Accusati d'aver interrotto la gravidanza alla figlia

Accusati d'aver interrotto la gravidanza alla figlia A giudizio due coniugi di Bra Accusati d'aver interrotto la gravidanza alla figlia (Dui nostro corrispondente) Bra, 26 maggio. ic.m.i II giudice istruttore del tribunale di Alba, dott. Giribaldi, ha rinviato a giudizio due coniugi braidesi per aver l'atto abortire la figlia quattordicenne. Sono Giuseppe Dacomo, di 45 anni, muratore, e la moglie Maddalena Marengo, di 40 anni, casalinga, residenti in strada Favorita 6. Il fatto sarebbe avvenuto nei primi giorni del novembre 1968 nella loro abitazione. I coniugi avrebbero interrotto la gravidanza della loro figlia giunta già al quinto mese. Le indagini sul fatto si iniziarono il 14 marzo dello scorso anno quando il genero dei coniugi Dacomo presentò denuncia ai carabinieri. Nel 1968 la figlia dei Dacomo, allora quattordicenne, Mariangela, era fidanzata con l'operaio braidese Giovanni Battista Bonetto, di 25 anni. An¬ che se la loro relazione era contrastata dai genitori della giovane, i due continuarono a frequentarsi e quando il Bonetto parti per il servizio di leva Mariangela era in attesa di un figlio. Secondo la denuncia, durante la sua assenza, la giovane, aiutata dai genitori, interruppe la maternità. La fidanzata 10 informò dell'accaduto alla prima licenza. Il 17 marzo 1970, col consenso dei genitori della ragazza, i due si sposarono. Nella denuncia l'operaio ha precisato che la gravidanza di Mariangela è stata anche accertata da un medico dal quale la giovane si era fatta visitare. I carabinieri fecero anche ispezionare dai vigiii del fuoco un pozzo nel cortile dell'abitazione dei Dacomo, in quanto si pensava che 11 feto vi fosse stato gettato dentro, ma il risultato fu negativo.

Persone citate: Bonetto, Dacomo, Giovanni Battista, Giribaldi, Giuseppe Dacomo, Maddalena Marengo

Luoghi citati: Alba, Bra