Morto l'altro carabiniere ferito a Milazzo Il folle ha sparato perché cacciato dal bar
Morto l'altro carabiniere ferito a Milazzo Il folle ha sparato perché cacciato dal bar Per la tragedia il sindaco ha proclamato il lutto nella cittadina siciliana Morto l'altro carabiniere ferito a Milazzo Il folle ha sparato perché cacciato dal bar Oggi i funerali delle vittime: l'appuntato e il militare presi a fucilate dal bracciante - Sorpreso ubriaco in un locale pubblico, l'uomo era stato allontanato da una pattuglia - Fulminato col mitra dopo una sparatoria nella quale sono rimaste colpite di striscio anche due donne - Il commosso omaggio della popolazione alle salme portate nella caserma (Dal nostro corrispondente) I Messina, 25 maggio. Sono salite a tre le vittime della sparatoria a Milazzo. Oltre all'appuntato Antonio Pirrone, 38 anni, ucciso a fucilate dal bracciante Antonino Italiano, 34 anni, che è stato poi freddato con una radica di mitra, è morto infatti anche Antonio Arnoldi, 2(f anni, il carabiniere ferito alla testa dal folle. Il militare è deceduto stamane nella clinica dell'università di Messina, dove era stato sottoposto a intervento chirurgico. Era nato 26 anni fa a Toleggio. in provincia di Bergamo. Celibe, prestava servizio alla tenen- ì za di Milazzo, da sette mesi. Sul motivo che ha spinto Antonino Italiano a uccidere gli investigatori non hanno dubbio: di recente alcuni militari lo avevano allontanato da un bar di Milazzo dove, ubriaco, aveva preteso di bere ancora. Il proprietario si era rifiutato di servirlo e ne era nata una accesa discussione, sedata infine dall'intervento dei carabinieri. Antonino Italiano avrebbe deciso così di vendicarsi contro i militari della locale tenenza e ieri, incontrando il Pirrone e l'Arnoldi, non ha esitato a far fuoco. La tragica sparatoria è staì ta così ricostruita. Ieri matti- j per domani, in concomitanza 1 con i funerali dei carabinieri j uccisi. Il rito sarà concelebra- na l'appuntato e il carabiniere, che alla periferia di Milazzo avevano istituito un posto di blocco, sono stati affrontati dal vendicativo bracciante, che ha sparato loro due colpi con il suo fucile a ripetizione calibro 12 e si è poi allontanato di corsa sulla bicicletta. In via De Magistris, a circa 200 Vnetri dal luogo della sparatoria, l'omicida, con la minaccia del fucile, si è fatto consegnare da un automobilista una «125 special», sulla quale ha cominciato un folle carosello nelle vie del centro, finché, vicino a piazza Roma, ha tamponato un autocarro in sosta. Antonino Italiano, uscito di senno, è allora sceso dalla vettura e, sparando alcuni colpi di fucile a scopo intimidatorio, si è fatto largo tra i passanti terrorizzati, dirigendosi a piedi verso la piazza. Circondato dai carabinieri e invitato a gettare l'arma, l'uomo, urlando come un forsennato, ha sparato altri cinque o sei colpi verso i militari e le loro automobili, ferendo di striscio due donne. A questo punto, il carabiniere Salvatore Rubino ha sparato una raffica di mitra che l'ha fulminato. L'appuntato Pirrone è morto nel primo pomeriggio di ieri, nell'ospedale di Milazzo, per il colpo di fucile che gli ha spappolato il fegato. Nessuna preoccupazione destano le condizioni della quarantenne Santa Vitale e della sessantaseienne Angela La Rosa, le donne ferite da Antonino Italiano, in piazza Roma, poco prima che venisse ucciso. Le due passanti erano state medicate dai sanitari dell'ospedale e dimesse subito dopo. Il sindaco di Milazzo ha proclamato il lutto cittadino to alle 10,30 dal vescovo di Santa Lucia del Mela. Le salme dell'appuntato Pirrone e del carabiniere Arnoldi sono state portate nei 1 locali deUa tenenza di Milaz z0: hanno reso loro omaggio, tra gli altri, il generale Enri ! co Mino, comandante della | regione militare della Sicilia, l il d' it il generale Domenico Mariano, comandante della terza divisione dei carabiniere, e il generale Vito De Santis, comandante della nona brigata dei carabinieri. La stanza nella quale sono le due bare è meta di migliaia di cittadini che, recando fiori, sfilano davanti ai feretri. Molti piangono. Fra i primi a presentarsi al comando dei carabinieri sono stati gli operai della «Mediterranea», uno stabilimento petrolchimico alla periferia della cittadina, che ieri erano accorsi numerosi all'ospedale per dare il sangue necessario per operare l'appuntato Pirrone. I parenti del carabiniere Arnoldi, che abitano a Taleggio, sono stati avvertiti ieri e sono in viaggio per Milazzo, dove domani saranno presenti alle esequie. La moglie del¬ l'appuntato Pirrone, Gabriella Carlina Nomani, è affidata alle cure di un ginecologo, essendo al quarto mese di gravidanza; la donna, confortata dai parenti, ha con sé il figlio Placido, di sei anni. Il procuratore capo della Repubblica, dottor Scisca, non ha disposto l'autopsia sui corpi delle vittime, avendo ritenuto sufficiente l'esame superficiale. I carabinieri nei prossimi giorni presenteranno un rapporto alla magistratura, dopo di che il procedimento sarà archiviato per la morte dell'omicida. E' stato accertato che questi non aveva porto d'armi. Il fucile automatico da caccia lo aveva però acquistato con regolare autorizzazione del commissariato di polizia di Milazzo, il 23 settembre dello scorso anno, a. c.
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