che si svolgerà il 28 giugno a Nuova Delhi; i rapporti tra Pakistan e Bangladesh dopo che questa nazione è nata nel sangue. «Questi lapporti — ha precisato Indirà — si pongono in modo autonomo. Comunque, potranno essere facilitati dalla buona atmosfera che esiste tra India e Pakistan». Moro ha risposto auspicando un assetto definitivo di quella zona, «possibile, dato il senso di responsabilità delle parti in causa». Ha dato atto alla si¬ gnora Gandhi dei «suoi propositi costruttivi». Indirà è la più giovane donna statista dell'Asia e del mondo. Ha vinto una rapida e tragica guerra contro il Pakistan; poi ha vinto le elezioni. Governa da anni, dopo suo padre Nehru e dopo Shastri, un sub-continente già diviso in 600 principati, la cui popolazione è cresciuta di 77 milioni in dieci anni. Ebbe una infanzia da orfana. Il padre, gli zii, persino i cugini furono tutti coinvolti per decenni nel movimento anticolonialista. Luca Giurato Roma. Rajiv Gandhi con la moglie Sonia Maino in transito all'aeroporto di Fiumicino