Spendibile il fondo speciale Imi

Spendibile il fondo speciale Imi Quaranta miliardi per ristrutturazione di aziende Spendibile il fondo speciale Imi (Nostro servizio particolare) Roma, 15 maggio. A oltre un anno di distanza dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il fondo speciale di 40 miliardi concesso all'Imi (Istituto mobiliare italiano) risulta finalmente spendibile, essendo stati espressi tutti i « pareri » di competenza del comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe). Il fondo con il suo primo impiego (è « rotativo », il denaro che rientra viene reinvestito per gli stessi scopi) finanziera una trentina di progetti di ristrutturazione aziendale presentati da circa 50 imprese: molte sono quelle che hanno redatto progetti comuni. I lavoratori occupati nelle aziende interessate sono quasi ventimila, i settori sono quelli delle conserve alimentari, degli strumenti musicali, delle macchine per l'industria tessile e di quelle per l'edilizia, della meccanoplastica, della ceramica, dei laterizi e della piccola carpenteria metallica. A parte i dodici mesi che sono stati -necessari per rendere esecutiva la legge, c'è il fatto che le domande presentate sono settecento, che avrebbero richiesto un fondo di 400 miliardi: dieci volte maggiore di quello disponibile. Gli uffici dell'Imi, tuttavia, hanno compiuto una preselezione scartando, perché chiaramente diverse dalle finalità della legge, il 60 per cento delle domande. Resta il fatto che è occorso fare una strettissima selezione tra le oltre trecento domande valide. II numero delle domande non valide testimonia lo stato di acuta necessità di finanziamento esistente per le imprese, che nessuna legge speciale riesce a colmare, mentre resta, invece, elevatissima la percentuale di denaro liquido delle banche che non trova collocamento, sia per il suo costo, sia per le garanzie richieste. E' un nuo¬ vo sintomo della necessità di dare parziale ristrutturazione al sistema creditizio italiano, una necessità della quale dovrebbe quest'anno parlare, secondo alcune indiscrezioni, anche il governatore della Banca d'Italia nella sua relazione di fine mese. g. m. ♦ Alla Camera di Commercio

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