Pravda: migliorare le relazioni Urss-Usa di Paolo Garimberti

Pravda: migliorare le relazioni Urss-Usa Pravda: migliorare le relazioni Urss-Usa (Dal nostro corrispondente) |Mosca, 17 maggio. Nell'imminenza dell'arrivo di Nixon, la Pravda ha dedicato l'editoriale ai rapporti russo-americani. « L'Urss — scrive il quotidiano — attribuisce una grande importanza allo sviluppo di relazioni reciprocamente vantaggiose con gli Stati Uniti. Basandosi sui principi leninisti della coesistenza pacifica, essa sottolinea invariabilmente che il miglioramento delle relazioni sovietico - americane e possibile e desiderabile. Ma ciò non deve avvenire a spese di Paesi o popoli terzi, non deve nuocere ai loro diritti e interessi legittimi». La Pravda, dunque, ammonisce Nixon che la questione indocinese non sarà negoziabile a Mosca. «Il nostro popolo è solidale con la lotta del popolo vietnamita. Esso ha sempre concesso e continuerà a concedere l'aiuto necessario. L'Urss sottolinea senza posa che la sola via realistica | verso la soluzione del problema vietnamita consiste nel ri I spetto del diritto del popolo e l a à a a n a ama iim, ni e e i o l vietnamita a decidere da solo il proprio destino, senza alcuna ingerenza, né pressione esterna». Al tempo stesso, il giornale del Pcus giustifica, di fronte agli alleati del Vietnam, il dialogo con gli Stati Uniti con la necessità di scegliere «tra la cooperazione e il confronto, tra la distensione e la tensione, insomma, tra una politica di pace e una polìtica di guerra». Respingendo a priori un negoziato sul Vietnam, non escludendo del tutto, invece, un accordo di principio sul Medio Oriente, la Pravda chiarisce che, comunque, le maggiori possibilità d'intesa con gli Stati Uniti esistono nel campo delle relazioni bilaterali, in particolare sulla limitazione degli armamenti strategici. L'editoriale della Pravda ha certamente un valore programmatico: è su questa base che i dirigenti sovietici intendono impostare le loro conversazioni con quelli americani/fsecondo indiscrezioni, gli interlocutori saranno, da una parte, Breznev, Podgorny, Kossighin e Gromyko, dall'altra, Nixon, Kissinger e Rogers). La divulgazione del programma politico, da parte sovietica, coincide con quella del programma tecnico - logistico, ancorché non ufficiale, da fonti diplomatiche ben informate. L'«agenda» di Nixon — che, a quanto pare, il Presidente deve ancora approvare personalmente — dovrebbe essere la seguente. 22 maggio: arrivo all'aeroporto Vip di Vnukovo, previsto per le 4 del pomeriggio. Nixon dovrebbe essere accolto dalla troika al completo, mentre la consorte di Breznev dovrebbe essere l'accompagnatrice ufficiale della first lady americana. 23-26 maggio: incontri di lavoro, con un giorno libero per visitare Mosca e dintorni e per una serata al Bolshoj, dove Maja Plissetskaja danzerà Il lago dei cigni in onore dell'ospite. 27 maggio: visita a Leningrado, con ritorno in serata a Mosca. 28 maggio: incontri di lavoro. 29 maggio: partenza per Kiev, dove Nixon resterà fino a mezzogiorno del 30, quando lascerà l'Unione Sovietica diretto a Teheran. Paolo Garimberti