Liguria: de e pei migliorano I repubblicani raddoppiano

Liguria: de e pei migliorano I repubblicani raddoppiano II pli cala in favore dei neofascisti Liguria: de e pei migliorano I repubblicani raddoppiano II psi « tiene », il psdi ha avuto una leggera flessione, il psiup è crollato (Nostro servizio particolare) Genova, 9 maggio. Rafforzamento della de e del pei, sostanziale tenuta del psi, leggera flessione del psdi, buona affermazione del pri, tracollo del psiup e forte regresso del pli a vantaggio della «destra nazionale»: sono questi gli elementi salienti del voto ligure del 7 maggio. La Liguria sarà rappresentata alla Camera da 8 democristiani, 7 comunisti, 3 socialisti, un socialdemocratico, un repubblicano, un liberale e un missino;* al Senato andranno 5 democristiani, 5 comunisti e un socialista. I democristiani hanno recuperato voti in quasi tutte le quattro province (Genova, La Spezia, Savona e Imperia). Per la Camera hanno ottenuto il 3C.5 per cento dei suffragi, contro il 33,3 per cento delle politiche del ':i3 e il 32,1 per cento delle regionali del '70. I comunisti hanno totalizzato, sempre per la Camera, il 31,6 per cento dei voti, contro il 30,9 per cento delle politiche del '68 e il 31,3 per cento delle regionali del '70. Nella regione, dunque, la de è in testa con 428.677 voti, seguita dal pei con 404.388 voti; Genova, invece, si è confermata città piuttosto «rossa»: i comunisti hanno avuto il 34,44 per cento dei suffragi (33,5 per cento nel '68). Anche il psi ha mantenuto i suoi seggi, 3 a Montecitorio (ma il terzo è venuto fuori dai resti nazionali a spese del non rieletto Ermido Santi) e uno a Palazzo Madama. Rispetto alle regionali, il psdi ha avuto una leggera flessione, passando dal 7,6 per cento al 5,8 per o | o e e a la Camera e al 5,7 per cento per il Senato: ha conservato un seggio a Montecitorio, ma ha dovuto rinunciare a quello che aveva a Palazzo Madama (la vittima è l'avv. Gianni Di Benedetto, non rieletto). Il pri è più che raddoppiato, arrivando dalli,6 per cento delle politiche del '68 (19 mila 511 voti) e dal 3,1 per cento delle regionali (37.737 voti) al 3,5 per cento, corrispondente a 45.362 voti. Note dolenti per il psiup, che, oltre a restare tagliato fuori dalla Camera, ha perso l'unico suo senatore ligure, l'avv. Stefano Carrara. Il discorso è amaro anche per i liberali, che pronosticavano sensibili progressi sull'onda di una campagna elettorale condotta con larghezza di mezzi inusitata. In Liguria, per la Camera, il pli è sceso a 75.056 voti (5,9 per cento). Secondo notizie ufficiose, questi sono gli eletti alla Camera: De (8 deputati) — Riconfermati: Paolo Emilio Taviani, (98.400 preferenze), Roberto Lucifredi, Francesco Cattanei, Ines Boffardi. Carlo Russo, ministro per i Rapporti con il Parlamento, Aldo Amadeo ed Emidio Revelli; neo eletto è Carlo Antonio Bodrito. Pei (7 deputati) — Riconfermati: Alessandro Natta (24 mila 533 preferenze), Giorgio Bini, Sergio Ceravolo e Giuseppe D'Alema; neo eletti Pietro Gambolato, Giuseppe Noberasco e Francesco Dulbecco. Psi (3 deputati) — Riconfermati: Sandro Pertini, presidente della Camera (32.298 preferenze) e Giuseppe Macchiavelli, sottosegretario alle Finanze; neo eletto Antonio Canepa. Psdi (un deputato) — Riconfermato Alberto Bemporad con 7290 preferenze. Pri (un deputato) — Neo eletto Giorgio Bogi, con 3562 preferenze. Pli (un deputato) — Riconfermato Luigi Durand de la Penne con 13.525 preferenze. Msi (un deputato) — Riconfermato Alfredo Covelli. f.d.

Luoghi citati: Genova, Imperia, La Spezia, Liguria, Savona