De Mauro: la moglie conferma le sue accuse contro Buttafuoco

De Mauro: la moglie conferma le sue accuse contro Buttafuoco La scomparsa del giornalista a Palermo De Mauro: la moglie conferma le sue accuse contro Buttafuoco La signora Elda si è costituita parte civile con la figlia Junia nei confronti del commercialista : sostiene che « sa » molte cose sul sequestro del marito - Sarà chiesto un supplemento d'indagini (Dal nostro corrispondente) Palermo, 29 maggio. La moglie e la figlia minore del giornalista Mauro De Mauro, Elda e Junia, che ha 23 anni, si sono costituite oggi parte civile, tramite l'avvocato Giuseppe Lupis (un giovane legale calabrese) contro il consulente tributario e commerciale Antonino Buttafuoco, di 70 anni. Questi è finora il solo imputato nel processo istruttorio per la scomparsa del redattore del quotidiano «L'Ora». De Mauro fu rapito sotto casa sua, in viale delle Ma sno¬ ne, a Palermo, la sera del ;Ni settembre tli due anni fa e quasi certamente è stato ucciso perché a conoscenza d'un segreto che assolutamente non avrebbe dovuto svelare. Elda e Junia De Mauro, nella costituzione di parte civile, precisano di voler chiamare in causa, oltre a Buttafuoco, chiunque abbia avuto un ruolo importante o secondario nella sparizione del loro marito e padre. L'avvocato Lupis ha consegnato la documentazione al giudice istruttore Mario Fratantonio, il magistrato che ha portato avanti l'istruttoria nella speranza di trovare una indicazione che possa portare alla scoperta dei responsabili del sequestro. Il legale della moglie e della figlia minore del giornalista (l'altra, Franca, è sposata con il medico Salvo Mirto e abita a Palermo, mentre la madre e la sorella l'anno scorso si sono trasferite a Roma) ha preannunciato che quanto prima chiederà al giudice Fratantonio un supple mento di indagini con la cita- " zione di numerosi testi finora mai ascoltati dal magistrato e il nuovo interrogatorio di altri, che invece il dottor Fratantonio aveva già convocato. Complessivamente, ha precisato l'avv. Lupis, sarà chiesta la verbalizzazione di un'ottantina di persone. «Io sono convinto — ha detto ai cronisti l'avvocato Lupis — che l'unica pista valida da seguire accuratamente sia da collegare agli ultimi mesi di attività professionale del giornalista, quando De Mauro per conto del regista Rosi svolse un'indagine sulle ultime ore vissute in Sicilia da Enrico Mattei prima della sciagura aerea di Bescapé». Il film è stato poi ultimato da Rosi e nei giorni scorsi ha vinto ex aequo con «La classe operaia va in paradiso» di Damiani il Festival di Cannes. Ad ogni modo, la «pista Mattei». che a Palermo molti conoscenti del giornalista scomparso giudicano piu che credibile, ancor più «logica» ,. " * " dj quella di una vendetta della mafia (De Mauro non seri-veva più di mafia da almeno dile anni, dopo essere stato destinato nel suo giornale a dirigere i servizi sportivi), finora non era stata presa in considerazione come l'unica valida. Vi sono in giro a Palermo un'infinità di «voci» e alcuni accennano perfino alla I possibilità che De Mauro sia | cvivo e si nasconda in America. Quest'ultima è un'eventualità che gli investigatori non prendono sul serio; essi pensano che Mauro De Mauro sia stato fatto tacere per sempre. La costituzione di parte civile riapre il discorso sul commercialista Buttafuoco considerato dagli inquirenti ; un personaggio enigmatico che poteva aver avuto un ruolo nel rapimento del giornalista, ma poi scagionato dal giudice Fratantonio che il 5 gennaio 1971 (era stato arrestato il 19 ottobre precedente, un mese e tre giorni dopo il sequestro De Mauro) ne ordinò la scarcerazione. La procura della Repubblica, che aveva spiccato l'ordine di cattura tafuoco rimane tuttora indi ziato nonostante la causale m .. . . . I ècontro Buttafuoco, mcrimi- Snandolo per concorso con \ rignoti nel sequestro di persona, si era opposta alla concessione della libertà provvisoria che però era stata confermata | dalla corte d'appello. Il But- tstr(rp, i hMauro, che aveva ritento al tdel sequestro sia rimasta vaga, incerta. Ad accusarlo alla squadra ì mobile era stata Elda De I commissario Boris Giuliano l'insistenza con cui il consulente tributario e commerciale, nei giorni successivi al ra ma pimento, le chiese notizie det-. )tagliate sugli appunti lasciati1 dal giornalista nello studio del suo alloggio. Buttafuoco, inoltre, (stando sempre a quanto Elda De Mauro confidò alla polizia) avrebbe detto di essere in contatto con i rapitori e di essere in grado di far tornare libero a casa suo marito. Buttafuoco però ha sempre smentito tutto. Antonio Ravidà ilvatvtendf

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