Il diavolo si fa pioniere

Il diavolo si fa pioniere Caccia alle streghe nell'America puritana Il diavolo si fa pioniere Itala Vivati: « Caccia alle streghe nell'America puritana», Ed. Rizzoli, pag. 751, lire 7500. Nella Nuova Inghilterra, durante il XVII secolo, Satana, Astarotte e le loro milizie di sopra e sottoterra conobbero persecuzioni a non più finire, processi e macabri esorcismi. Si fece, tra i fumi del fanatismo, una mezza strage di veri o presunti indemoniati, di spiriti troppo ardenti e di malcapitati. Ai quali, in mancanza delle ali di pipistrello o di altre diaboliche distinzioni, gli inquisitori attribuivano brutture, segni e caratteri, che non sfigurerebbero probabilmente nelle tele del più acceso allievo di un Bosch. Uno spirito di autodifesa degenerato in cieca intolleranza caratterizza i puritani che, sfuggiti alle persecuzioni dei loro connazionali inglesi, popolarono oltre tre secoli or sono le coste del Massachusetts. Intricate ragioni politiche soffiano e alimentano i fantasmi della superstizione. A ogni specie di esseri solfurei fanno cosi, nel presente volume, compagnia implausibili Uomini Neri, che improvvisamente si ma terializzano nel folto silen zio di un bosco o apparizio ni di nebulosi •ctoplasmi. Né devono troppo stupire simili prodigi. Dal momento che le cose di questo e dell'altro mondo si mescolano conti ! nuamente nelle testimonianze dei vecchi coloni del New En1 gland, adesso raccolte e opI portunamente commentate dalla Vivan. I documenti d'epoca, le cronache e gli atti processuali, che danno vita a questo volume, grondano d'altra parte sangue e furore. Sentono il polso di un mondo febbrile quanto compresso. E nello sfondo lasciano indovinare un brulichio di pregiudizi e di inflessibili comandamenti, che hanno mobilitato la fantasia di innumerevoli scrittori da Hawthorne fino a Arthur Miller. Nel Massachusetts, Zolla avverte in un capitolo assai convincente del suo libro 1letterati e lo sciamano, la so-cietà civile si ' reggeva inte- gralmente sopra l'idea di uno speciale patto con Dio. La perfezione interiore era il fine supremo della rigida, vigilante teocrazia puritana. Si immagini il pittoresco contrasto. Da fondo la natura inalterata, che grida la propria selvaggia esuberanza, al centro del quadro la congregazione dei pionieri con i loro patriarchi un po' barbogi e la tribù dei figli. Gli uni ad affettare sentenze e giudizi, gli altri a fantasticare di spiriti malvagi o di punitori. E guai a chi bestemmiava l'autorità dei pastori o la frugale religione del lavoro. In una simile temperie si scatena la caccia a una desolata selvaggina umana che, se si escludono taluni casi come quello della grande « eretica » Anne Hutchinson, appare in gran parte composta da povere figure convulsionarie. Nel 1656. una vedova anziana di Boston, Ann Hibbins, venne giustiziata « per aver malauguratamente indovinato » a distanza le chiacchiere di due « galantuomini ii. Sulle sue vesti non si tardano a immaginare « tracce di corse notturne attraverso la foresta ». Quali prove più schiaccianti? Nell'agosto 1697, Winifred Benham si ebbe un processo perché vista da alcuni bambini « comparire cercare altri accadimenti cru-deli o assurdi, fino agli orro- ri della collettiva psicosi in- sorta a Salem, si incorre sol- tanto nell'imbarazzo di una scelta troppo ampia. Siamo fuori, in ogni caso, dal seminato della ragione, Importate « dall Inghilterra ■sotto forma di spettro ». E a Tudor e Stuart », la Vivan rammenta nell'introduzione, certe credenze divoratrici come le stesse fiamme dell'inferno, si estendono ai nuovi immigrati dell'America, che le documentano nei loro libri con uno stile nutrito di letture bibliche. Tra i pionieri della Nuova Inghilterra la cenere e il fumo, che accompagnano il tentatore e i suoi eserciti, nascondono a ogni modo non pochi « tabù svs j suali. fantastici e ideologici ». 1 La disumanità di certe pe ne e di certi tormenti sem1 bra con gli spiriti maligni vo- lei- colpire la debolezza della carne che li ospita. A volte i giustizieri ubbidiscono a impulsi ciechi, dove cova un sospetto di isteria. Basta scorrere, a caso, una pagina. Nel semibuio della cella, spogliati di ogni indumento, i presunti stregoni e le sospette te del corpo punti o add'irit- tura infilzati con aghi e spil- ioni. E guai a quanti stringe- vano i denti. La diminuita reattività al dolore denuncia- va un qualche rapporto" con n Maligno, Non sara sorpresa che. tra sirnili vaneggiamenti e bollo- streghe venivano in ogni par- srl o pellirosse. E anchen -ii, uc*. «j- o più triste, odioso ca-ri collettivi, si finissero per identificare i Sudditi delle Te nebre con gli uomini di colo re, ner quest pitolo della « caccia alle streghe » trova qui e adesso mia meticolosa documentazioneEd è un elemento importante che. aggiunto ad altri minori ma indispensabili alla comprensione di un fenomeno tra i più inquietanti delia storia americana, dovrebbe dare idea della completezza eserietà del lavoro della VivanAntonio Debenedetti

Persone citate: Anne Hutchinson, Arthur Miller, Debenedetti, Hawthorne, Tudor, Zolla