Sviluppo del reddito inferiore al previsto

Sviluppo del reddito inferiore al previsto Sviluppo del reddito inferiore al previsto Ad un convegno del Banco di Roma si è detto che l'aumento annuo potrebbe essere del lcfo: dal '50 al '70 è stato del S-6%; nel '71 è sceso all'1,4% (Nostro servizio particolare) Roma, 5 giugno. « Il livello d'espansione reale del reddito in Italia potrebbe essere del 7 per cento l'anno. Invece nel ventennio 19501970 il reddito è cresciuto solo del 5-6 per cento l'anno e nel 1971 il tasso è addirittura caduto, sempre in termini reali, all'1,4 », ha dichiarato oggi l'amministratore delegato del Banco di Roma, Ferdinando Ventriglia, parlando al seminario riservato ai borsisti post-universitari e organizzato dallo stesso istituto di credito. Ventriglia ha aggiunto che questo andamento, inferiore alle possibilità concrete del paese, dipende sia da carenze della pubblica amministrazione, che non ha saputo realizzare i previsti programmi di spesa, sia da carenze degli imprenditori, che hanno realizzato solo obiettivi limitati, sia da insufficienza di manodopera di immediato utilizzo nella produzione e più in generale di manodopera a tutti i livel- li nei centri di sviluppo, malgrado le forti emigrazioni interne. Anche la mancanza di strutture sociali adeguate si è fatta sentire, non solo frenando 10 sviluppo ma contribuendo ad inasprire la contestazione dell'autunno 1969, che non sarebbe stata rivolta solo verso le imprese, se lo Stato avesse realizzato a tempo quelle strutture. Queste carenze, di fondo più che di congiuntura, ha concluso Ventriglia, possono essere modificate solo con riforme complesse, come la legge per il Mezzogiorno e la legge per la casa, alcune delle quali hanno già preso l'avvio negli ultimi anni. Sulla necessità di sviluppare gl'investimenti sociali per adeguarli all'allargamento della capacità produttiva del paese ha parlato, nel pomeriggio, 11 direttore generale del ministero del Tesoro, Gastone Miconi. Dopo aver ribadito le osservazioni di Ventriglia, circa le carenze d'infrastrutture sociali che limitano lo sviluppo, Miconi ha spiegato come si deve effettuare la manovra della spesa pubblica, tra investimenti sociali e produttivi, per preservare l'equilibrio tra debito pubblico e stabilità monetaria, distinguendo tra interventi a breve, medio e lungo termine. I lavori del seminario continueranno nei prossimi giorni, per terminare sabato. Tra gl'interventi previsti figurano quelli del governatore della Banca d'Italia, Guido Carli, del presidente dell'Iri, Giuseppe Petrilli, del presidente della Fiat, Giovanni Agnelli, del presidente dell'Eni, Raffaele Girotti, del segretario generale della Programmazione, Giorgio Ruffolo, dell'amministratore delegato della Finsider, Alberto Capanna. 4 m. s.

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