Un assessore chiede la corrida incruenta
Un assessore chiede la corrida incruenta Toreri all'Arena di Verona Un assessore chiede la corrida incruenta Dopo il rifiuto del sindaco, un rappresentante socialista nella Giunta riapre la polemica Verona, 11 maggio. L'assessore comunale socia lista Giulio Segato ha solleva-to nuovamente la questione della tauromachia nell'arena di Verona con una lettera inviata ai colleghi di giunta e ai consiglieri del suo partito. Il 2 maggio scorso il sindaco di Verona, Veggio, aveva manifestato parere negativo alla corrida nell'anfiteatro, d'accordo con la (darga maggioranza» della giunta. Il rifiuto era motivato da difficoltà di ordine giuridico (la legge italiana vieta il maltrattamento degli animali), tecnico (ci sarebbero solo pochi giorni a disposizione per smontare palco e platea), organizzativo (non ci sarebbe stata alcuna precisa richiesta al Comune, né alcuna seria trattativa con gli organizzatori). Il sindaco tuttavia si dichiarò favorevole all'uso dell'arena per spettacoli folcloristici, come potrebbe essere la proposta «accademia di tauromachia»; i tori verrebbero usati per esibizioni incruente dei toreri, dei loro stili, delle varie figure della corrida. A favore di questa soluzione si è espresso ora l'assessore Segato nella lettera ai suoi colleghi di giunta che alla riunione del 2 maggio erano assenti per impegni elettorali. «Penso che come amministratori — ha scritto l'assessore — non possiamo assolutamente trascurare il notevole vantaggio che deriverebbe alla città da una manifestazione che non comporterebbe alcuno spargimento di sangue, trattandosi di "accademia di tauromachia" e cioè di toreri, di fuma mondiale, che darebbero una dimostrazione del loro ardimento di uomini senza alcuna arma, affrontando i tori senza alcun danno agli stessi animali, come dimostrazione di "figure" tipiche della corrida». (Ag. Italia)
Persone citate: Giulio Segato, Veggio
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