Invernizzi polemico "Non siamo killers,, di Bruno Bernardi

Invernizzi polemico "Non siamo killers,, Bordon tra i pali al posto di Vieri Invernizzi polemico "Non siamo killers,, II tecnico replica alle accuse olandesi - «Affronteremo la squadra di Cruyff senza timori di sorta » - Tre milioni e mezzo a testa di premio per i nerazzurri - Gli auguri della Juventus - Ghio respinge le critiche espresse da Corso a e i , , l o i e (Dal nostro inviato speciale) Rotterdam. 30 maggio. Nelle vetrine di un grande negozio di Rotterdam è già stato anticipato il risultato della sfida tra Ajax ed Inter in programma domani sera. Una mano tifosa ha siglato un suo fiducioso 5-0. Invernizzi, nel ritito dello Sport Centrum di Zeist, replica: «Gli olandesi ci considerano già battuti. La loro presunzione potrebbe essere fatale. Per noi. invece, sarà uno stimolo. Ho fiducia nella squadra. Possiamo vincere. Ciò che conta è l'atmosfera. L'Inter deve sentirsi più forte dell'avversario». Invernizzi è ancora in tuta, inzuppalo di pioggia. L'allenamento che 1 nerazzurri hanno svolto (a porte chiuse, per un equivoco) in un camno nascosto tra i boschi, è stato disturbato rial vento e da scrosci d'acqua. Il trainer non finge, è ottimista per davvero. Ha saputo che in Olanda si è diffusa la convinzione che l'Inter domani sera farà catenaccio e rovinerà lo spettacolo. In tono polemico esclama: «Ci accusano anche di essere dei "killers". Non sanno più cosa inventare. Saremo noi invece a cercare d'inventare un nuovo sistema tattico. Vedremo d'insegnare ancora qualcosa a questi signori dell'Ajax. In Europa, tutti, olandesi compresi, hanno copiato il nostro modulo e sono gli altri che adesso adottano il catenaccio. L'Ajax ha addirittura una "diagonale" in jiiit e sì difende spesso con undici uomini. Ha imparato a ditendersi dopo la | bruciante sconfitta con il Milan in una non lontana finale europea. L'Inter è nelle stesse condizioni del Glasgow. CI troviamo di fronte ad una squadra più ricca di estro e di fantasia degli scozzesi grazie alla classe di Crut/ff, Kelzer e del "vecchio" Swart, ma non abbiamo timori di sorta. Se ci sarà bisogno anche Boninsegna potrà retrocedere fino a metà campo per darci una mano in fase di copertura. Cercheremo soprattutto di applicare il gioco collettivo». Sulla formazione da opporre all'Aajx l'unico dubbio concerne Vieri. Il portiere stamane si è intensamente allenato. Le sue condizioni sono migliorate ma, a quanto pare, Invernizzi gli preferirà Bordon. Vieri dovrebbe sedere in panchina accanto a Fabbian (numero 13), Berlini (14), Ghio (15), Pellizzaro (16). Per il resto lo schieramento è quello noto: Bordon; Bellugi, Facchetti; Oriali, Giubertoni, Burgnich; Jair, Bedin, Boninsegna, Mazzola, Frustalupi. Si è parlato di una «staffetta» tra Jair e Pellizzaro, ma Invernizzi precisa: «Non si può stabilire nulla a priori. Sarà il risultuto e l'andamento della partita a dettarci eventuali cambiamenti. Per me la formazione è composta di 13 uomini». Invernizzi non rivela le marcature ma si ha motivo di credere che saranno le seguenti: OrialiCruyff, Bellugi-Keizer, Giubertoni-Swart, Faechettl-Haan. L'Ajax dovrebbe opporre Neeskens a Mazzola, G. Mùhren a Bedin, Hulshoff a Boninsegna (con il corpulento Blankenburg libero), Suurbier a Frustalupi, Krol a Jair. Oriali, che avrà il compito più difficile, ripete che Cruyff è uno dei più forti giocatori d'Europa e che cercherà di annullare soprattutto il suo scatto giocando d'anticipo. Giubertoni è tranquillo. Swart ha 34 anni, è un ex terzino e non dovrebbe impensierirlo troppo. « Alla vigilia non sento molto le partite — dice Giubertoni — e anche questa, pur trattandosi della mia prima finalissima europea, non fa eccezioni». L'ottimismo contagia un po' tutto l'ambiente. Boninsegna è disposto a sacrificarsi anche in fase difensiva, come avviene normalmente in trasferta, ma vuole festeggiare con un gol il fresco titolo di capocannoniere: «Chi segna per primo vince», sostiene Boninsegna, che domani sera avrà l'incitamento di due tifosi particolari che saranno confusi tra 1 sedicimila italiani presenti allo stadio del Feijenoord: i suoi genitori. Palpa Boninsegna e sicuro che il figlio saprà farsi valere. L'unica preoccupazione per il centrattacco è rivolta al suo diretto avversario, fortissimo sui palloni alti: «Cercherò soprattutto la manovra a terra per liberarmi in gol». Bedin esclude che qualche interista vada in campo pensando di giocare in funzione di una riconferma per la prossima stagione. Dice: «La società ha già i suoi orientamenti. Questo di Rotterdam e un episodio isolato. Giochiamo in casa loro e se l'Ajax vppsAcumcmspardgblPsccctzplspdbCVesmrQsmnvmcmpdvt vince è normale. Noi, pero, non partiamo battuti. Abbiamo grosse possibilità di spuntarla. In Coppa siamo sempre andati molto bene. Ad ogni nostro passo avanti in campo internazionale rispondeva un passo indietro in campionato, ma non ci lamentiamo. Siamo vicinissimi al titolo europeo e faremo del nostro meglio per conquistarlo. Contrariamente a quanto pensa qualcuno, l'Inter non ha avuto fortuna in Coppa e si è meritata questa finale». Jair dice che l'Inter dimostrerà di essere pervenuta alla finale grazie ai suol meriti e non alla buona sorte. Mazzola accredita all'Ajax qualche possibilità in più. Pone 1 campioni d'Olanda sullo stesso livello del Borussia - Moenchengladbach ed aggiunge: «Visio che abbiamo eliminato Netzer e compagni, possiamo fare altrettanto con Cruyff e colleghi ». Mazzola punta sulla Coppa Europa per prendersi alcune rivincite sulla stagione non troppo esaltante, specie a livello internazionale, e per dimostrare che il «Pallone d'oro» assegnato a Cruyff l'avrebbe meritato lui. Bordon teme Cruyff ma è pronto a sostituire Vieri: «Sono abituato ad entrare ed uscire dalla prima squadra. Ci sarà battaglia grossa ed io avrò il mio lavoro da svolgere. Spero di ripetere la bella prova di Berlino. Questi olandesi attaccano in massa ma si difendono con dieci uomini». Il premio spettante a ciascun nerazzurro in caso di vittoria dovrebbe aggirarsi sui tre milioni e mezzo di lire, ma c'è chi sostiene che non sarà inferiore ai cinque milioni. La «Coppa» avrebbe complessivamente fruttato ad ogni interista premi per un ammontare di 12 milioni. Il presidente Fraizzoli ha ricevuto un telegramma d'augurio dalla Juventus, neo campione d'Italia. Ecco il testo: «Preghiamola accettare ed estendere alla sua squadra gli auguri più sinceri ]ier un'affermazione prestigiosa che onorerebbe il calcio italiano tutto e consentirebbe ai colori nerazzurri di fregiarsi del massimo titolo europeo». In questo clima abbastanza sereno s'Inserisce una nota polemi¬ ca di Ghio. L'attaccante, venuto a conoscenza delle dichiarazioni rilasciate da Corso sul vecchio incidente di Moenchengladbach con l'arbitro Dorpmans, ha detto: «Sono escluso dalla faccenda Corso. Non c'entro per niente. L'arbitro non mi ha neppure menzionato nel suo rapporto. Quando Corso era già stato esjiulso ho spinto Dorpmans alle spalle. Corso non sta pagando le mie colpe e io non voglio diventare la vittima di nessuno ». Bruno Bernardi

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