Agnew tre ore a Saigon Nuovi duelli d'artiglieria di Giorgio Fattori

Agnew tre ore a Saigon Nuovi duelli d'artiglieria Van Thieu chiede aiuti più consistenti Agnew tre ore a Saigon Nuovi duelli d'artiglieria Otto navi da guerra sovietiche al largo del Tonchino (Dal nostro inviato speciale) Saigon, 17 maggio. Un'ora e un quarto con il presidente Thieu, un'ora con l'ambasciatore americano Bunker e il comandante militare Usa Abrams, tre quarti d'ora per gli spostamenti in elicottero dall'aeroporto al palazzo presidenziale di Saigon: la visita del vicepresidente degli Stati Uniti Spiro Agnew nel Sud Vietnam è stata di una velocità cronometrica. Il « Boeing » presidenziale è arrivato da Bangkok stamattina alle 11) e 30 e alle 13.30 decollava di nuovo per Bangkok. I servizi di sicurezza avevano sconsigliato una tappa più lunga così che Agnew ha declinato l'invito a pranzo del presidente Thieu. Lo stesso programma orario era coperto da strettissimo segreto per evitare un attacco di razzi vietcong sulla capitale in coincidenza della visita. Al colloquio con Thieu hanno partecipato tutti gli esponenti politici e militari ài Saigon. Non si hanno informazioni, ma ovviamente il tema dell'incontro è stata la situazione in Sud Vietnam a pochi giorni dalla partenza di Nixon per Mosca e una settimana dopo il blocco dei porti del Tonchino; nel taccuino di viaggio di Agnew la deviazione a Saigon non era prevista e ha perciò il significato di un gesto rassicurante verso l'alleato sudvietnamita. Le mine nei porti di Hanoi e i missili elettronici inviati ora a Saigon costituiscono, a giudizio del Sud Vietnam, contromisure militari importanti, ma gli oltranzisti vorrebbero un impegno ancora più spinto degli Stati Uniti. Lo ha detto giorni fa uno dei generali di Saigon auspicando uno sbarco di marines Usa nella zona smilitarizzata sul tipo delle operazioni di Mac Arthur nella guerra di Corea. Gli americani hanno ripetutamente escluso che il loro apporto alla difesa del Sud Vietnam possa prevedere il ritorno in azione delle truppe di terra che al primo luglio, secondo il calendario fissato da Nixon, saranno ridotte a 49 mila uomini. Agnew aveva tuttavia il compito di tranquillizzare Saigon sui limiti di un compromesso politico che potrebbe maturare a Mosca o a Parigi. Il Sud Vietnam cerca disperatamente una via d'uscita ma teme di essere sacrificato da qualche accordo internazionale alle pressioni elettorali negli Sta1 ti Uniti. Per le stésse ragioni nel viaggio di Agnew è importante la tappa di Bangkok. Il governo militare della Thailandia ha accentuato negli ultimi j mesi la sua posizione anti: Hanoi tentando anche qual| che cautissimo sondaggio a Pechino nel difficile gioco di equilibri, solo da poco è trapelato che truppe di « volon1 tari » thailandesi ingaggiate i dalla Cia combattono in Laos | contro le forze comuniste, j Due anni fa la Thailandia ha I ritirato dal Vietnam la divi¬ snncafdrn«grdtmdddanotpgecqdgd sione di fanteria « Pantere nere » e non intende offrire di nuovo soldati a Saigon: ma con l'aiuto americano vuole arginare le infiltrazioni di frontiera, soprattutto in Laos dove fanno base i guerriglieri del Nord. La guerra vietnamita continua intanto nell'apparente « routine » di duelli d'artiglieria sugli altipiani e nella regione di Saigon, e di raids dell'aviazione americana contro le retrovie di Giap. I comandi Usa danno il bilancio del bombardamento dell'oleodotto che dalla città costiera di Vinh porta il carburante a vari nodi di rifornimento nella zona smilitarizzata. La operazione, si afferma, è stata un successo così come'il parziale smantellamento dei grandi ponti ferroviari a Nord e a Sud di Hanoi. Gli americani tuttavia escludono che questa fase d'attesa delle dodici divisioni di Giap sia spiegabile soltanto con una crisi di benzina. Il convincimento generale è che i nordvietnamiti preparino un'azione combinata sui vari fronti in vista del viaggio a Mosca di Nixon, con battaglie forse decisive per le città di Kontum, Pleiku e Hué. Giorgio Fattori