Un pallone da prendere a pugni

Un pallone da prendere a pugni Comincia domani un torneo che ha 51 anni di vita Un pallone da prendere a pugni I \ j ! | ; j . j Prende il via domani il cam- : pionato di pallone elastico, una delle antiche competizioni spor- i Uve italiane, giunto quest'anno alla cinquantunesima edizione lil Giro d'Italia è più « anziano » di 1 soli quattro anni). Il primo tor- j neo risale al 1912. ma questo popolare sport, che ora si gioca essenzialmente in Piemonte. Li- ] gurìa e in qualche zona delia Lombardia, ha già compiuto il secolo di vita. Il pallone inla:; ti è sorto ufficialmente n.-l 1H70 ' e deve il suo atto di nascita ari una delle più importanti scoperte dell'altro secolo, la gomma elal stica. con la quale si confeziona ancora oggi la palla. In cento , anni questo gioco ha conservato pressoché immutate le regole. LE SQUADRE — Sono forma| te da quattro giocatori: un battitore, una ii spalla » e due ter' Zini. Il primo, su cui ricade in gran parte il peso della partita, i è l'elemento tecnicamente più j dotalo, il capuano della « qua. dretta il 11. PALLONE — Pesa 190 grani mi ed e poco più grande di una palla da tennis; lino al 1954 il suo peso era di 180 grammi ma poi è stato aumentato per im j primergli maggior stabilita nei lunghi lanci iti volo. I giocatori I 10 colpiscono con il pugno protetto da una robusta lasciatura, formata da gomma, bende e corda. Una vera e propria corazza. CAMPO DI GIOCO — Le partite si disputano negli sferisteri che hanno dimensioni di 100 metri di lunghezza e 20 di larghezza; il retiangulo di gioco e diviso a meta nel lato più lungo. Tutti ì campi regolamentari sono dotati solo da un lato di un 11 muro ii o ii rete di appoggio u (alto non meno di 12 mei ni che serve per trattenere in gioco la palla. LE REGOLE — La palla deve essere colpita dal pugno o dal- l'avambraccio, al volo o dopo il primo rimbalzo: con ali re parti del corpo si commette lallo. Dopo il secondo rimbalzo si può lcrniare la sfera e in questo caso si ha una ii caccia » nel punto di arresto; dopo la seconda le due squadre invertono il campo per conquistare le « cacce ». il gioco è appunto basato su! sistema delle n cacce u: la forma zione che se ne aggiudica una ha dinuo a un u quindici » e in questa fase è favorita quella che ha ottenuto la n caccia i, più vicina alia propria linea di bat- tuta. Si può conquistare un i Mii quindici » anche lanciando la | apalla oltre la linea di fondo campo; si perde invece il punto se la sfera esce lateralmente senza che prima abbia toccato il terreno. LA PARTITA ii'FBaNon ha una aurata prestabilita: vince la squa- ddra che ottiene undici giochi. 11 | lpunteggio parziale per ottenere . iun gioco e il seguente: 15, 30. 40, i ndAgioco (come nel tennis i. Li: SCOMMESSE - Le cosiddette ii traverse » sono nate praticamente con il gioco del pallone, ma da alcuni anni sono in ribasso da quando cioè gli sferisteri itranne quello di Alba) hanno abolito il totalizzatore ulticiale per una guerra con il fisco che pretende una larga letta dell'incasso. Quasi ovunque si scommette h sottobanco «. CAMPIONI DEL PASSATO — Ogni epoca ha avuto i suoi protagonisti. All'inizio del secolo erano celebri i nomi di Mino Laura. Rimbadn, Pippo Lagorlo, negli anni intorno alla prima «Grande Guerra», Fuseri, Gay, Borisignone, Panizzi che detiene ancora il primato della battuta più lunga con metri 87,50 11920 ad Astn. Poi si affermarono atleti come qlcac Marengo arrivare Maggiorino Ricca per id Augusto Manzo, il ii campionissimo » che dal '32 al I '51 conquistò otto titoli italiani. Famosi i suoi duelli con il ligure Balestra, cinque scudetti al suo ! attivo. ASSI 1)1 OGGI Il campione degli Anni Settanta si chiama Fe lice Bertola, 28 anni, sei titoli italiani: si dice che abbia otte nulo dalla sua società un ingaggio I di 10 milioni. Massimo Berruti, | Aurelio Defilippi, gli avversari più quotati che vorrebbero strappargli lo scudetto tricolore nel torneo che s'inizia domani, non arrivano a queste cifre. Dieci squadre sono iscritte alla competizione, cinque piemontesi e altrettante liguri. Questi i nomi (con i capitani): Pievese (Beno- i lai. Don Dagnino di Alleluia (Defilippi), A. O. Valle Bormida (Berruti), Subalpina Cuneo (Tassone), Centotorri Alba (Feliciano ), Canale i Corino I ), Cengio (Gii! I), Diano Castello (Olocco), | Taggia (Gallo), Monastero Vasco j (Arrigo). Domani saranno di fronte Feliciano-Tassone ad Alba, De- 1 lilippi-Olocco ad Andora, ArrigoC'orino I a Monastero Vasco, Ber i tola-Gili a Cengio e Gallo-Berruti a Taggia. piero Qalasco