Undici parchi per difendere la "natura bella" in Liguria

Undici parchi per difendere la "natura bella" in Liguria Alla Regione il progetto di "Italia Nostra,, Undici parchi per difendere la "natura bella" in Liguria Le aree proposte vanno dal confine francese a Bocca di Magra - Sono concepite come spazi ricreativi aperti - Gli obiettivi: conservare i valori ambientali, rivalutare l'economia agricola e forestale, offrire idonee attrezzature al turismo (Nostro servizio particolare) Genova, 20 maggio. « Italia nostra » ha presenlato ufficialmente alla Regione autonoma della Liguria la proposta di un sistema di parchi liguri, undici dal conline francese a Bocca di Magra. Il presidente della Giunta regionale, Dagnino, e l'assessore all'urbanistica, Ferrari, hanno accolto con grande interesse e con favore la proposta. E' prevedibile che la Regione Liguria porti avanti gli studi per la progettazione dei parchi, verificando le ipotesi di « Italia nostra » e predisponendo gli strumenti giuridici e finanziari indispensabili per realizzare le proposte. Si è aperto così un capitolo nuovo, in Liguria, nella collaborazione fra gli enti volontari di tutela della natura e gli amministratori 'pubblici. Le idee dibattute da anni, con un faticoso lavoro di preparazione e di stimolo, possono finalmente essere discusse in sede politica, in un clima più propizio (ricordiamo che La Stampa dedicò ni marzo 1970 un'intera pagina alla Liguria da salvare, pubblicando la mappa dei parchi che sarebbero stati proposti e delle zone ancora ricche di bellezze naturali). Il sistema suggerito da « Italia nostra » si articola su una serie di undici aree. A Ponente il grande parco delle Alpi Marittime, i parchi minori di Alassio-Albenga con l'isola Gallinara, del Finalese con l'altipiano delle Manie, del Beigua. Nei dintorni di Genova tre parchi a carattere quasi suburbano: Monte di Portofino, Monte Antola, Capanne di Marcarolo (a Ponente del Passo dei Giovi). Infine a Levante i parchi interni dell'Aiona e del Gottero (alle spalle del Bracco), quelli costieri delle Cinque Terre e di Bocca di Magra, comprendente Monte Marcello e Fiascherino. Le aree proposto non vengono considerate santuari naturali chiusi all'uomo, ma spazi ricreativi aperti, organizzati per conservare i valori ambientali, rivalutare l'economia agricola e forestale, offrire al turismo attrezzature che consentano il godimento dei boschi o delle montagne senza distruzioni né manomissioni. La creazione di questi spazi a sollievo della costa appare urgente quando si consideri la densità delle popolazioni residenti e fluttuanti sulle due Riviere. In tutto circa 2 milioni e mezzo di persone, concentrate su una fascia sottilissima, da Sestri Levante a Ventimiglia. Fascia molto povera di spazi liberi, di attrezzature sportive, di verde. I parchi avrebbero dunque una duplice finalità, come si legge nella relazione generale di Cesare Fera: conservare l'ambiente naturale (basti pensare alla perenne minaccia delle alluvioni, incombenle sulle parli di costa ligure che hanno alle spalle colline disboscate e ridotte a deserti dall'erosione), offrire nuove risorse per il tempo libero e per il turismo stagionale. La caccia non sarebbe vielata indiscriminatamente: sono anzi previste riserve pubbliche e arce di ripopolamento. Del parco delle Alpi Marittime si è già parlato su queste pagine. Ripetiamo sinlet icamente: si estenderebbe dalle montagne di Ventimiglia al Colle di Tenda, all'ex riserva reale di Valdieri, al sistema alpino MarguareisMogioie-Antoroto, a Nava, Rezzo, Trioni, comprendendo l'intera zona di Viozene, Monesi, Mendatica. Da Tnora il parco si allungherebbe verso il mare, spingendosi fino alle alt tur di Ospedaletti e a Bordighera. Capo Ampeglio avrebbe uo pareo sottomarino, i anpunsivi(mlgspelzddpgcpndcddmbzcrnsdGstcEsnlpipsnstpG. i Un'area molto vasta, circa 80 |mila ettari, con possibilità di innescare nuove forme di turismo, utilizzando le strade militari esistenti e restaurando i vecchi nuclei rustici oggi in abbandono. Il giro d'affari è stimato in 5-6 miliardi annui, a tutto beneficio di popolazioni finora soggette a un'economia locale poverissima. Il parco di Alassio-Albenga viene proposto come polmo¬ ne verde della concentrazione turistica Ceriale-AlbengaAlassio-Andora. Dal campo di golf di Garlenda salirebbe al Passo di Ginestro per scendere nella valle del Menila fino ai castelli di Andora. Comprenderebbe l'anfiteatro collinare di Alassio e di Laigueglia, con Colla Micheri, i boschi e gli uliveti di Testieo e della Valle del Lerrone. Punto prioritario nel programma del parco è l'acquisto dell'isola Gallinara, da conservare integralmente. Più esteso il parco del Finalese, disegnato su un territorio molto vario, che dalle grotte di Toirano si addentra al Passo del Melogno, piegando a Levante dalla bellissima zona di Verezzi-Finalborgo all'altopiano delle Manie, alle alture di Noli e Spotorno. Il parco del Beigua comprenderebbe l'intero massiccio alle spalle di VarazzePiani d'Invrea, di Cogoleto e di Arenzano, spingendosi fino ai boschi e alle pinete che sovrastano Voltri. Del Monte di Portofino è superfluo dire ancora. Altrettanto per le Cinque Terre. Tocca ora alla Regione decidere la conferma del sistema proposto, armonizzando, con eventuali modifiche il piano generale per l'uso de! territorio con quello dei parchi liguri. j 1- Parco Alpi Marittime 2- Parco di Alassio 3- Parco del Finalese 4- Parco del Beigua 5- Parco delle Capanne di Marcarolo 6- Parco del Monte di Portofino 7- Parco dell'Antola 8- Parco Aiona 9 - Parco Gottero 10 Parco Cinque Terre 11 -Parco Bocca di Magra