La guerriglia è stanca? di Renato Proni

La guerriglia è stanca? ANALISI La guerriglia è stanca? Londra, 31 maggio. Poco dopo la mezzanotte di domenica 21 maggio, nel Bogside — cittadella repubblicana di Londonderry — si sentivano due spari. L'Ira aveva giustiziato un soldato inglese di 19 anni, che era in vacanza nella sua città. William Best era il 78" militare a morire nell'Ulster, un cattolico che aveva preso parte alle dimostrazioni antibritanniche del 1970. Ma la sua esecuzione echeggiò nelle coscienze di tutti i cattolici dell'Irlanda del Nord. Ci fu un moto generale ed istintivo contro la violenza. Prime a muoversi furono le donne, quelle che per tre anni avevano spalleggiato i guerriglieri repubblicani, le madri, le sorelle, le spose dei caduti e degli internati. Nel Bogside si levò un grido unanime: la guerriglia doveva finire. Un prete animoso, Hugh O'Neill, le incoraggiò, William Whitelaw, segretario di Stato per l'Ulster, le ricevette, i politici cattolici socialisti le sostennero. Cinque donne capeggiavano, ormai, la rivolta contro l'Ira che serpeggiava nella comunità cattolica dal giorno in cui era stata annunciata l'iniziativa britannica per l'Irlanda del Nord. Sono passati otto giorni e la fazione « Officiai » dell'Ira (di tendenza marxista) ha annunciato che i Suoi uomini deporranno le armi e proseguiranno la lotta per l'uguaglianza e la democrazia nell'Ulster con mezzi politici. La repulsione per l'assassinio del soldato Best e la stanchezza di 34 mesi di guerriglia avevano dato il primo frutto. Per la prima volta dall'agosto 1969, dopo 350 morti, migliaia di attentati e di feriti, si è incominciato a intravedere uno spiraglio di luce, una pur debole speranza di pace. Gli « Officials » hanno ammesso che la loro decisione di rinunciare, a tempo indeterminato, alla lotta armata era motivata dal vivo desiderio di pace delle masse cattoliche e dal timore di una guerra civile ad oltranza con i protestanti. I loro scopi, tuttavia, restano invariati e simili a quelli dei « Provisionals »: il ritiro (eventuale) delle truppe inglesi dall'Ulster, la liberazione di tutti gli internati (ce ne sono ancora cinquecento) e l'amnistia per i prigionieri politici nelle due Irlande. Ma l'ala più combattiva della Irish Republican Army — i «Provisionals» — ha deciso di proseguire la guerriglia. I « provos » hanno un'ideologia confusa (oscillano dalla destra repubblicana all'estrema sinistra) ma sono militarmente i più forti. Si calcola che il 75 per cento degli attentati e delle sparatorie siano opera loro. Inoltre, i « Provisionals » non hanno mai temuto di causare stragi di civili innocenti. Comunque, l'Ira si è spaccata. Il governo britannico — abolendo il governo (protestante) dello Stormont e liberando circa trecento internati — ha ottenuto un primo successo sulla via della pacificazione. Ma non si può essere eccessivamente ottimisti sugli sviluppi della situazione nordirlandese, perché troppe incognite restano da appurare. I « Provisionals », da soli, sono in grado di mantenere in provincia il caos, ma la loro capacità di proseguire la guerriglia dipende in buona misura dall'appoggio delle masse cattoliche, un appoggio che si fa ogni giorno meno spontaneo. Si può senz'altro pensare che anche i «provos » stiano riesaminando la loro posizione, nonostante le bellicose dichiarazioni. Anche negli Anni Cinquanta la campagna dell'Ira cessò quando la popolazione cattolica negò il suo sostegno ai guerriglieri. Il « cessate il fuoco » degli « Officials » dell'Ira, comunque, permette alcuni progressi concreti. Le autorità britanniche, per esempio, potrebbero liberare i 120 « Officials » attualmente internati. Questa misura, a sua volta, faciliterebbe l'apertura dei colloqui politici tra Whitelaw e l'opposizione politica cattolica. Il progresso verso una soluzione pacifica nell'Ulster dipende in parte dall'atteggiamento delle masse protestanti, che ora sono organizzate anche paramilitarmente. Se i protestanti si rivelassero intransigenti, ogni possibilità di miglioramento sarebbe compromessa. La strada della pace — nell'Irlanda del Nord — è ancora lunga. Renato Proni loi tubcloi umdnSupLfdaènppAMsdnsmEfnlsgcldincnbcacp

Persone citate: Best, Hugh O'neill, Whitelaw, William Best, William Whitelaw

Luoghi citati: Irlanda Del Nord, Londonderry, Londra, Ulster