Nazionalizzata da Bagdad la Iraq Petroleum Company

Nazionalizzata da Bagdad la Iraq Petroleum Company L'annuncio alla tv del presidente Al Bakr Nazionalizzata da Bagdad la Iraq Petroleum Company Dopo il fallimento dei negoziati tra il governo e la società L'Irak aveva chiesto un aumento della produzione di grezzo - La Ipc era di proprietà della Bp, della Shell, della Standard Oil N. J. e della C.l'.p. - Bagdad disposta a trattare solo con i francesi Beirut, 1 giugno. (Ap) L'Irak lia deciso di nazionalizzare le proprietà della Irak Petroleum Company. La società è di proprietà occidentale. Lo ha annunciato con un acceso discorso trasmesso da Radio Bagdad Io stesso presidente irakeno, Ahmed llassan Al Bakr. Il presidente irakeno ha detto in particolare: « II consiglio dcl Comando della rivoluzione irakena ha deciso, in nome del popolo, di emanare la legge numero b'9 dell'anno 1972 che nazionalizza le operazioni della Iraq Petroleum Company Limited. La legge entra in vigore il giorno in cui è stata emanata, cioè oggi ». L'annuncio di Al Bakr fa seguito al fallimento dei negoziati in corso tra il governo irakeno e la Ipc e le sue affiliate in merito alle richieste governative per un aumento della produzione del grezzo. La Iraq Petroleum Company è di proprietà della British Petroleum, Royal Dulch Shell, Compagnie Frangaise des Pétroles e Standard Oil of New Jersey. Il presidente irakeno ha accusato la Ipc di aver « ridotto la produzione in maniera tale da non avere precedenti nell'Irak o in qualunque altro Paese produttore di petrolio »; la Ipc ha ritenuto che, facendo cosi, avrebbe portato l'Irak verso una « traversia economica, costringendo la rivoluzione a fare marcia indietro rispetto ai suoi obiettivi. La politica della società non ha però influito sulla determinazione della rivoluzione di recuperare i suoi diritti. La rivoluzione è decisa a recuperare i suoi diritti petroliferi incondizionatamente ». L'ultima parte dei negoziati tra la Ipc e il governo irakeno è cominciata mercoledì sera a Bagdad. La delegazione irakena diretta dal ministro degli Esteri Mortada Said Abdel Baki ha respinto le proposte avanzate dalla società petrolifera per risolvere la controversia ed ha concesso tempo a quest'ultima sino a questa mattina per presentare nuove proposte. La Ipc, ha concluso il presidente irakeno, si è però rifiutata di presentare nuove proposte. Un comunicato del Consiglio del Comando della rivoluzione pubblicato questa sera a Bagdad annuncia che « il governo irakeno e disposto a condurre negoziati con la parte francese della Ipc se quest'ultima ne esprimerà il desiderio». Il comunicato precisa che la decisione è stata presa « in considerazione dell'atteggiamento positivo della Francia verso la causa araba». A Chianocco in Val Susa

Persone citate: Bakr, Mortada Said Abdel Baki

Luoghi citati: Bagdad, Beirut, Chianocco, Francia, Iraq, New Jersey