Walter Chiari condannato a 2 anni Califano a 33 mesi per uso di cocaina
Walter Chiari condannato a 2 anni Califano a 33 mesi per uso di cocaina La sentenza al processo davanti al tribunale di Roma Walter Chiari condannato a 2 anni Califano a 33 mesi per uso di cocaina Hanno beneficiato di due anni di condono e non dovranno tornare in carcere - Entrambi hanno protestato vivacemente contro la sentenza e hanno annunciato il ricorso in appello - Condannati altri venti imputati - La pena più severa all'ex pugile che venne trovato con un chilo di droga 1 soria, ha già scontato, due 1 | \ 1 1 j ciato che intendono rivolgersi alla corte d'appello. Con Walter Chiari e Franco Califano sono stati condannati altri venti imputati. I giudici hanno ritenuto colpevoli tutti i personaggi di questo processo originato da un vasto traffico di cocaina scoperto a Roma due anni or sono: hanno assolto per non avere commesso il fatto soltanto una donna, Anna Maria Fabbrianesi. La pena più severa è stata inflitta all'ex pugile Guido Malmignati, sorpreso con un chilo di cocaina nel cofano della sua automobile: 9 anni. 4 mesi e lo giorni. Poi, il tribunale ha condannato Lelio Bettarelli che avrebbe fornito un grammo di cocaina a Walter Chiari: 5 anni e 9 mesi; Ciriaco D'Atria che avrebbe fornito di cocaina Franco Califano: 5 anni, 9 1 (Nostro servizio particolare! Roma, 27 aprile. Due anni ed un mese di ! reclusione a Walter Chiari. due anni e nove mesi a FranI co Califano: per il tribunale i sono colpevoli perché hanno fatto uso di cocaina. La sentenza, comunque, è destinaI ta a non avere conseguenze pratiche né per rimo né per i'altrn. perché entrambi han: no beneficiato del condono j di due anni, per cui la coni danna si riduce per Walter I Chiari ad un mese, per Frani co Califano a nove mesi. Ma '1 primo, in libertà provvi- anni or sono, tre mesi di carcerazione preventiva tra maggio ed agosto 1970. per cui è in credito con la giustizia e non corre quindi il rischio di essere nuovamente arrestato. Il secondo, detenuto dal maggio scorso, ha scontato due mesi in più di quelli previsti dalla condanna decisa dal tribunale, per cui questa sera, ha lasciato la clinica dove era ricoverato per le sue cattive condizioni di salute. Entrambi, però, hanno protestato contro la sentenza, perché sostengono di essere innocenti ed hanno preannttn- I i i i i mesi e lo giorni; Giancarlo Di Rosa: 5 anni, 10 mesi e 15 giorni; Pietro D'Asdia: 6 anni e 2 mesi; Mario Brindesi: 6 anni e 4 mesi; Aldo Poleggi: 4 anni e 8 mesi; Angelica Nicolaza Manzilla De Riveros, cittadina cilena: 4 anni: Alfredo Diofero 3 anni e i; Eliseo Badalini: 10 mesi; Manlio Pancaldi: 2 mesi. Franco Califano, nel mo- memo m cm u presidente, Antonio Valeri, ha cominciao a leggere la sentenza non mesi; Antonio Fragna: 3 art- j dni; Otello Fuso: 2 anni e 10 J nmesi; Gennaro Gagliardi: 2, gnni e 6 mesi; Giuseppe Mo- i cea: 3 anni e 6 mesi; Mario ! dFosso, Sergio Placidi, Silva j tMaiuri, Lucia Carducci e Pie- ! pa De Scalzi: 2 anni e 8 me- ! otzAè riuscito a rendersi conto di quello che stava accaden-, do. Quando ha sentito che | -era stato condannato e prima ancora che il magistrato coneludesse aggiungendo che il ribunale gli aveva concesso l condono è stato colto da un lieve malore e si è accasciato sul banco semisvenuto: | quando si è ripreso ha cominciato a piangere disperaamente. Alcuni condannati hanno cominciato a gridare contro i giudici e più vioenta di tutti è stata Silvana Maiuri moglie dell'ex pugile Guido Malmignati condannato alla pena più severa. Detenuta, condannata a due anni non lia beneficiato del condono si è scagliata contro il suo difensore rimproverandogli di averla consigliata a confessare ogni sua responsabilità. Walter Chiari ha reagito in modo più misurato, ma in maniera non meno polemica degli altri. Seppure fosse stato preavvertito che la situazione processuale non gli consentiva di avere molte speranze se n'è andato via dall'aula scuotendo la testa e commentando: « Ecco che cosa significa arrivare alla sentenza nella imminenza delle elezioni... lo di legge non capisco niente e neppure di giustizia. Ma non riesco a spiegarmi perché in casi simili al mio i giudici hanno condannato gli imputati ad una pena massima non superiore a due anni, mentre qui... non sono io la vittima maggiore: io per lo meno so7io libero, vivo e posso lavo rare. Ma questi poveracci che debbono rimanere in carcere. Mi dispiace per loro ». « lo sono convinto, ha pro seguito il comico, che se non ci fossi stato io tutto sareb be andato diversamente e i giudici sarebbero stati meno severi. Pensare che questi qui io non lì ho mai visti e conosciuti prima di incontrarli in carcere. Sono stato l'agente aggravante del processo, senza di me... Non sono affatto convinto che siano loro i veri responsabili. Perché infatti quei cileni che sono venuti in Italia per vendere cocaina so no stati soltanto espulsi e ld non arrestati? Mistero e mi amareggia anche un'altra cosa: la leggerezza con cui si sono comportati gli inquirenti. Si pensi soltanto che la prima intercettazione telefonica è stata registrata il 15 marzo 1970; il primo arresto è stato eseguito il 20 maggio, dopo due mesi. Perché, mi domando, perche è stato fatto trascorrere tanto tempo? Se è vero come dicono che la droga è pericolosa, è «torj tale perché UCS!iUn0 e ìnter. venut0: ln gente che faceva uso di droga poteva anche morire.., no''». Lo scandalo scoppiò quan- do fu arrestato a nica l'ex pugile Guido Malmignati mentre trasportava un chilo di cocaina. La mattina del 20 maggio 1970 fu fermato Walter Chiari che si stava preoccupando perché poche ore prima era stato arrestato il suo amico Lelio Luttazzi pòi assolto in istruttoria. All'attore l'accusa contestò -Catto la responsabilità di avere fatto parte di un vasto traffico di cocaina: Walter reagì negando, ma ammise di avere qualche volta uso di droga. Poi ritrattò l'ammissione: ma era troppo tardi Tor Vaja- anche perché da una intercettazione telefonica risultava che, nel marzo 1970, aveva convocato a Bologna un suo amico Lelio Bettarelli chiedendogli che portasse con sé alcuni « copioni ». Secondo l'accusa il termine « copione » stava per « cocaina ». Walter Chiari fu assolto in istruttoria dall'accusa più grave di traffico, fu imputato soltanto di uso di droga. Gli fu concessa la libertà provvisoria e lasciò il carcere la mattina del 28 agosto 197(1.. Guido Guidi Roma. Il maestro Califano. confortato dal suo legale, c Walter Chiari, nella foto a destra, durante la lettura della sentenza
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