Read trionfa nella "250"

Read trionfa nella "250" Giornate intense nel "T.T.,, di moto Read trionfa nella "250" Il britannico ha battuto Gould - Oggi in gara Agostini e Pagani (nella classe 500) e Parlotti (125) - Le maxi-moto (Dal nostro inviato speciale) Douglas, 8 giugno. Dopo una giornata di riposo e 24 ore di tempesta, il Tourist Trophy concentra le sue gare sul linire della settimana sostituendo al nervosismo dei giorni scorsi la tensione di quattro prove lunghe e dìjjiciU come soltanto queste sanno essere, nell'arco di 24 ore. Oggi si sono disputate le gare par la 250 e quella, per ora non riconosciuta, delle 750 derivate di serte. Assenti Pasolini e Saarinen, la prima corsa è vissuta sul duello ingaggiato da Phil Read sulla sua Yamaha privata ra/lreddata ad aria, e Rod Gould, sulla nuova bicilindrica giapponese ul/iciale raffreddata ad acqua. Read, con assai maggior fortuna che non nell'esordio di lunedì in sella alla Mv, ha progressivamente accumulato un vantaggio notevole quando, annullando i 50' dello scarto di partenza, ha superato l'avversarlo diretto. Tagliati fuori dalla lotta fin dall'inizio tutti gli altri, compreso Pfirter, uno dei protagonisti del mondiale, che con questo tracciato non ha trovato la necessaria dimestichezza. Nella gara regolamentata sul modello di Daytona, grande sftda tra lo squadrone della John Player's Norton e del Team Triumph-Bsa. Hanno vinto per k.o. .al secondo giro gli uomini della Triumph Ptckrell ed Jefferies quando le azzurre, bellissime Norton, affidate a campioni come Peter Williams e Tony Rutter, si sono ritirate nel breve volgere di minuti. Contro macchine tanto potenti da far assai meglio nella media complessiva e nel record del giro di Agostini stesso nella prova di lunedì scorso, (104 miglia di media contro 102, 22" contro 21"30 nel tempo medio di un giro) ha compiuto quasi un miracolo l'australiano di Milano Findlay, portando la sua 750 Suzuki allestita dalla Said, Vimportatrice italiana della marca giapponese, che ha sede a Torino, a chiudere la gara al terzo posto. Nell'arco delta giornata et sono state molte cadute, in partlcolar modo nella mattinata quando i tratti di strada che scorrono sotto le grandi gallerie vegetali nel bosco di Sulby erano ancora bagnati. Tre soli i corridori ricoverati in ospedale, George, Evans e Godfrey, tutti senza lesioni importanti. Domani si chiude con le gare più attese. C'è la 500 per Agostini e Pagani, con un pronostico prati camente scontato, e soprattutto c'è la prova della 125 dove Parlotti sfida uno dei migliori conoscitori del circuito dell'Isola di Man, Chas Mortimer, che guida una delle Yamaha ufficiali. I tecnici inglesi hanno fatto i complimenti nei giorni scorsi al pilota triestino per essere riuscito ad ottenere tempi di eccezione al la sua prima uscita nel T.T., escludendo però implicitamente ogni possibilità di miglioramento. I tempi ufficiali danno per ora ragione a Mortimer che ha girato, impegnato allo stremo, in circa 24', ma pochi sanno che Parlotti ha «bluffato» in questi giorni guidando la sua Morbìdclli senza mal tirare a fondo. Domani sarà un'altra cosa. Nella prova condotta alle 4 della mattina di mercoledì scorso, Parlotti è già riuscito a calare di oltre mezzo minuto in un tratto inferiore a un terzo del percorso e pur con l'handicap della strada libera. Per acquisire maggiore conoscenza il triestino si è sottoposto ad un vero tour de force, approfittando di ogni minuto di apertura del circuito per inforca re una potente Ducati 750, prototipo del nuovo modello che uscirà a settembre sul mercato nazionale, ed Inanellare giri su giri in mezzo al traffico abituale. Se donumi riuscirà a collezionare la sua terza vittoria dell'anno, potrà dire di averla ben meritata. Nella 500 Agostini avrà come mira il record di velocità stabilito quest'oggi dalle potenti maxi-moto della classe 750. 1 tempi delle prove condotte nella scorsa settimana danno per ora ragione a Rag Plckrell, il vincitore della prova di oggi, ma bisogna cuusi derare che Agostini non ha mai spinto al massimo il proprio mez 20 avendo incontrato praticameli cdte ad ogni uscita un tempo infeli- ce e un fondo tutt'altro che adatto alla potenza della sua tre cilindri. Domani, se le condizioni atmosferiche non cambieranno, tutto dovrebbe risolversi a vantaggio del corridore della marca italiana, tmpegnato peraltro al limite delle proprie possibilità. Giorgio Viglino Classe 250: 1. Phil Read (GB) Yamaha 1 ora 3Q'51"2; 2. Gould (Yamaha) a l'28"4; 3. Williams J. (Yamaha) a 2'25"2; 4. Williams C. (Dugdale-Yamaha) a 3'30"2; 5. Pfirter (Yamaha) a 3'33"; 6. Henderson (Yamaha) a 4'13"2; 7. Chatlerton (Chat-Yamaha) a 4' e 21"; 8. Ronson (Padgett-Yamaha) a 4'36"2; 9. Randle (Yamaha) a 4'38"6; 10. Rey (Yamaha) a 6'40"6. Mondiale: 1. Saarinen (Fin.) p. 40; 2. Read (GB) 30; 3. Gould (GB) 29; 4. Pasolini (li.) 27; 5. Kanaya (Glap.) 25.

Luoghi citati: Milano, Torino