Posta NORD/SUD

Posta NORD/SUD Posta NORD/SUD La fortuna ha girato le spalle al veneto che sogna un lavoro in campagna - Ultimi aiuti al giovane ammalato di sclerosi - «Non siamo i negri d'Italia» scrive lo studente di Patti - Sant'Anastasio aiuterà l'italo-americano (arrivate le medagliette) Non sempre gli immigrali hanno fortuna, non sempre riescono a inserisi nella grande città. Posta NordSud s'è occupata parecchie volte di vicende liete, di persone che hanno trovato successo e benessere, sia pure con duro lavoro e sacrifici. Talvolta sono stati segnalati casi penosi, di gravi infermila, di drammatiche situazioni familiari. La storia di Bruno Carraro. 39 anni, di Grantorto (Padova) esce dalla norma: è quella di un uomo bersagliato dalla malasorte. E' a Torino dal '51, in pratica è come fosse arrivato ieri. Sposato, padre di 4 bimbi (il più grande ha 11 anni) non ha ancora un lavoro stabile, un salario sicuro. Appena arrivato nella nostra città è stato assunto in una fabbrica. C'è stato alcuni anni, poi i medici gli hanno riscontrato una grave intossicazione. — Ho dovuto abbandonare il posto e trasferirmi in campagna. A Baldissero ho affittato un podere di circa 15 giornate. Appena le cose incominciavano ad andar bene, il padrone ha deciso di vendere 11 terreno. Una cifra enorme, impossibile che potessi prenderlo io. Ho lasciato ancora una volta il lavoro. Bruno Carraro da giovane era o a e e e i a a i . . a i e a un discreto ciclista, partecipava a corse con la categoria dilettanti. Correva net circuiti, soprattutto st faceva notare nelle gare in salita. — Non sapevo più cosa fare, moglie e figli dovevano pur mangiare. Un meccanico torinese mi ha fatto su misura una « Rublola »; una buona bicicletta. I tecnici mi ritenevano un « passista » e infatti più strada c'era da percorrere più crescevano le mie possibilità. Gli altri accusavano lo sforzo e lo mi sentivo ancora fresco. Mi sono allenato bene, il giorno della partenza ero pronto al via, ho appoggiato la bicicletta insieme alle altre. Ero in Borgo San Paolo, quando ci hanno fatto segno che era ora di presentarsi alla partenza la mia « Rubiola » non c'era più. Derubato e senza lavoro, l'immigrato lui fatto per qualche tempo l'imbianchino e il falegname a domicilio. — Sono mestieri che so far bene, faccio mobili moderni, robusti. Non sono un disegnatore, accetto lavori su ordinazione, secondo i gusti del clienti. Finora tutti sono rimasti soddisfatti. Ma è un lavoro che non si addice al mìo stato dl salute per via di quella vecchia intossicazione. La polvere, le vernici e smalti, 1 trucioli mi fanno male. Posso lavorare 2-3 giorni, poi devo smettere per un po'. Unica soluzione per Bruno Carraro è quella del lavoro dei campi. Sei mesi fa si è trasferito con la famiglia ad Arlgnano in un podere dl 12 giornate. — Se fossi andato all'inferno sarebbe stato meglio. Il padrone non ha voluto darmi alcun aiuto, né i sostegni per il vigneto, né la legna del piccolo bosco, niente. Non mi restava nemmeno per vivere. Me ne sono andato, tutti dicono che sono troppo buono, forse è per questo che tutti ne approfittano. Eppure deve esserci qualcuno che cerca un bravo e onesto contadino, che mi faccia un contratto serio, che rispetti i patti. Ultimi aiuti a Salvatore Vacca, il giovane ex telefonista che da 5 anni è paralizzato per sclerosi. La somma raccolta gli permetterà di curarsi e trascorrere qualche tempo in una clinica specializzata. Ecco le ultime offerte: N.N. Biella 5000; Buffetll. Roma 20 mila; N.N. Aosta 10.000; F.G. Cuneo 10.000; Maria C. 10.000; M. Barazza 30.000. Totale 85.000. Totale precedente 1.061.000. Totale generale 1.146.000. « Nessuno ha il diritto di trattarci da negri » Gli Immigrati dal Sud che lavorano o studiano nella nostra città danno segni dl crescente insofferenza per il dilagare dl azioni criminose compiute da alcuni loro corregionali. Ecco l'opinione dl uno studente del Polltecnlco: Sono siciliano, di Patti Marina (Messina), frequento il secondo anno d'ingegneria. MI spiace leggere sul vostro giornale che il nonno di un volgare delinquente è « meridionale ». Questa classificazione scredita tutti coloro che per varie vicende si sono dovuti trasferire al Nord. Sono d'accordo che parecchi malviventi che operano nella vostra città sono del Sud. Ma voglio precisare che lo erano anche nei loro paesi d'origine e come tali erano considerati. Sono venuti a Torino solo con lo scopo di avere un più ampio raggio d'azione. Vi prego, non scordatevi che a Torino si è anche trasferita gente che ha sempre lavorato e che lavora onestamente, o studenti che apprezzano i vostri atenei, sono degni del massimo rispetto — alla pari di qualsiasi torinese — e sperano soltanto di guadagnarsi un avvenire sereno e dignitoso. Queste persone hanno il diritto di non essere ritenute i « negri d'Italia ii e trattati come i razzisti trattano la gente di colore. Segue la firma Arrivano medagliette al soldato americano La settimana scorsa abbiamo pubblicato l'appello di un torinese, P. Bertorello, In favore dl un amico newyorchese. Scriveva: ii Cerca una medaglia di Sant'Anastasio che la madre gli aveva regalato alla partenza per il fronte nella seconda guerra mondiale. Dopo averla smarrita ha provato in cento modi, inutilmente, a rintracciare l'immagine del santo. Il mio amico tornerà in Italia a metà luglio, sarà grato a chi gli farà ritrovare una medaglietta simile ». Ci ha risposto un lettore dl Frattamaggiore (Napoli), Anto- nio Cristiano: « Ho 19 anni sono uno studente, ho letto su Posta Nord-Sud l'appello del torinese. Ho trovato due medagliette di Sant'Anastasio ve le invio per farle recapitare al soldato americano ». Una signora di Ischia che vive nella nostra città scrive: ii Una volta mi hanno regalato una medaglietta del santo, sono disposta a darla a quel militare. Spero che gli porti davvero fortuna ». Da Serravalle Scrivia, Ferdinando Ceserant scrive: « La lettera apparsa su Posta Nord-Sud mi ha colpito profondamente perché qualche anno fa ho trovato una medaglietta del santo. Non posso dire che sia proprio quella che cerca l'americano, ma visto che ci tiene tanto e che ha provato in ogni luogo senza riuscire a trovarla, sarei lieto di consegnargli la mia. Abito in via Mulino 22 ». Bruno Carraro con il figlio minore: la sua vita è in campagna

Persone citate: Bertorello, Bruno Carraro, M. Barazza, Maria C., Rubiola, Salvatore Vacca