Dal patrimonio di Feltrinelli in Italia sarebbero spariti più di 20 miliardi di Remo Lugli

Dal patrimonio di Feltrinelli in Italia sarebbero spariti più di 20 miliardi ^a ma8'istratura italiana in Svizzera per indagini bancarie Dal patrimonio di Feltrinelli in Italia sarebbero spariti più di 20 miliardi C'è il sospetto che siano affluiti sui conti svizzeri per finanziare i guerriglieri dell'esercito rivoluzionario dell'editore - Domani o martedì l'istruttoria passa dal rito sommario a quello istruttorio - Nella casa del barbiere torinese scoperte piantine di luoghi nei quali sono pia avvenuti atti di sabotaggio (come i due attentati ai tralicci di Beinasco, presso Torino) (Dal nostro inviato speciale) Milano, 29 aprile. Alla vigilia del passaggio dal rito sommario al rito formale dell'istruttoria sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli, l'inchiesta assume un respiro internazionale. Ieri sera il sostituto procuratore dott. Guido Viola è tornato dalla Svizzera, dopo una giornata di indagini svolte assieme al dirigente dell'ufficio politico della questura dott. Allegra. E oggi dice: « L'inchiesta è difficilissima e apertissima: investe varie regioni italiane e alcune nazioni europee ». Si era già avuto sentore dell'attività svizzera di Feltri pvssefn«LsPgbvaslmssnelli, in campo rivoluziona- \ rio: operazioni bancarie per il finanziamento di guerriglieri europei e sudamericani, sedi di assistenza, tipografie per la stampa di documenti falsi, eccetera. Ora, evidentemente, il dottor Viola deve aver toccato con mano questi elementi. Nel suo giro di ieri il magistrato ha avuto contatti con la magistratura elvetica che gli ha facilitato il compito, specie nell'indagine di carattere bancario. SI «Questi accertamenti in i i Svizzera — dice il dottor Vio- j la — saranno continuati an-\elle dopo la formalizzazione | dell'istruttoria». Si sa con i certezza che Feltrinelli aveva j almeno un conto corrente ! presso una banca svizzera, | perché il relativo libretto è j stato trovato nell'alloggio co- j vo di via Subiaco 7. quando vi sono stati arrestati Giusep-1 pe Saba e Augusto Viel. Ma è | probabile che l'editore si servisse di diverse banche; del suo patrimonio in Italia sono scomparsi oltre venti miliardi e c'è il sospetto che siano affluiti sui conti svizzeri per finanziare i guerriglieri del «suo» esercito rivoluzionario. Viola ieri ha interrogato a Lugano i parenti di Saba: la sorella Giovanna e il fratello Piero che lavora in un albergo della città. «Pasquero» Saba era tuidato a Lugano a far visita alla sorella che aveva avuto un figlio, il 16 marzo scorso, cioè due giorni dopo la morte di Feltrinelli. E' molto probabile che il magistrato abbia voluto accertare se in quella occasione il gio vane sardo abbia compiuto qualche operazione bancaria Sempre nel corso delle inda- 11 gini di ieri sarebbe stata rilevata la presenza di Feltrinelli r in un albergo di Chiasso, in | più riprese e sotto diversi nomi falsi, tra cui anche quello . di Vincenzo Maggioni. E il Feltrinelli - Maggioni sarebbe j stato in quell'albergo, pochi giorni prima della sua morte, con uno dei personaggi coinvolto nelle indagini. «In Svizzera — dice il dottor Viola — abbiamo trovato elementi in teressanti che riguardano sia il periodo precedente la mor te dell'editore, sia quello sue cessivo». L'inchiesta, esaurita la sua fase sommaria, entra in quel la formale (il passaggio degli atti al giudice istruttore dot tor De Vincenzo avverrà lune di o martedì) in un momento in cui si aprono molte pro¬ cnartvcga spettive, ma scarsi son i punti j dsm chiaramente acquisiti. «Si sono seguiti due filoni — dice ancora il dottor Viola —, uno relativo alle cause della morte dell'editore e l'altro relativo alle attività di Feltrinelli connesse con l'episodio di Segrate. L'unica cosa certa che arrivato sin là vivo. C'è da ve- dere come è morto e c'è da sappiamo è che l'editore è morto sotto il traliccio, che è ' ' ndagare sui contatti che egli bbe con le organizzazioni rioluzionarie a partire dal 968. Un settore questo, enorme. Abbiamo fatto molto: siamo arrivati a tante persone, aba, Viel, Lazagna; ma c'è ncora tanto da fare. Le indaini si allargano sempre di iù. Io e il collega Colato afiancheremo il giudice. Si faanno molte altre indagini, nche dietro il nostro impulo». E' stato chiesto al dottor Viola se nel corso delle indaini sono emersi degli indizi elativi a qualche complice ppartenente agli organi dello Stato. «No — ha risposto —: nemmeno a livello politico. Non ci sono personaggi di nessun partito». Stamattina è arrivato a Miano l'avvocato Giannino Guio di Nuoro, difensore di fiducia del Saba. Ha ascoltato e bobine dell'interrogatorio ui il giovane sardo fu sottoposto con l'assistenza i .el diensore d'ufficio avvocato La Villa. L'avvocato Guiso ha scluso che Saba possa essee, come qualcuno ha ipotizato, un elemento provocatoe infiltratosi nell'organizzazione di Feltrinelli. «Conoceva l'editore e ne condivideva alcuni ideali politici. Se osse stato un confidente si roverebbe in una posizione di vantaggio e invece è stato arrestato con imputazioni gravissime». L'avvocato Guiso, che fu di ensore dell'ergastolano Gra- ziano Mesina, ha escluso che Feltrinelli abbia proposto al bandito sardo di diventare guerrigliero. Alla domanda se Feltrinelli e Mesina si conoscevano, Guiso ha risposto: «Non posso pronunciarmi». A proposito del barbiere di Torino Michele Castiello e dell'impiegato di Roma Alfonso Socci, arrestati entrambi con l'imputazione di costituzione di bande armate per il materiale trovato nelle loro abitazioni e una corrispondenza che riguardava piani eversivi e rapimenti di personalità dell'industria, Viola ha detto oggi che gli atti i elativi alle loro posizioni potrebbero essere trasferiti, per competenza, alla procura della Repubblica di Torino. E' stato chiesto al magistrato: «Ciò potrebbe significare che non ci sono collegamenti con la vicenda Feltrinelli?». «Ce ne sono — ha risposto il dottor Viola —; ma potremmo ritenere utile rimandare gli lucartamenti alla procura torinese perché faccia delle indagini approfondite». Si è saputo oggi che nell'abitazione del barbiere torinese sono state trovate alcune piantine, anche di luoghi nei quali sono già avvenuti degli atti di sabotaggio, come due attentati ai tralicci dell'ener svd elettrica, a Beinasco, in provincia di Torino, nel 1970. Remo Lugli 11 r | . j Milano. Il giudice Viola