Sono tanti e molto bravi i "nemici" di Agostini di Giorgio Viglino

Sono tanti e molto bravi i "nemici" di Agostini Sono tanti e molto bravi i "nemici" di Agostini Il campionato muta volto: nuove macchine alla ribalta con piloti di valore - La sconfìtta MV e i piani di rivincita - Parlotti, successo convincente Il campionato motociclistico ha mutato completamente volto. Dalle corse monotone degli anni passati con uno o due piloti in grado di vincere e mai più di una marca per classe alla ribalta, si è ritornati alla lotta diretta, alla rivalità tecnica degli anni d'oro del motociclismo tra il '60 e il '65. Il merito è congiunto da parte dei giapponesi (Yamaha e in misura minore Kawasaki) e degli italiani (MorbideUi e Aermacchi) che hanno sfoderato nuove macchine efficaci e immediatamente hanno trovato piloti (Saarinen, Kanaya, Parlotti. Pasolini) in grado di sfruttarle, a dimostrazione che le qualità In dlviduali ci sono e basta volerle utilizzare. Fra tante novità il fatto di maggior spicco rimane la sconfitta di Giacomo Agostini e della Mv Agusta. E' una batosta che In definitiva non ha fatto dispiacere a nessuno. Certamente non ai piloti italiani che invidiano, senza soffermarsi in giudizi tecnici, un collega indiscutibilmente più bravo e anche fortunato, lo invidiano al punto da preferirgli per amor di polemica qualsiasi avversario, foss 'anche il nuovo venuto Kanaya. Dal canto loro hanno gioito i piloti stranieri del grande circo motoristico, finalmente liberati dall'incubo della corsa al secondo posto, gli organizzatori che non vedevano l'ora di trovare un avversario a moto e pilota imbattibili, e il pubblico che, affluito al Nùrburgring nella misura consueta (180 mila biglietti venduti), ha assistito a una corsa entusiasmante. In fondo nemmeno gli amici di Agostini, i suoi estimatori, e noi tra essi, sono troppo dispiaciuti per una sconfitta che non è certamente imputabile -all'uomo, ma alla macchina, e che è il risultato di una politica sportiva sbagliata condotta con troppa presunzione. Il buon Magni, direttore tecnico della Mv non ha colpa, gli ordini li riceve dal- l'alto, dall'ingegner Bertola, simpatico e cordiale ma troppo lontano dal "clan" della sua squadra, e dal conte Agusta che l'ultima comparsa in pista la fece, non nella migliore delle occasioni, a Monza lo scorso autunno. Ora il discorso rimane aperto in chiave di superiorità umana per i Gran Premi di Francia sul circuito della Charade a Clermont-Ferrand, e d'Austria al Salzburgring. Agostini parte con una spedizione ridottissima (due so- li meccanici) per queste competizioni ed ha soltanto la propria classe da opporre alla maggior maneggevolezza, all'agilità e anche alla potenza delle Yamaha, bicilindriche raffreddate ad acqua. Saranno corse allo spasimo, senz'altro le più belle e le più incerte, poiché "Mino" non è tipo da accettare passivamente la sconfìtta e i piloti delle "giapponesi" altrettanto. A casa intanto sotto la guida diretta di Magni gli altri meccanici della squadra corse daranno la botta decisiva alla 4 cilindri con Pagani ogni giorno in sella a collaudare motori e parti meccaniche. Il termine previsto per il lancio in gara è il 21 maggio, giorno fissato per la disputa del Gran Premio delle Nazioni ad Imola. In quella occasione si dirà una parola nuova sull'annata '72, poiché alla Mv non fanno mistero di puntare su questo quattro cilindri per ritornare ad una totale superiorità tecnica. Se così non fosse entrerebbe in discussione tutta la linea produttiva da corsa della Casa, addirittura la scelta del tipo di propulsore, il quattro tempi, che a parità di cilindrata e di frazionamento è forzatamente inferiore al due tempi. Il definitivo rilancio della MorbideUi rimette in pareggio il bilancio italiano. La piccola biciUndrica è costruita artigianalmente a Pesaro da un appassionato di moto, MorbideUi, che è titolare di una fabbrica per la costruzione di macchine per lavorare il legno. Dalla piccola officina allestita a fianco dei capannoni dedicati alla produzione principale, escono ormai da tre anni motori sempre più perfetti, fino a auest'ultimo che si è rivelato imbattibile, tanto superiore da indurre i piloti avversari a chiedere una verifica della cilindrata, che risultata negativa equivale ad un riconoscimento di superiorità assoluta. A mnoGemstCico«PanvoFrcoavbamnaazguGpegncomintrpmvandOriBGcaindè prrsGilberto Parlotti è affidata ades- I nso una macchina vincente ma non sarà facile portarla al successo sempre e contro avversari che presto si coalizzeranno per impedirgli di ripetersi al massimo livello. E' a questo punto che si vede se il pilota è un vero campione. Giorgio Viglino. scci gtCvm Gilberto Parlotti

Persone citate: Agostini, Giacomo Agostini, Gilberto Parlotti, Kawasaki, Magni, Pasolini, Saarinen

Luoghi citati: Austria, Clermont-ferrand, Francia, Imola, Monza, Pesaro