Pagelle della doppia sfida Milano-Torino di Giovanni Arpino

Pagelle della doppia sfida Milano-Torino Pagelle della doppia sfida Milano-Torino Sabadini (Ti idi ri ni Un 30,0 in,erVUOICI ni vento farlo, su tiro secchissimo di Rampanti. Ordinaria amministrazione per il vecchio « ragno », apparso più che mai disinvolto. Uno dei migliori rossoneri. Ha tenuto Pulici con ardore lanciandosi anche in avanti in tre occasioni. 7ifinrtli Hn dovuto sgobbafclyilUII re e una gomitata di Rampanti l'ha messo k.o.; si agita e sa battersi senza riverenza per nessuno, malgrado la gracilità. Anquilletti JgJtA ha visto qualche « maschera ». Poi ha saputo tenore meglio l'uomo che i granata non servivano più con continuità. Rrientri Grintoso leone, si IxUrtdIU è anche permesso un paio di corse in avanti. Rientra nella ripresa con grande fascia elastica per proteggersi — forse — in funzione di Valca¬ reggi, che a uno stoppar come lui non rinuncia volentieri. Rioci—Jrv Modesto ma conOldblUlU tinuo, pare crescere in assenza di Rivera (e cioè d'un'obbligatoria soggezione d'ufficio). Non è un grande, ma è stato utile. Qnniisinri Motorino scom. oognano post0i ma in azione dovunque, sia nello spingere sia, verso la fine, quando gli è toccato marcare Toschi. Aveva ragione di rimpiangerlo Rocco, per la sua assenza (da squalifica) contro il Tottcnham. Ri-notti Ha corso come lui DCIICLII so|0 sa talvolta, e con prepotenza atletica nei momenti migliori. L'avvio della ripresa lo ha visto tenere in mano non un bastone di comando ma una scimitarra, alla quale Ferrini sapeva opporsi con grandi stenti. Villa " Cnillso " da se stesVI'la so prima ancora che dall'avversario diretto, ma comunque picchiato senza mercé. DiriAn Ottima la mossa di Digun Rocco di farlo arretrare. Zecchini non sempre « beveva » queste retromarce, attendendolo in zona, ma intanto Bigon lavorava meglio per la squadra, e con sveltezza manovriera. Prati Ha 01,01111,0 un rigore ' regolarissimo, e niente altro. Scontri un po' periferici e rissaioli con Mozzini. Lo si era visto meglio contro gli inglesi. Evidentemente aveva speso molto mercoledì scorso. 7p77Pìl'n Sost'tuisce il san' ■*.a—.«saTU guinante Zignoli e corre per tamponare qua e là, con i compagni che lo rincuorano grazie ai vantaggio ormai acquisito. Castellini Sicurezza e anche qualcne posa un po' troppo sufficiente, che però denota colpo d'oc- I chio. Niente da fare sul missile del rigorista Benetti. Mfì77ÌnÌ Gran0"e urto di j IVIUZZim Coma con Prati, come due camosci in un technicolor di Walt Disney. Procura il rigore sballando il suo uomo, ma non poteva comportarsi diversamente. A meno che, visto il Prati di ieri, non lo avesse lasciato sbagliare da solo: ma è solo una ipotesi. Fnecati Corse in avanti, ruaadll un tiro a radere la traversa nella ripresa. E' un po' stanco e tiene con fatica la posizione, pretendendo troppo da se stesso. 7or-r-Wini Pomeriggio dif- zieccnini ficìie, visto u suo uomo che arretrava ma sostenuto tuttavia ' con decenza. «Gengis Khan» ha sofferto (qualche confusione in area tra lui, Cereser e Fossati) ma non demeritato. roroce,. Non ha chiuso V/CIC9C; in .tempo, due volte, i corridoi a Benetti che avanzava e poi, in altra occasione, a Bigon. Sta pagando anche lui il peso di una dura stagione e la responsabilità dell'aita classifica? A «nxinna Era «bellissimo» AgrOppI mediano, ieri. Oggi fatica, ha meno lucidità e ordine. Ha commesso falli e «tenute» che certo non erano nel suo repertorio di qualche tempo fa. Peccato, perché resta, se in forma, uno dei migliori «appoggi» del centrocampo italiano. Rampanti ches,acattivo! ma tra i migliori, specie all'avvio. Poi, la lentezza del centrocampo granata non lo ha favorito. Alla fine lo si è visto dedito a puri duelli puntigliosi, ma privi di risultato. Carvtnr Ha Palit0 molto, rem»! dato il Benetti veloce di San Siro. Ha sprecato malamente una punizione, appoggiandola anziché batterla come può. Non poteva tenere novanta minuti cosi spasmodici, e si è sacrificato come solo lui, «vecchio cuore», sa. Pi il ir j Aveva un marcatore rulli»! |n gran giornata, ma due o tre tocchi ha potuto combinarli bene. Non è mai riuscito però a liberarsi per il tiro (c'era anche un certo signor Rosato ad attenderlo, dopo Sabadini). CaL Non bene, purtroppo. Od Ed i| «poeta del gol» caro ai tifosi granata. Qualche appoggio, qualche durezza virile negli scontri, ma una certa perdita di talento, forse anche per smania di strafare nell'università meneghina del football. Di lì II migliore, per lunghi OUI tratti, in campo granata. Appoggi sapienti, tocchi per approfittare in brevi spazi della difesa milanista. Ma tutto il gioco granata — avari palloni a spiovere per la sua sola fronte — alla lunga è risultato prevedibile e quindi controllabile. Tner,L; Stavolta il «grano lUalflI! di pepe» non ha cambiato nettamente il gusto dell'insalata, che sembrava condita e amara col gol di Benetti. Qualche «tourbillon» e il famoso passaggio «giallo» alla fine. Su di lui si è battuto Sogliano, osso duro per un piccoletto. t___.ii; Deve essere un IU5e!rl! buono, oltreché un indeciso. Ammonizioni a dito alzato, anche per Benetti che mostra il pugno (avendo subito fallo) in faccia a un granata. Lascia correre su troppe cattiverie. Non usufruisce mai di una norma nual è la regola del vantaggio. E, nel finale muta un paio di volte versione, ingannando tutti. Tu quoaue, Toselli di Cormons! Giovanni Arpino MilTi Btli è tl il li ldit dl t F Mii) Milan-Torino: Benetli è stalo il solito gladiatore del centrocampo (Foto Moisio)

Luoghi citati: Cormons, Milano, Rampanti, Torino