Il perito conferma "Valente s'uccise"
Il perito conferma "Valente s'uccise" L'inchiesta in corso a Roma Il perito conferma "Valente s'uccise" Si sparò in auto e non fu colpito dai proiettili della polizia - Il giovane era ricercato per il processo d'appello al delitto di viale Eritrea (Dalla redazione romana) Roma. 13 maggio. Dante Valente, aggressore di Simonetta Aprosio e presunto responsabile del delitto che il 12 novembre del '66 costò, in viale Eritrea, la vita dell'impiegato Sergio Mariani, non fu ucciso il 25 novembre dello scorso anno dai proiettili che la polizia sparò contro di lui durante un conflitto a fuoco. Valente, che era in compagnia della mo ctghpdlera ri- I F.iLr2 .," !!Le™ ."I cercato, si tolse la vita in un momento di disperazione perché gli era ormai impossibile sfuggire alla cattura (era alla vigilia del processo d'appello). A confermare che Dante Valente, ex componente della « banda dei camaleonti » e condannato in primo grado a oltre dieci anni di reclusione dalla corte di assise di Roma per omicidio preterinten- I zionale, si è ucciso, è stata la perizia balistica ordinata 1 dalla magistratura romana. Il perito ha affermato che le j pallottole estratte dal corpo di Valente furono sparate dal ; la sua pistola. Il perito afferma inoltre j che l'intervallo di tempo tra | un colpo e l'altro fu di sei secondi. Valente, rivolta l'arma verso di sé, la tenne a contatto deyii indumenti, dandole differenti inclinazioni. Alla luce dei risultati della perizia, appare ora certo che I il sostituto procuratore del- la Repubblica, dottor Pierrò,1al quale fu affidato il com- ìpito di indagare sulla morte !di Valente, chiederà al giudi- ce istruttore di archiviare il caso. La vicenda di cui è stato protagonista Dante Valente, ebbe una vasta eco. Secondo l'accusa, il giovane, dopo aver aggredito in viale Eritrea la Igiovane Simonetta Aprosio, | fuggì per non essere catturato da alcune persone «che erano accorse in soccorso della donna. Fu però inseguito da Sergio Mariani e quando stava per essere raggiunto, Valente, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, si voltò e uccise l'inseguitore con due colpi di pistola. Per circa un anno le indagini non ebbero alcun esito. Poi, Rita Galletti, moglie di Valente, si presentò alla polizia per denunciare il marito quale responsabile del delitto. Valente si sparò in auto accanto alla moglie alla vigilia del giudizio di appello. frelMec
Persone citate: Dante Valente, Rita Galletti, Sergio Mariani, Simonetta Aprosio
Luoghi citati: Roma
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