Per il colossale traffico di banconote false è ricercato un biscazziere di Porta Palazzo
Per il colossale traffico di banconote false è ricercato un biscazziere di Porta Palazzo Per il colossale traffico di banconote false è ricercato un biscazziere di Porta Palazzo Trovate le ordinazioni di carta a filigrana, sono a nome del proprietario di una bisca clandestina L'arresto di tre spacciatori avvenuto nel maggio scorso prova che la tipografìa era già in funzione Proseguono le indagini della squadra mobile sulla zecca clandestina scoperta venerdì in via Rossetti 11 al Regio Parco. Ieri mattina il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Trebisonna, ha interrogato in carcere i tre arrestati: Antonio Guarnieri, Lorenzo Parisi e Umberto Cassano, devono chiarire la loro funzione nell'organizzazione dl falsari. Frattanto la polizia ricerca altre persone coinvolte In questo traffico di valuta, il più grande mai tentato in Italia. Si seguono varie piste e sembra che qualcuna abbia già dato risultati: ieri pomeriggio sono state diramate in tutte le questure le foto segnaletiche dl Emani Farina, 53 anni, via Baltea 4. Ex direttore di un circolo privato in corso San Maurizio è conosciuto con il soprannome di « Mario ii. Nella zecca clandestina gli agenti avrebbero trovato alcuni documenti a suo nome: riguarderebbero soprattutto l'acquisto della carta giapponese finissima per la « filigrana ». Il soprannome « Mario » era già stato fatto il mese scorso da un giovane di Rondissone, Francesco Bruno, 26 anni, vìa Mazzini 37, trovato in possesso di 52 banconote false da 500 lire, it Me le ha date un certo Mario, a Porta Palazzo — aveva detto il Bruno ai funzionari della questura di Vercelli — non lo conosco bene, lo chiamano tutti così ». Questo episodio confermerebbe che 1 falsari erano già riusciti a mettere in circolazione un quantitativo di banconote contraffatte da 500 lire. « Le riproduzioni di questi tagli — aveva detto il dott. Montesano il giorno della scoperta della zecca clandestina — sono le più perfette: per peso, tatto e colore ingannerebbero chiunque ». La polizia analizza anche altri episodi legati allo spaccio di 500 lire false. « E' la prima volta che in Italia si falsifica questo tipo di banconote — ha detto un funzionario — i pochi spacciatori arrestati negli ultimi tempi per lo smercio di questi biglietti dovrebbero essere tutti legati, in qualche maniera, ai falsari di via Rossetti ». Anche le date degli arresti fanno pensare ad un unico « stock » messo in circolazione dalla zecca di Regio Parco: Francesco Bruno è stato fermato in maggio ed il 17 dello stesso mese la polizia tributaria ha sequestrato, in un bar di via Brandizzo, 200 banconote false da 500 lire. Sempre a maggio l'arresto di altri due spaccia¬ tori: Luciano Bognl, 20 anni, e Gaetano Calderazzo dl 32, bloccati dalla questura di Novara. In tasca, fra rotoli di banconote legali, avevano 20 biglietti falsi da 500 lire. Ancora nessuna segnalazione, per lo spaccio di tagli da 10 mila e 1000 lire. Probabilmente i falsari non avevano ancora fatto in tempo a rifornire gli spacciatori. A scopo cautelativo la questura ha comunicato i numeri di serie trovati sui clichet che dovevano servire alla stampa dei biblietti falsi. Per 1 10 mila Y0284001602 e 053422; per le 1000 lire: CA6575Q; per le 500: Z16-726827.
Persone citate: Antonio Guarnieri, Francesco Bruno, Gaetano Calderazzo, Lorenzo Parisi, Luciano Bognl, Mazzini, Montesano, Umberto Cassano
Luoghi citati: Italia, Novara, Rondissone, Vercelli
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