Emerson Fittipaldi, lckx e Hulme lanciati all'attacco di re Stewart di Michele Fenu

Emerson Fittipaldi, lckx e Hulme lanciati all'attacco di re Stewart Auto e moto: dopo Spagna e Germania gli assi in un momento difficile Emerson Fittipaldi, lckx e Hulme lanciati all'attacco di re Stewart Il rilancio di Lotus, Ferrari e McLaren rende incerto il « mondiale » di F. 1 - L'avventura del brasiliano, primo con le ultime gocce di benzina - La sorpresa De Adamich (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 2 maggio. Il trono di Jackle Stewart e della Tyrrell sta vacillando. Lo scozzese aveva dominato il campionato del -mondo di Formula 1 nel 1971 vincendo sei Grandi Premi su undici e il suo compagno di squadra Cevert lo aveva validamente affiancato con un successo e due secondi posti. Quest'anno, Ste tvart si è affermato nella prima corsa della stagione, in Argentina, dando l'illusione di poter continuare la serie d'oro; invece, Jackie ha conosciuto l'amarezza del ritiro iti Sud Africa ed ora in Spagna. Cevert ha ottenuto un nono posto a Kyalami, e basta, tanto che non figura nell'attuale cZassifica per il titolo. Per molti piloti e per molte marche è il momento di una ri vincita a lungo attesa. «Vedete che non era imbattibile» si dice ■nel mondo del Grand Prix. In effetti, sembra che qualcosa si sia spezzato nell'armonico equilibrio di fattori che l'anno scorso avevano portato Stewart al vertice della Formula 1. Ma questo, non dimentichiamolo, è un settore tanto esasperato in tutti i suoi compo nentì da provocare in tempi brevissimi veri rivoluzionamenti. In Africa Stewart aveva rotto il cambio, ieri sul tortuoso circuito di Jarama è uscito di pista men¬ tre si trovava in terza posizione, ormai staccato dalla JPS LotusFord di Emerson Fittipaldi e dalla Ferrari 312-B 2 di Jackle Jekx. Un errore da novellino o un dlfet to della vettura (si accenna all'improvviso cedimento di un ammortizzatore)? Andrea De Adamich, brillante quarto con la Surtees, ha fornito questa spiegazione: «Ero alle spalle di Stewart, che mi aveva superato, e sono giunto alla curva dove Jackle era andato ad urtare contro un guardrail pochi istanti dopo. L'asfalto era scivoloso, cosparso di olio. Anch'io, che avevo rallentato notevolmente vedendo le bandiere gialle di pericolo agitate dai segnalatori, ho rischiato di sbandare». . - -*v i-» T . Sarà il prossimo Gran Premio di Monaco la prova della verità: un successo di Stewart — che al Jarama non è riuscito a trovare le gomme "giuste" — fermerebbe le considerazioni negative, una nuova sconfitta alimenterebbe le critiche e, naturalmente, le sperante dei rivali. In ogni caso, un fatto positivo è l'incertezza che regna nell'attuale campionato, ben sintetizzata da Clay Regazzoni, il quale, scorrendo la classifica "mondiale", ha commentato con un sorriso soddisfatto: «E' un titolo che tutti possiamo ancora conquistare:). E' chiaro che in questo momento gli uomini più pericolosi per re Stewart sono quelli della Lotus, della Ferrari e della McLaren. In Spagna hanno deluso la BRM (quattro vetture, nessuna al traguardo per noie al cambio e rotture di motori), le nuove March 721-X («Sono — dice Peterson — piuttosto difficili da guidare»), le Brabham, la Matra-Slrnca, la March-Eifelland e le stesse Surtees, che si sono però salvate grazie all'exploit di De Adamich, che si e deciso a tirar fuori le unghie. Restano, dunque, Lotus, Ferrari e McLaren, ossia Emerson Fittipaldi, lekx, Regazzoni ed Andretti (davvero bravo ieri Vitalo-americano) e Hulme. La Lotus si ù riaffacciata sulla scena dopo un anno e mezzo: il suo ultimo successo in un Gran Premio di campionato risaliva al 19711 (Stati Uniti, Fittipaldi). Problemi tecnici e finanziari hanno travagliato la marca di Colin Chapman dopo la morte dt Rindt; adesso, come indicano anche le affermazioni di Fittipaldi in gare non «mondiali», la brutta crisi è passata. Al Jarama, la monoposto nero-dorata del brasiliano era quella con l'assetto migliore: davvero incollata sull'ondulatissima pista spagnola. E pensare che per un pelo Fittipaldi non perdeva il duello con lekx: nei giti di rivo gnizione prima del via, si è rotto uno dei serbatoi di benzina, tanto che Emerson ha dovuto cambiarsi la tuta, inzuppata. Chapman ha dovuto escludere il contenitore dilettoso, inserendone uno, più piccolo, di riserva. Sarebbe bastato questo «pieno» ridotto alla vettura per percorrere t 90 giri di gara': Per il pilota e il tecnico l'incubo si è dissolto soltanto sul traguardo. Per la Ferrari è stata una giornata lieta. Non è stata una sconfitta amara, anzi il secondo posto di lekx e il terzo di Regazzoni vanno considerati come un trampolino di lancio per Montecarlo. La 312-B 2 è sulla via della guarigione. Tutti e tre i piloti hanno trovalo la macchina nettamente migliorata rispetto all'Argentina e al Sud Africa grazie alla serie di modifiche introdotte in questi due mest (spostamenti dell'alettone posteriore e del serbatoio olio, riduzione del peso da 5S0 a 560 kg circa) e ad una messa a punto più curata. «A Montecarlo — afferma lekx — penso di poter contribuire anche meglio in questo attacco a Stewart». Forse, soltanto il differente tipo di pneumatici impiegato dalla Lotus e dalla Ferrari ha dato il successo a Fittipaldi. La marca era la stessa, le gomme erano lisce (cioè senza disegno dei battistrada, che ormai caratterizza le coperture da pioggia), ma la mescola era diversa: più morbida quella della Ferrari e quindi di resa migliore con temperature basse (10-15 gradi) e pista «fre sca». più dura quella della Lotus e perciò più efficace con temperature più alte ed asfalto secco. Il tempo ha dato ragione agli inglesi, ma la Ferrari, sotto la guida dell'«osservatore» ingegner Sandro Colombo, si presenterà sulle strade del piccolo Principato monegasco nel ruolo di protagonista. Michele Fenu