Urss e Cina d'accordo per gli aiuti ad Hanoi di Ennio Caretto
Urss e Cina d'accordo per gli aiuti ad Hanoi Mentre perdura l'ostilità tra Mosca e Pechino Urss e Cina d'accordo per gli aiuti ad Hanoi Il blocco dei porti nordvietnamiti continuerà, dice Laird, « finché il nemico accetterà le proposte di pace del Presidente» - I russi aggirerebbero l'ostacolo scaricando nei porti cinesi: improbabile un ponte aereo Incertezza sul vertice Nixon-Breznev (22 maggio) (Dal nostro corrispondente) New York, 13 maggio. La Casa Bianca considera il blocco del Nord Vietnam « eli itaci' al cento per cento », e confida che il vertice Nixon-Breznev si svolgerà regolarmente a Mosca il 22 prossimo. Essa ritiene anche che l'Unione Sovietica eviterà un confronto diretto con gli Stati Uniti nel Golfo del Tonchino: l'approssimarsi ad Haiphong dell'incrociatore c della lanciamissili sovietici provenienti da Vladivostok, e og¬ gi nel Mar Cinese, non desta particolare allarme. La Casa Bianca, tuttavia, è persuasa che l'Urss e la Cina accantoneranno temporaneamente i loro contrasti per collaborare alle forniture militari al Nord Vietnam. Si prepara perciò ad una lunga prova di forza. Ha dichiarato ieri sera a Houston il ministro della Difesa Laird: « Continueremo il blocco di mare e di cielo finché il nemico accetterà le generose proposte di pace del Presidente ». . a a . Conviene esaminare i punti ad uno ad uno. Il blocco innanzitutto. Da giovedì, una trentina di mercantili, 5 o 6 dei quali sovietici, sono bloccati nel porto di Haiphong dalle mine magnetiche. Un'altra trentina, in navigazione verso le coste nordvietnamite, ha invertito rotta. Il ponte più importante della ferrovia Pechino-Hanoi è stato distrutto sempre giovedì dalla aviazione militare Usa e occorrerà qualche tempo perché venga riparato. Anche gli altri sistemi logistici, specialmente i nodi stradali, sono stati colpiti. Se necessario, l'America continuerà questa campagna per un anno: Laird chiederà al Congresso uno stanziamento supplementare di un miliardo e mezzo di dollari (il bilancio annuo per il Vietnam è di sei miliardi e mezzo). Il confronto Urss-Stati Uniti nel Golfo del Tonchino: le unità americane da guerra che assediano di fatto il Nord Vietnam sono una sessantina e altre stanno arrivando di rinforzo. Solo se muovesse una parte della flotta del Pacifico da Vladivostok, l'Urss riuscirebbe a riequilibrare le forze. Scrive il New York Times che i sovietici preferiscono probabilmente aggirare il blocco. « Come i cinesi, essi hanno evitato di affronatre le nostre navi, o usare dragamine per riaprire l'accesso ad Haiphong ». Questa moderazione, secondo i funzionari della Casa Bianca, sconsiglia anche l'Urss dal tentare un ponte aereo. Essa non vuole scontri con i jets Usa e un ponte aereo sarebbe troppo costoso. La Casa Bianca considera u simbolico » l'invio nel Golfo del Tonchino dell'incrociatore e del lanciamissili sempreché essi vi entrino veramente. La collaborazione Urss-Cina per le forniture militari al Nord Vietnam potrebbe essere, a lungo termine, il motivo maggiore d'allarme. La Washington Post sottolinea oggi che l'ambasciatore cinese a Mosca era ieri all'aeroporto coi leaders del Cremlino a salutare il capo della delegazione nordvietnamita a Parigi. Un fatto simile non si registrava da cinque anni. Lo stesso quotidiano ricorda le dichiarazioni del portavoce del Pentagono Friedheim, secondo il quale alcuni mercantili comunisti diretti a Haiphong stanno per sbarcare il loro carico in Cina: tra essi ve ne sarebbero alcuni russi. Mosca e Pechino studierebbero d'accordo un insieme di trasporti stradali e ferroviari per raggiungere il Nord Vietnam nonostante il blocco. Un'alleanza tra i due colossi comunisti è impensabile, ma il riavvicinamento potrebbe andare a danno degli Stati Uniti. Sul vertice del 22 prossimo a Mosca, all'ottimismo della Casa Bianca si contrappone la cautela, se non il pessimismo, del Dipartimento di Stato. Alla Casa Bianca si insiste sulle rassicurazioni che il ministro del Commercio estero l'alolicev ha dato a Nixon nell'incontro di giovedì, al Dipartimento di Stato, sulla richiesta del Cremlino di un'immediata sospensione dei bombardamenti e del blocco del Nord Vietnam. Nixon, quasi ostentando sere¬ nità, si è recato nelle montagne del Maryland per il weekend. In molte capitali, a cominciare da Washington, si parla di nuovo dei negoziati di pace a Parigi. E corre voce, non confermatti. che Kissinger sia impegnato negli ennesimi contatti segreti. Ennio Caretto CINA Shanghai 0 ~~—* FORMOSA- Hong Kong Il possibile itinerario delle navi sovietiche
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