Resistenza dell'auto e organizzazione hanno deciso il " Rally dell' Acropoli,, di Michele Fenu
Resistenza dell'auto e organizzazione hanno deciso il " Rally dell' Acropoli,, Lindberg ed Eisendle spiegano il successo della Fiat | Resistenza dell'auto e organizzazione hanno deciso il " Rally dell' Acropoli,, (Dal nostro inviato speciale) Atene, 29 maggio. Un rosso spider con «muso» nero e il n. 4 sulle fiancate ha aperto stamane la sfilata delle vetture che hanno finito il Rally dell'Acropoli nella suggestiva cerimonia della premiazione. Sullo sfondo, il Partenone, simbolo di una Grecia che cerca la fortuna nel turismo. E molti turisti, venuti per scoprire le vestigia di antichi templi,-si sono trovati a far da spettatori al trionfo della Fiat e dei suoi Hakan Lindberg ed Helmut Eisendle. Lindberg ed Eisendle sono i magistrali vincitori di un rally drammatico, che si è risolto alle porte di Atene dopo una lotta incerta, resa misteriosa dalla totale assen zu di informazioni da parte degli organizzatori. Questo successo proietta lo svedese e l'italiano nel ristretto novero degli equipaggi internazionali più forti (come la Fiat in quello delle squadre più competitive per uomint, vetture ed organizzazione). «La 124 S — dice Lindberg — ha fatto un notevole cambiamento dall'anno scorso. E' robusta, ha un motore che resiste a tutti gli sforzi ed un cambio fantastico. Se avessimo qualche cavallo in più, nessuno potrebbe resisterci}). Replica Eisendle: «Ormai, è una vet tura che può battersi con tutte le altre, specie sugli sterrati. E' chiaro che su fondi asfaltati i 270 cavalli di una Porsche possono in teoria prevalere». Lo svedese e l'italiano hanno parole di elogio reciproco. Entrambi tengono a sottolineare il magnifico lavoro svolto dai meccanici del servizio di assistenza, diretto con particolare competenza da Giovanni Maruffi c quello dei tecnici della Pirelli, che hanno assicurato un costante rinnovo dei pneumatici. Lindberg è nato a Stoccolma nel 1938. E' sposato e ha due bambini, Mats, di fi anni e Johan, di 4. Ingegnere meccanico, lavora alla direzione commerciale della Svenska Pirelli ed è, naturalmente, uno specialista in gomme da rally. Cominciò a correre nel 1957 tome navigatore, diventando pilota nel '63. Dopo alcuni anni con la Saab, Hakan venne ingaggiato dalla Fiat nel 1970. Eisendle, classe 1940, è di Bolzano; moglie, due figlie, Martina e Petra, ora è stato promosso segretario del Consorzio antitubercolare della sua provincia. Helmut Ita iniziato l'attività sportiva cinque anni fa. «Avevamo paura di Warmbold e della Bmw — spiegano Lindberg ed Eisendle — e non conoscendo i suoi tempi, nel finale abbiamo spinto di più, cercando di non perdere minuti nei controlli orari. All'arrivo, abbiamo confrontato le nostre tabelle di marcia con quelle di Lampinen, mentre Wann- bold ci ha assicurato che era impossibile un suo successo. E allora abbiamo capito di aver vinto. Che momento!». Un momento bellissimo, è chiaro, ma ve ne sono stati altri pieni di suspense. «Nella notte del secondo giorno di gara — confessa Lindberg, un pacioccone biondo e roseo, con due occhi buoni e due mani in cui il volante pare sparire — ero stanchissimo, ho rischiato più volte di addormentarmi e di finire fuori strada». Eisendle: «Prima, in una prova speciale si è staccata la leva del cambio mentre viaggiavamo in "quinta", cioè a 150 chilometri orari, ed Hakan, con un sorriso, me l'ha data, facendomi sfiorare un infarto. Un attimo, e l'ha ripresa rimettendola a posto con un colpo secco. Poi, vicino ad Atene, siamo schizzati in una buca: la 124 ha decollato ed è ricaduta di schianto. Il motore si è spento. Ho pensato che il rally fosse finito». In omaggio a questo sforzo, è giusto anche ricordare sta la prova di Lampinen-Relnicke, che non avrebbero potuto ottenere di più dalla loro Fulvia, sia quelle di Trombotto - Enrico e di Smania Zanuccoli. 1 due equipaggi «tutti italiani» si sono prodigati con generoso impegno ed il loro piazzamento ha permesso alla Fiat di ottenere un'affermazione globale. Michele Fenu
Persone citate: Giovanni Maruffi, Hakan Lindberg, Helmut Eisendle, Lindberg, Trombotto
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