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Relazione di Natta al comitato del pci Il futuro governo Relazione di Natta al comitato del pci (Nostro servizio particolare) Roma, 29 maggio. (/. d.l.) Al comitato centrale del pei l'on. Natta, nuovo capo dei deputati comunisti, ha esaminato le prospettive politiche dopo il voto del 7 maggio, riconoscendo che la de ha mantenuto « quasi intatto il suo rilevante peso », ma aggiungendo che il complesso dei risultati rende più difficile la manovra della de: i margini per una politica di centro si sono ristretti, mentre la ripresa del Centro Sinistra appare difficile perché si pongono condizioni tali che né il psi né la stessa sinistra de potrebbero accettare. Secondo Natta, il centrismo sarebbe condizionato dall'estrema destra ed entrerebbe in conflitto con le esigenze dei lavoratori e con lo schieramento di sinistra. La de, a giudizio di Natta, non potrebbe resistere ad una « sfida » tanto « pesante ». In queste condizioni la de « cerca una soluzione interlocutoria » con un nuovo monoco- lore. Il pei ritiene che non si debbano consentire ulteriori rinvìi, date le esigenze del Paese, che risulti confermata la proposta strategica comunista d'un incontro tra de psi, pei. In concreto, il pei afferma che un programma di governo adeguato alle esigenze del Paese richiede: 1) misure urgenti per allargare la domanda e gli investimenti pubblici e .sociali, attraverso ima programmazione che trasformi il tipo di sviluppo fin qui seguito; 2) un indirizzo nettamente antifascista, che si esprima in tutti i comportamenti degli organi dello Stato. Circa la volontà della maggioranza socialproletaria di confluire nel pei, Natta ha detto che essa dovrà avvenire nella « chiarezza politica », nel senso che i socialproletari dovranno accettare la linea del pei. Natta non ha nascosto che la confluenza de! psiup crea problemi al pei e ha lasciato capire che i comunisti non troverebbero niente da dire se i socialproletari tornassero nel partito socialista. Natta ha parlato del Vietnam e del vertice NixonBreznev di Mosca,